Vaccini Covid e aumento dei problemi cardiaci: i risultati dello studio israeliano

Alessandro Cipolla

11 Maggio 2022 - 11:43

Per uno studio statistico condotto in Israele, ci potrebbe essere una correlazione tra i vaccini Covid e l’aumento di problemi cardiaci: per stabilire un nesso causale però serviranno approfondite ricerche cliniche.

Vaccini Covid e aumento dei problemi cardiaci: i risultati dello studio israeliano

C’è un legame tra il vaccino Covid e il verificarsi di problemi cardiaci? Se finora i ricercatori si sono concentrati soprattutto sugli eventi cardiovascolari emergenziali come conseguenza della infezione da coronavirus, uno studio condotto in Israele e pubblicato lo scorso 28 aprile sulla rivista Scientific Reports potrebbe aprire nuovi scenari.

Lo studio realizzato dai ricercatori Christopher Sun, Eli Jaffe e Retsef Levi, ha preso in esame tutte le chiamate d’emergenza in Israele a servizi medici emergenziali, tra il 1 gennaio 2019 al 20 giugno 2021, riguardanti casi di arresto cardiaco e sindrome coronarica acuta.

Questi dati poi sono stati incrociati con quelli riguardanti i contagi Covid e i tassi di vaccinazione nel Paese. Il responso dello studio è stato che ci potrebbe essere un legame tra il vaccino e l’aumento degli eventi cardiovascolari emergenziali.

Nel dettaglio in Israele nei primi cinque mesi del 2021, rispetto al 2019 e al 2020 ci sarebbe stato un aumento del 25% delle chiamate ai servizi medici di emergenza per casi di arresto cardiaco e di sindrome coronarica acuta.

L’obiettivo di valutare l’associazione tra il numero delle chiamate in questione nella popolazione di età compresa tra i 16 e i 39 anni e potenziali fattori tra cui i tassi di infezione da Covid-19 e di vaccinazione – si legge nello studio da noi riportato da L’Indipendente - Ha mostrato che i conteggi settimanali delle chiamate di emergenza erano significativamente associati ai tassi di somministrazione della prima e della seconda dose di vaccino e non invece ai tassi di infezione da Covid-19”.

Una volta pubblicato, lo studio ha ricevuto diverse critiche soprattutto Oltreoceano tanto che l’editore della ricerca, dopo la pubblicazione, ha aggiunto una nota in cui si dice che “le conclusioni a cui è giunto l’articolo sono soggette a critiche che sono al vaglio della redazione, un’ulteriore risposta editoriale verrà fornita una volta che a tutte le parti sarà stata data l’opportunità di rispondere in modo completo”.

Aumento degli eventi cardiovascolari emergenziali nella popolazione di età inferiore ai 40 anni in Israele durante l’introduzione del vaccino e la terza ondata di Covid-19
Lo studio completo

C’è un legame tra il vaccino Covid e i problemi cardiaci?

Bisogna sottolineare che lo studio in questione non è una ricerca clinica, ma un’analisi statistica dei dati forniti dai servizi medici emergenziali israeliani dove sono stati presi in considerazione circa la metà dei casi totali di problemi cardiaci, visto che è stato escluso dall’analisi per esempio chi si è recato in ospedale con mezzi propri.

In più non sappiamo se queste persone vittime di arresto cardiaco e di sindrome coronarica acuta fossero vaccinate: in quel periodo soltanto il 61% della popolazione in Israele aveva ricevuto almeno una dose di vaccino.

In sostanza lo studio non ha stabilito un nesso causale tra vaccini Covid e aumento di casi di problemi cardiaci, ma soltanto che le somministrazioni potrebbero essere state una delle cause di questo incremento registrato tra gennaio e maggio 2021.

Il significativo aumento delle chiamate - hanno spiegato i tre ricercatori - Sottolinea la necessità di un’indagine approfondita sull’apparente associazione tra la somministrazione del vaccino anti-Covid e gli eventi cardiovascolari avversi tra i giovani adulti”.

Per stabilire una correlazione di conseguenza ci sarà bisogno di mirate ricerche cliniche, con questa analisi statistica che avendo riscontrato un aumento delle chiamate ai servizi emergenziali, rappresenta stando agli autori una sorta di campanello d’allarme che dovrebbe spingere le autorità sanitarie israeliane a realizzare degli studi approfonditi sul tema.

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