Azioni MPS sbandano dopo semstrale

C. G.

3 Agosto 2018 - 11:23

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Azioni MPS sbandano dopo la prima semestrale del 2018. Tutti i conti della quotata di Piazza Affari.

Azioni MPS sbandano dopo semstrale

Azioni MPS sotto la lente dopo la prima semestrale del 2018.

Al contrario di quanto accaduto nei primi sei mesi dello scorso anno, quando Monte dei Paschi ha portato a casa una perdita di 3,24 miliardi di euro, stavolta la quotata è tornata in utile con un risultato netto di 288,5 milioni di euro. A contribuire al miglioramento della misura semestrale sono state sicuramente le migliori rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie.

L’utile netto trimestrale di MPS, invece, si è attestato a 110,9 milioni di euro, contro le attese a 117 milioni. I risultati di periodo hanno permesso al titolo di inaugurare l’ultima sessione della settimana in deciso rialzo.

Nei primi minuti di contrattazione le azioni MPS hanno registrato una progressione di oltre due punti percentuali che si è presto trasformata in rossi superiori al 3%.

Tutti i conti di MPS: azioni in focus

Se l’utile netto semestrale di MPS è migliorato, stessa cosa non si può dire dei ricavi, giù del 7,8% rispetto al pari periodo 2017 e scivolati su quota 1,709 miliardi di euro.

Il margine di interesse è sceso da 903 a 870 milioni nei primi sei mesi dell’anno, e questo soprattutto a causa della dinamica negativa degli attivi fruttiferi. Sul fronte trimestrale, dunque da aprile a giugno, la misura è invece cresciuta del 6,4%.

Le azioni MPS oggi hanno fatto i conti anche con la discesa del Cet1 Ratio, scivolato a fine giugno al 13% da quel 14,8% emerso all’inizio dell’anno a causa delle oscillazioni registrate dallo spread Btp-Bund. Sempre al 30 giugno, poi, il patrimonio netto è sceso da 10,4 a 9 miliardi di euro.

La politica di riduzione dei costi ha determinato un calo degli oneri operativi nel semestre dell’8,9%. I dipendenti, invece, sono scesi a 23 mila unità e le filiali a 1.597 filiali, 150 in meno rispetto a dicembre.

Gli impieghi alla clientela sono rimasti più o meno stabili a 87 miliardi di euro, mentre i crediti deteriorati lordi sono scesi a 19,8 miliardi di euro. L’esposizione netta in termini di Npl è diminuita a 8,7 miliardi. Sempre al 30 giugno la percentuale di copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 56,0%.

MPS ha tagliato le stime al 2021 sul npe ratio che, secondo Morelli, si muoverà verso il 10%, anche sotto. Un dato che si è scontrato con le iniziali previsioni al 12%.

Al momento della scrittura, dopo i dati emersi da semestrale e trimestrale, le azioni MPS hanno cancellato tutti i rialzi del mattino e stanno scambiando con un rosso del 3,92% su quota 2,38 euro.

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