Quando serve l’autocertificazione nella Fase 2?

Flavia Provenzani - Isabella Policarpio

05/05/2020

Nella Fase 2 servirà ancora l’autocertificazione, ma non sempre. Ecco i casi in cui non è indispensabile scaricare e compilare il modulo per gli spostamenti.

Quando serve l’autocertificazione nella Fase 2?

L’autocertificazione per gli spostamenti servirà anche nella Fase 2, almeno per le prime due settimane di maggio. Dopo - previa analisi dell’andamento del contagio - le Autorità potrebbero valutarne l’abbandono totale.

A differenza della Fase 1, a partire dal 4 maggio il modulo di autocertificazione del Ministero non serve a chi si sposta per comprovate esigenze di lavoro all’interno del Comune, della Regione ed anche al di fuori dei confini regionali.

Ci accompagnerà ancora, invece, per gli spostamenti dovuti a:

  • motivi di salute (quindi le visite mediche);
  • di necessità (come fare la spesa o acquistare altri beni non alimentari);
  • di assoluta urgenza (ad esempio provvedere alla riparazione di guasti nella seconda casa);
  • visitare i congiunti (chi sono congiunti?);
  • raggiungere il luogo di residenza/domicilio, anche fuori Regione.

Al contrario, chi esce di casa per raggiungere il luogo di lavoro non deve firmare alcun modulo se provvisto di tesserino o altra dichiarazione aziendale attraverso la quale è possibile risalire alla tipologia di attività e alle generalità del dipendente.

Qualche dubbio sulla necessità di compilare l’autocertificazione per lo sport.

Per andare al lavoro non serve (sempre) l’autocertificazione

Come si è anticipato, chi esce di casa, sia con i mezzi privati che pubblici, per andare/tornare dal luogo di lavoro non avrà più bisogno di consegnare il modulo alle Forze dell’ordine se è munito di tesserino aziendale, lettera o altro documento firmato dall’azienda.

Infatti per dimostrare le “comprovate esigenze lavorative” basta incrociare i dati contenuti nel tesserino o negli altri documenti aziendali, senza bisogno di scaricare e compilare il modulo di autocertificazione aggiornato.

Chi, invece, non è munito di tesserino o lettera del datore è tenuto, in caso di controllo da parte di Polizia o Carabinieri, a barrare nel modulo “motivi di lavoro” e indicare nome e indirizzo dell’azienda.

Fase 2: quando serve l’autocertificazione

In tutti gli altri casi il modulo cartaceo serve ancora. Ogni spostamento consentito dovrà essere giustificato indicando il motivo. Dal 4 maggio sono consentiti sul territorio regionale gli spostamenti per le ragioni seguenti:

  • lavoro (per chi non munito di tesserino);
  • salute;
  • casi di necessità (tra questi la visita ai congiunti);
  • assoluta urgenza;
  • raggiungere luogo di domicilio/residenza.

Mentre si potrà andare fuori Regione per raggiungere il proprio domicilio/residenza (senza poter fare la spola tra un’abitazione e l’altra) e per comprovati motivi di salute, lavoro e urgenza.

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