Tinto Brass, il mistero del suo patrimonio: quanto ha guadagnato davvero il regista?

Alessandro Cipolla

10 Luglio 2019 - 10:18

Tinto Brass è ricoverato in terapia intensiva: da tempo è in corso una battaglia con i figli sulla gestione del suo patrimonio, anche se il suo avvocato ha ribadito come il regista ora viva guadagnando 30.000 euro l’anno.

Tinto Brass, il mistero del suo patrimonio: quanto ha guadagnato davvero il regista?

Tinto Brass si trova attualmente ricoverato in terapia intensiva all’ospendale Sant’Andrea di Roma, dopo che le sue condizioni di salute si sono aggravate a seguito di una febbre alta. A 86 anni compiuti lo scorso marzo, il regista nel 2010 è stato colpito da un ictus che in un primo momento gli aveva cancellato la memoria.

Proprio questo fatto unito all’accusa di dilapidare il patrimonio di famiglia, aveva spinto i due figli del maestro indiscusso del cinema erotico italiano a chiudere al Tribunale di Roma che venisse nominato un amministratore di sostegno.

Il giudice lo scorso anno ha dato ragione ai figli nominando in qualità di amministratore patrimoniale Caterina Varzi, l’attuale seconda moglie di Tinto Brass sposata nel 2017, come era stato richiesto proprio dai due.

Una decisione questa contestata dal regista, con il suo avvocato che ha spiegato come non ci sarebbe nessun patrimonio da dilapidare, visto che Brass vivrebbe “con un reddito annuo di 30.000 euro”.

La disputa sul patrimonio di Tinto Brass

Tinto Brass è uno di quei personaggi che in Italia non ha bisogno di presentazioni. Nato a Milano nel 1933, le sue pellicole hanno segnato la storia del cinema erotico nel nostro paese e non solo, venendo riconosciuto come uno dei maestri a livello mondiale del genere.

Durante la sua carriera tra film, cortometraggi e documentari, ha realizzato quasi trenta opere. L’ultima Hotel Courbet del 2009 ha come protagonista Caterina Varzi, la sua attuale moglie sposata nel 2017.

In precedenza per quarant’anni Tinto Brass è stato sposato con Carla Cipriani, venuta a mancare nel 2006, che è stata anche la sceneggiatrice e soggettista di alcuni dei suoi film più famosi come Monella e Miranda.

Nel 2010 il regista è stato però colpito da un ictus che inizialmente gli aveva fatto anche perdere la memoria. Al suo fianco durante la degenza c’è sempre stata la Varzi, da allora compagna inseparabile del maestro.

Per i figli di Brass però, Beatrice e Bonifacio, complice anche la malattia ci sarebbe il pericolo della dispersione del patrimonio. Per i due infatti, sarebbero spariti alcuni quadri di famiglia e la gestione dell’archivio sarebbe troppo costosa.

Il giudice di Roma lo scorso anno ha dato ragione a Beatrice e Bonifacio, designando proprio Caterina Varzi come amministratore patrimoniale del marito così come richiesto dai due. Una scelta questa però non condivisa dalla coppia.

A volte accade che a un certo punto della vita siano i figli a portarti in tribunale, accusandoti di dilapidare il patrimonio - ha dichiarato Tinto Brass al Corriere dopo la sentenza - Io mi sento come Sofocle”.

Ma quale patrimonio - ha aggiunto l’avvocato del regista - Tinto vive a Roma in una casa di proprietà (una villa di Isola Farnese n.d.r.), ma come cespiti ha solo una modesta pensione e i diritti d’autore”.

Stando sempre a quanto dichiarato dall’avvocato Tinto Brass avrebbe quindi un reddito di 30.000 euro all’anno, ma il giudice ha comunque voluto nominare un amministratore patrimoniale.

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