Xiaomi Mi 11 5G Recensione: lo smartphone del compromesso tra qualità e prezzo

Matteo Novelli

08/03/2021

La recensione di Xiaomi Mi 11 5G: uno smartphone ottimo e dal design curato, passo avanti significativo per il brand cinese che vuole offrire top di gamma a prezzi popolari (optando per qualche rinuncia).

Xiaomi Mi 11 5G Recensione: lo smartphone del compromesso tra qualità e prezzo

La storia di Xiaomi non si lega certo a top di gamma venduti a prezzi esagerati, o meglio, non nel senso comune dato dalla concorrenza (perché i device ottimi prodotti dal colosso cinese, che spesso ha il coraggio di osare, non sono di certo mancati). Xiaomi Mi 11 5G mantiene l’ottimo rapporto tra qualità/costo e punta a una formula collaudata dalla lunga serie di smartphone prodotti e realizzati dal produttore, voler dare prodotti il più possibile completi a prezzi meno esclusivi.

Certo, il prezzo di Xiaomi Mi 11 5G è 799 euro, non proprio una somma economica, ma per caratteristiche riesce a piazzarsi nella fascia dei medio gamma con una marcia in più. Bisogna tener conto dell’unicità, del sapersi distinguere in un mercato che (come abbiamo già sottolineato in diverse recensioni) porta i principali a osare con fin troppa prudenza. Ma osare in scelte apparentemente impopolari è un rischio che può essere premiato?

In questo, Xiaomi Mi 11 5G sceglie la via media. Ecco perché.

Xiaomi Mi 11 5G: confezione, design e materiali

In un parterre di concorrenti e grandi marchi, a partire da Apple, che rinunciano per educare l’utente a una presunta svolta ecologica, Xiaomi sceglie di mantenere una dotazione completa per il Mi 11 5G: nella confezione troviamo tutto quello che serve, alimentatore da 55W, cavo e smartphone (ma non le cuffiette auricolari il che è strano per una confezione che sembra puntare a dire “ehi, ecco tutto quello che ti serve”)

A prima vista non si può non riconoscere a questo Xiaomi Mi 11 5G uno sforzo netto nel campo del design che guarda un po’ a tutto quanto offerto dal look dei principali competitor: lo assimila, lo rielabora e ne fa un prodotto suo. Il peso non è indifferente, 196 grammi si tengono in mano senza fatica ma rispetto ad altri dispositivi si sentono, ma tutto viene ripagato da uno spessore contenuto in 8.1 mm che ribilancia l’ergonomia in modo equilibrato.

Dal punto di vista del look Xiaomi Mi 11 5G è soddisfacente e vederlo dal vivo fa tutto un altro effetto rispetto ai render ufficiali: il modulo quadrato della fotocamera, con quel grande occhio dato dal sensore principale, gli conferisce un tratto distintivo pur rimandando all’adozione di un modulo già ampiamente visto e implementato nel mercato mobile. Materiali: buono il vetro opaco posteriore, da noi provato in un’ottima colorazione celeste, conferisce riflessi brillanti ma senza esagerare ed è dotato di un Gorilla Glass Victus (sulla carta super resistente). Per il display abbiamo invece un Gorilla Glass 5 che protegge un pannello AMOLED da 6,81 pollici.

Xiaomi Mi 11 5G: lo smartphone del compromesso

C’è però una rinuncia da attuare, e qui torniamo ai compromessi: manca la resistenza ad acqua e polvere (ovvero la certificazione IP68).

Caratteristica da attutare per portare sul mercato un device completo a prezzo inferiore ma che potrebbe far storcere il naso all’utente che desidera avere una garanzia per gli incidenti e l’usura data da elementi esterni. Parliamoci chiaro: nonostante la stragrande maggioranza dei device in circolazione sia dotata di questo certificato, il suo significato viene spesso mal interpretato e nessuno mai si sogna di immergere un telefono in un lavandino ma sapere di poterlo fare fa sicuramente la differenza in fase d’acquisto. Se pensate che per voi non sia importante e preferite contenere i costi, in vista anche dei futuri sconto, allora è il device che fa al caso vostro.

Hardware e Software

Non può mancare l’upgrade su hardware e software. Sul primo troviamo in Xiaomi Mi 11 5G 8GB di RAM e uno storage di memoria a scelta tra 128 e 256 GB che anche in questo caso, come ormai vuole il trend della concorrenza, non sono espandibili e determinano una differenza di listino di 100 euro. Anche qui, compromessi e rinunce: puoi usare il 5G con possibilità di dual SIM ma non eSIM.

Al suo interno è montato però l’ottimo Snapdragon 888 con processore octa core che conferisce al device sicurezza e prontezza di riflessi anche se tende a scaldare un pochino se messo sotto pressione (ma il device tiene botta e questo è un segnale dell’ottimo equilibrio interno). Presente un lettore di impronte digitali sotto lo schermo, non sempre preciso al 100% ma più funzionale dello sblocco con volto (in un mondo fatto di mascherine). Molto buona anche l’uscita audio con un suono pulito e potente. Autonomia sufficiente che garantisce di arrivare a fine giornata con prestazioni particolari attive come lo schermo a 120 Hz.

Lato software abbiamo Android 11 e MIUI 12.0.2. (anche se presto avremo 12.5.): l’interfaccia e chiara e riesce ormai da anni a farsi apprezzare dagli utenti che scelgono Xiaomi. Fluidità buona e tante opzioni ma anche qualche bug qui e là (niente di eclatante), sono presenti app preinstallate (come TikTok) che se non desiderate vanno rimosse dall’utente.

Xiaomi Mi 11 5G, fotocamere: grande capacità in un minuscolo spazio vitale

Il cavallo di battaglia di questo Xiaomi Mi 11 è il comparto fotografico posteriore: un design curato, con questo occhio che nasconde diversi sensori posizionati su più livelli. Un dettaglio che non sfugge e che nasconde però molto di più di un vezzo estetico: si rinuncia al sensore periscopico, in favore di un prezzo d’acquisto più competitivo, ma si ha una fotocamera principale da 108 megapixel con apertura f/1.85.

Come una pistola carica, potente ma non sempre facile da usare: il difetto principale è il richiedere un po’ di tempo e usabilità per far sì di riuscire a tirare fuori il meglio da questa fotocamera ma l’impegno viene ripagato (anche se restano i dubbi sull’uso dei 108 MPX pieni, dato che i file creati sono enormi e pesano in galleria e sui terminali di destinazione, davvero servono foto così ricche di megapixel per avere ottime immagini?).

Se non dovete stampare gigantografie, vanno benissimo le impostazioni standard aiutate da una precisa e rapida messa a fuoco: si aggiunge un sensore grandangolare da 13 Megapixel (con f/2.4), niente di sorprendente, e un obiettivo macro da 5 Megapixel (apertura f/2.4) ovvero la vera chicca di questo Mi 11 5G. Fotografare particolari e dettagli in modo ravvicinato, con un’ottima resa, è sicuramente un valore aggiunto rispetto a un super zoom ed è il vero punto di forza di questo comparto fotografico che permette di avere in tasca un cameraphone versatile.

Presente una fotocamera frontale da 20 Megapixel, per selfie sopra la media e di qualità eccellente, e la possibilità di girare video fino a 8K e 30 fps (con l’autofocus che però perde colpi). Meglio rinunciare, anche in questo caso, alle prestazioni massime in favore di formati più standard ma comunque eccellenti.

Xiaomi Mi 11 5G: voto, pro e contro

Per il prezzo di listino Xiaomi Mi 11 5G è un giusto compromesso per chi cerca un device che spinga su alcune particolari feature in sfavore di altre: se cercate una super fotocamera, ottimo audio e uno schermo di ultima generazione questo è uno dei device migliori da prendere a questo prezzo su Android (e su marca Xiaomi). La mancanza della certificazione IP68 è forse la sua pecca più grande anche se è possibile intuirne il motivo nel nobile tentativo di restare un brand che cerca di dare a tutti gli utenti device accattivanti a un prezzo più competitivo. Una strategia che negli anni ha premiato Xiaomi e che, grazie anche alla rapida variazione di prezzi dopo il lancio, contribuirà a ritagliare il giusto spazio nel cuore degli utenti a questo Mi 11 5G.

Voto: 7,5
Pro: design che crea un sapiente deja-vu senza copiare, ottime rifiniture e una fotocamera completa che sceglie una strada diversa.
Contro: manca la resistenza ad acqua e polvere, la fotocamera non è dotata di uno zoom ottico, le caratteristiche di punta (108 mpx e 8k) non sono sempre sfruttabili a dovere.

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