Apple sotto inchiesta per abuso di posizione dominante

Marco Ciotola

8 Agosto 2019 - 17:30

Avrebbe ostacolato delle applicazioni concorrenti, l’ipotesi di reato è quella di abuso di posizione dominante. I dettagli

Apple sotto inchiesta per abuso di posizione dominante

L’Authority russa ha appena dichiarato che Apple è sotto inchiesta, a seguito di una denuncia della società di sicurezza informatica Kapersky Lab.

L’ipotesi di reato per il Servizio federale antimonopoli (Fas), che sta già svolgendo indagini, è quella di abuso di posizione dominante. Tutto è partito da un reclamo di Kaspersky Lab, che ha segnalato gli ostacoli posti dalla compagnia di Cupertino nell’aggiornamento della sua app di parental control Safe Kids sul sistema operativo.

La circostanza, che ha fatto sì che la compagnia russa perdesse diverse funzionalità dell’app, sarebbe scorretta in quanto volta a favorire Screen Time, applicazione targata Apple che offre un servizio molto simile.

Apple sotto inchiesta per concorrenza sleale in Russia

Screen Time e Safe Kids sono app che garantiscono il cosiddetto parental control; in breve, entrambe servono a tenere sotto controllo l’utilizzo di smartphone e tablet, bloccandoli e limitandone le funzionalità quando sono in mano a bambini.

L’Antitrust ha già predisposto la data del prossimo 13 settembre per un’audizione, evidenziando il reiterarsi della situazione nel periodo successivo al lancio di Screen Time da parte di Apple. Sarebbero stati molti infatti gli sviluppatori a rilevare blocchi e ostacoli agli aggiornamenti sulle loro applicazioni dopo quella data.

Tra queste rientrano la società ucraina Kidslox e quella spagnola Qustodio; entrambe hanno segnalato problemi identici nel tentativo di aggiornare le rispettive applicazioni, e si sono rivolte alla Commissione europea.

Kaspersky Lab è una società già nota allo scenario statunitense: in passato Donald Trump aveva puntato il dito contro l’azienda informatica russa accusandola esplicitamente di spionaggio. Ora è la compagnia di Mosca che sta chiamando in causa Apple, per possibile abuso di posizione dominante.

Il colosso statunitense ha risposto alle accuse facendo riferimento a una dichiarazione rilasciata lo scorso 28 aprile, in cui affermava di aver bloccato o rimosso diverse app di parental control sul suo App Store in quanto “mettevano a rischio la privacy e la sicurezza degli utenti”.

Secondo quanto comunicato dai vertici di Cupertino molte di queste app si servivano di una tecnologia “altamente invasiva”, Mobile Device Management (MDM), e che il suo utilizzo in un’app destinata ai consumatori diretti rappresenta una violazione delle politiche App Store.

Nella controrisposta Kaspersky ha evidenziato come le linee guida dell’App Store consentano un uso limitato di Mobile Device Management, ma non è chiaro come chiedere alla compagnia le autorizzazioni nei casi limite. In ogni caso - ha continuato l’azienda russa - gli ostacoli posti da Apple hanno azzerato la competitività della concorrenza.

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