Trattato del Quirinale Italia-Francia, cos’è e cosa prevede: il testo completo

Alessandro Cipolla

26/11/2021

Italia e Francia hanno siglato il Trattato del Quirinale: ecco il testo completo in PDF dell’importante accordo bilaterale firmato da Mario Draghi ed Emmanuel Macron.

Trattato del Quirinale Italia-Francia, cos’è e cosa prevede: il testo completo

Dopo una lunga trattativa il Trattato del Quirinale è ora realtà. Venerdì 26 novembre a Villa Madama, con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha fatto da padrone di casa, è stato siglato questo storico accordo bilaterale tra Francia e Italia.

Le firme sono state apposte da Emmanuel Macron e Mario Draghi, con il contenuto del Trattato del Quirinale che sostanzialmente è stato avvolto nel mistero fino al momento della stretta di mano.

Un silenzio sui dettami del patto che nelle settimane precedenti alla firma ha suscitato diverse polemiche, con il grande riserbo per quanto riguarda i contenuti da molti ritenuto “sospetto”.

Ma cosa prevede il Trattato del Quirinale? Vediamo nel dettaglio cosa cambierà dopo questo storico accordo che è stato siglato tra Italia e Francia.

Che cos’è il Trattato del Quirinale tra Francia e Italia

Il Trattato fra la Repubblica francese e la Repubblica italiana per una cooperazione bilaterale rafforzata, meglio noto come il Trattato del Quirinale vista la benedizione del Presidente Sergio Mattarella, è un accordo bilaterale tra Italia e Francia che è stato siglato venerdì 26 novembre.

A firmare questo patto sono stati Emmanuel Macron e Mario Draghi:l’ex numero uno della BCE da quando si è insediato a Palazzo Chigi ha seguito in prima persona la stesura dell’accordo, con il resto del Governo sostanzialmente tenuto all’oscuro dei progressi delle trattative.

Una segretezza che non sarebbe piaciuta molto ai partiti, specie a Lega e Fratelli d’Italia che da sempre temono l’attivismo francese nel nostro Paese, ma alla fine l’ultima parola sul Trattato del Quirinale spetterà ai rispettivi Parlamenti nazionali che dovranno ratificare l’accordo.

C’è da dire che l’idea del Trattato è nata nel 2017 quando a Palazzo Chigi c’era Paolo Gentiloni. I lavori in questi anni hanno subito un rallentamento durante i due governi Conte, per poi accelerare quando Mario Draghi è diventato Presidente del Consiglio.

Dopo che a gennaio 2019 la Francia ha siglato con la Germania il Trattato di Aquisgrana, che ha rinnovato e aggiornato gli impegni dei due Paesi già presi nel 1963 con il Trattato dell’Eliseo, adesso Parigi ha fatto altrettanto con l’Italia firmando uno storico accordo bilaterale di cooperazione.

Sullo sfondo c’è il feeling tra Mario Draghi ed Emmanuel Macron, con i due leader che sarebbero pronti a prendere in mano le redini dell’Europa vista l’uscita di scena da parte di Angela Merkel dopo sedici anni di dominio incontrastato a Berlino e a Bruxelles.

Cosa prevede l’accordo

Il Trattato del Quirinale è stato svelato in ogni suo dettaglio solo al momento della firma, con il testo completo in formato PDF che può essere visionato in calce all’articolo.

Ecco i principali contenuti di questo accordo siglato tra Italia e Francia.

Affari esteri

  • Consultazioni regolari con l’obiettivo di stabilire posizioni comuni e di agire congiuntamente su tutte le decisioni che tocchino i loro interessi comuni, incluso, ove possibile, nei formati plurilaterali a cui partecipa una delle due Parti.
  • Le Parti promuovono forme di cooperazione strutturata anche tra le rispettive missioni diplomatiche in Paesi terzi e presso le principali organizzazioni internazionali.
  • Le Parti adottano iniziative comuni per promuovere la democrazia, lo sviluppo sostenibile, la stabilità e la sicurezza nel continente africano.
  • In materia commerciale, le Parti collaborano affinché la politica dell’Unione Europea possa concorrere al loro obiettivo condiviso di rendere gli scambi internazionali più equi e più sostenibili, contribuendo insieme a rafforzare la politica industriale e a costruire un’autonomia strategica europea.

Sicurezza e difesa

  • In materia commerciale, le Parti collaborano affinché la politica dell’Unione Europea possa concorrere al loro obiettivo condiviso di rendere gli scambi internazionali più equi e più sostenibili, contribuendo insieme a rafforzare la politica industriale e a costruire un’autonomia strategica europea.
  • Incontri bilaterali istituzionalizzati nel settore della difesa e consultazioni regolari all’interno del Consiglio italo-francese di Difesa e Sicurezza, che riunisce i rispettivi Ministri degli Affari Esteri e della Difesa.
  • Le Parti s’impegnano altresì a rafforzare la cooperazione tra le rispettive industrie di difesa e di sicurezza, promuovendo delle alleanze strutturali.
  • Le Parti s’impegnano a facilitare il transito e lo stazionamento delle forze armate dell’altra Parte sul proprio territorio.
  • Creazione di un’unità operativa italo-francese per sostenere le forze dell’ordine in funzione di obiettivi comuni, in particolare nella gestione di grandi eventi e per contribuire a missioni internazionali di polizia

Europa

  • Le Parti rafforzano il coordinamento nei principali settori della politica economica europea, quali la strategia economica e di bilancio, l’industria, l’energia, i trasporti, la concorrenza e gli aiuti di Stato, il lavoro, il contrasto delle diseguaglianze, la transizione verde e digitale e la programmazione finanziaria dell’Unione Europea.
  • Le Parti favoriscono, ove appropriato e nel quadro previsto dai Trattati dell’Unione Europea, un più esteso ricorso al sistema della maggioranza qualificata per l’assunzione di decisioni nel Consiglio.

Immigrazione

  • Impegno a lavorare insieme per una riforma in profondità e un’applicazione efficace della politica migratoria e d’asilo europea
  • Le Parti s’impegnano a sostenere una politica migratoria e d’asilo europea e politiche d’integrazione basate sui principi di responsabilità e di solidarietà condivise tra gli Stati membri, e che tengano pienamente conto della particolarità dei flussi migratori verso le loro rispettive frontiere, marittime come terrestri, così come su un partenariato con i Paesi terzi d’origine e di transito dei flussi migratori.

Economia

  • Le Parti s’impegnano a facilitare gli investimenti reciproci e avviano, in un contesto di bilanciamento dei rispettivi interessi, progetti congiunti per lo sviluppo di startup, piccole e medie imprese (PMI) o grandi imprese dei due Paesi, favorendo le relazioni reciproche e la definizione di strategie comuni sui mercati internazionali, nel quadro di un’Europa sociale.
  • Cooperazione in settori strategici come le nuove tecnologie, la cyber-sicurezza, il cloud, l’intelligenza artificiale, la condivisione dei dati, la connettività, il 5G-6G, la digitalizzazione dei pagamenti e la quantistica.
  • Riconoscendo l’importanza della prevenzione e della lotta contro la corruzione e le frodi, l’evasione e l’elusione fiscale, le Parti convengono d’intensificare la collaborazione tra i loro “Anti-Fraud Coordination Services” e le loro amministrazioni fiscali.

Ambiente

  • Le Parti si adoperano per la de-carbonizzazione in tutti i settori appropriati, in particolare sviluppando le energie rinnovabili e promuovendo l’efficienza energetica.
  • Le Parti cooperano a livello bilaterale e in ambito Unione Europea per ridurre le emissioni prodotte dai trasporti e per sviluppare modelli di mobilità e d’infrastrutture puliti e sostenibili a sostegno di una transizione ambiziosa, solidale e giusta.
  • Le Parti s’impegnano altresì a sostenere progetti di lotta alla deforestazione.

Istruzione e cultura

  • Azioni di promozione linguistica e sostengono lo sviluppo dell’insegnamento della lingua italiana e della lingua francese nei rispettivi Paesi.
  • Rafforzamento dei i programmi di scambio di studenti e personale accademico in ogni settore scientifico-disciplinare favorendo i doppi titoli, i titoli congiunti, in particolare a livello master, e i dottorati in co-tutela, nonché la cooperazione tra scuole dottorali.
  • Nel quadro del servizio civile universale italiano e del servizio civile francese e sulla base di una cooperazione tra le agenzie e gli enti governativi incaricati della gestione dei due programmi e delle opportunità di mobilità giovanile, le Parti istituiscono un programma di volontariato italo-francese intitolato “servizio civile italofrancese.

Per verificare il buon funzionamento dell’attuazione del Trattato, ogni anno verrà organizzato un Vertice intergovernativo. Per aumentare la sinergia istituzionale tra Italia e Francia, un membro di Governo di uno dei due Paesi prenderà parte, almeno una volta per trimestre e in alternanza, al Consiglio dei Ministri dell’altro Paese.

Trattato del Quirinale
Il testo completo dell’accordo Italia-Francia

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