Trump pronto a tagliare i ponti con la Cina

Mario D’Angelo

14/05/2020

Riesplode la guerra commerciale con l’epidemia di coronavirus. USA pronti a tagliare le relazioni con Pechino

Trump pronto a tagliare i ponti con la Cina

Relazioni USA-Cina ridotte ai minimi termini con l’epidemia di coronavirus. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto oggi, giovedì 14 maggio, di non essere interessato a una conversazione con il presidente cinese Xi Jinping, e ha aggiunto che potrebbe persino tagliare ogni legame con la seconda economia del mondo.

Trump non vuole parlare con Xi

Nel corso degli ultimi mesi, Trump è passato dal negare completamente la gravità dell’epidemia ad attribuire alla Cina ogni colpa circa il mancato contenimento del coronavirus.

Parlando a Fox Business Network, Trump ha detto di essere profondamente deluso dalla gestione cinese e che la pandemia ha gettato un’ombra sull’accordo raggiunto a gennaio fra le due potenze.

“Non avrebbero mai dovuto permettere che questo succedesse”, ha detto Trump, il quale ha fatto intendere che la firma di qualche mese fa potrebbe non essere più valida.

Trump ha ribadito di avere buoni rapporti con Xi, ma al momento non vuole parlargli. Ma non si è fermato qui. Rispondendo a una domanda relativa alle misure che potrebbero essere adottate, il presidente ha detto: “Ci sono molte cose che potremmo fare. Tante cose. Potremmo tagliare tutte le relazioni”.

Il risultato, secondo Trump, sarebbe un risparmio da 500 miliardi di dollari, riferendosi alle importazioni USA dalla Cina.

Per Trump il coronavirus è la fine della globalizzazione

Trump ha poi proseguito affermando che “l’epidemia di coronavirus mostra che l’era della globalizzazione è finita”.

Gli Stati Uniti sono stati il Paese più colpito dall’epidemia di coronavirus. 33 milioni di persone hanno richiesto il sussidio di disoccupazione, mentre miliardari come Elon Musk minacciano i propri dipendenti di tornare al lavoro senza sicurezze sanitarie e contro il lockdown.

I sostenitori del presidente hanno provato a deflettere le critiche all’amministrazione Trump (e al sistema sanitario statunitense) supportando la teoria che il coronavirus sia stato creato in laboratorio (notizia non supportata dalla scienza).

Ma che sia artificiale o meno, la colpa dell’epidemia statunitense, per Trump, ricade interamente su Pechino: “Che la sua origine sia in un laboratorio o nei pipistrelli, è venuto dalla Cina, e loro dovrebbero averlo fermato”, ha detto il presidente. “È andato fuori controllo”.

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