Auto a combustione, in questo Paese sono già vietate

Violetta Silvestri

08/02/2024

09/02/2024 - 07:40

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Le auto a combustione non possono più entrare in Etiopia: la nazione africana è la prima a vietare questi veicoli. Perché ha scelto di favorire le macchine elettriche?

Auto a combustione, in questo Paese sono già vietate

Auto a combustione vietate già da adesso in Etiopia: il Paese africano è quindi il primo al mondo a mettere al bando i veicoli inquinanti nella nazione.

Il Parlamento etiope ha annunciato il divieto tramite il ministro dei Trasporti in modo piuttosto criptico: “È stato deciso che le auto non possono entrare in Etiopia a meno che non siano elettriche, secondo quanto riportato da alcuni media esteri. Ulteriori dettagli sulla disposizione non sono ancora stati chiariti.

Lo scorso febbraio, l’Unione europea ha approvato una legge che vieterebbe la vendita di automobili con motore a combustione nei suoi Stati membri a partire dal 2035, unendosi - tra gli altri - a Stati Uniti, Canada, Giappone, Singapore, India, Nuova Zelanda e una serie di altre nazioni con divieti simili.

Con questa decisione sullo stop totale ad auto a combustione nel Paese, l’Etiopia vuole dare una spinta transizione ecologica e alleggerire le casse statali appesantite dalle importazioni di carburante.

In Etiopia le auto a combustione non possono più entrare

L’Etiopia si sta muovendo a ritmo serrato verso l’elettrificazione, vietando immediatamente la vendita di veicoli a combustione interna.

I dettagli su questo cambiamento politico rimangono scarsi, tuttavia Alemu Sime, il ministro etiope dei Trasporti e della Logistica ha spiegato che:

“Il governo ha deciso di non importare in Etiopia automobili a benzina a meno che non siano elettriche. Qualsiasi veicolo utilitario privato importato deve essere quindi elettrico e le automobili alimentate a gas non possono essere importate.”

Se da una parte non è quindi chiaro cosa comporti esattamente il divieto e come si strutturerà, il motivo che ha spinto a questa storica e drastica decisione è più comprensibile. In Etiopia vi è una carenza di combustibili fossili. L’anno scorso, il Paese africano ha speso più di 5,5 miliardi di euro per importarli, più della metà dei quali è andata alle automobili.

La nazione africana sta attraversando anche una grave carenza di valuta estera, che limita la capacità del Paese di importare prodotti e acquistare petrolio e materie prime dall’estero.

Negli ultimi vent’anni ci sono stati inoltre molti investimenti nelle infrastrutture energetiche. Attualmente, circa il 97% dell’energia del Paese africano proviene da fonti energetiche rinnovabili. La stragrande maggioranza di questa è elettricità generata dall’idroelettrico.

Il trasporto in Etiopia si presta, quindi, a essere prevalentemente elettrico, anche se il Paese ha ancora molta strada da fare in termini di infrastrutture di stazioni di ricarica.

L’annuncio a sorpresa significa che lo Stato africano batterà le potenze come Regno Unito e l’Unione europea nell’attuazione del divieto sulla vendita di nuovi veicoli a benzina e diesel. Molto prima del 2035.

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