Tribunali, via libera alle udienze urgenti ma con nuove regole: cosa cambia nella Fase 2

Isabella Policarpio

11 Maggio 2020 - 17:09

Dal 12 maggio si torna in tribunale ma con nuove e severe regole da rispettare: mascherina, distanza di sicurezza e divieto di assembramento. Ammesse solo le cause urgenti. Come comportarsi nella Fase 2.

Tribunali, via libera alle udienze urgenti ma con nuove regole: cosa cambia nella Fase 2

Fase 2 anche per i tribunali italiani: il 12 maggio 2020 finisce ufficialmente la sospensione delle udienze proclamata a marzo, ma questo non si traduce in un “via libera”, prima di ripristinare la normale operatività delle aule di giustizia si dovrà aspettare ancora qualche mese, probabilmente la fine dell’estate.

La Fase 2 dei tribunali, secondo le recenti comunicazioni, durerà fino al 31 luglio e ogni presidente di tribunale ha indicato le direttive da seguire e le regole comportamentali di prevenzione e protezione contro il coronavirus.

A parte qualche differenza, in linea di massima in tutti i tribunali vigono le stesse regole generali: pulizia e sanificazione periodica delle aule, precedenza alle cause urgenti e non rinviabili, divieto di assembramento, rafforzamento del processo civile telematico e di tutti gli adempimenti per i quali la presenza non è indispensabile.

Tribunali, scatta la Fase 2: verso la (lenta) ripresa

Martedì 12 maggio è la data che segna - almeno per i tribunali - l’inizio della Fase 2, tuttavia, come si è anticipato, non cambierà molto rispetto ai mesi passati poiché si torna in aula solo per le udienze urgenti. Spetta ai presidenti dei tribunali stabilire le regole per il ripristino delle attività.

Riportare tutti gli avvisi da nord a sud sarebbe impossibile, per questo ne citiamo qualcuno a titolo esemplificativo, fermo restando che gli avvocati dovranno consultare le disposizioni vigenti sul territorio di competenza.

A Milano dal 12 maggio si potranno celebrare le udienze dibattimentali a porte chiuse. La calendarizzazione è ridotta e le fasce orarie sono differenziate per evitare il più possibile gli assembramenti nei corridoi. Le udienze non potranno terminare dopo le 18.00. Naturalmente, ove possibile, sarà sempre da favorire la modalità da remoto fino al 31 luglio.

A Roma ciascun giudice istruttore può decidere quali udienze rinviare e quali celebrare secondo il criterio dell’urgenza ex articolo 83, comma 3 dl n. 18/2020 lievemente attenuato rispetto alle disposizioni vigenti nella Fase 1. Tale facoltà si estende per tutta la Fase 2 quindi dal 12 maggio al 31 luglio.

Presso il tribunale di Benevento si potranno celebrare in presenza solo le udienze indifferibili e solo se il giudice o il presidente del collegio siano in grado di scongiurare gli assembramenti di persone all’interno delle aule di giustizia. In ogni caso le udienze in presenza saranno celebrate a porte chiuse.

Particolare l’iniziativa adotta ad Agrigento: qui le autorità hanno creato un ufficio ad hoc all’interno del tribunale che va a sostituirsi, almeno in parte, alle cancellerie, dove è possibile consultare fascicoli e depositare istanze. Il numero di udienze da celebrare dal vino è drasticamente ridotto e anche le fasce orarie risultano modificate rispetto al regime normale.

Accesso ai registri: le cancellerie restano in smart working

Nonostante la ripresa - seppur graduale - dell’attività dei tribunali, per il personale delle cancellerie continua lo smart working, per questo sarà impossibile consultare i registri e accedere ai fascicoli. Tale problema sarà risolto gradualmente con la presenta a scaglioni degli addetti amministrativi.

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