Bond oggi – E se invece del Btp Valore si optasse per l’affidabilità dei Bei in euro?
Lorenzo Raffo
6 maggio 2024
Un confronto che appare impari ma che va fatto in ottica di diversificazione. Cinque titoli – due corti e tre lunghi – di un emittente a rating AAA.
È partita la sottoscrizione della quarta emissione del Btp Valore e il mercato si sta dimostrando un po’ titubante sui motivi di una certa sovrapposizione di collocamenti da parte del nostro Tesoro. Anche perché i piccoli e medi investitori italiani sono sì liquidi ma anche attenti a non esporsi troppo su titoli simili.
Questo malgrado la struttura step-up sia certamente interessante nella fase in corso della politica monetaria della Bce.
Ci sono allora alternative? Sì e la più significativa è quella dei tassi fissi in euro ad altissimo rating, destinati a svolgere due ruoli, il primo (su scadenze corte) di collocamento del cash e il secondo (su scadenze lunghe) di total return, ovvero di somma di rivalutazione del capitale e di incasso delle cedole. Vediamo quali occasioni offre Borsa Italiana in merito ai Bei, tutti a taglio 1.000.
Bei, le scadenze corte in euro
Ne analizziamo due:
- Eib/Bei Ot25 4,5% (Isin XS0427291751): è liquido con uno spread sui 20/30 pb e quota sui 101,8 Eur, con un rendimento lordo del 3,1% e una bassissima duration, ovvero sensibilità ai tassi. Di qui a scadenza quindi il suo prezzo non potrà che tendere a scendere, pur con la stabilità del rendimento attuale se messo in portafoglio nella fase in corso. Si adatta a chi voglia creare minus fiscali al rimborso.
- Eib/Bei Nv26 Zc (Isin DE0001345908 – strano il codice con lettere iniziali DE all’opposto delle classiche XS di quasi tutti i Bei in euro): trattandosi di uno zero coupon quota decisamente sotto 100 e più precisamente sui 93/93,2 Eur. Ne consegue un rendimento lordo sul 2,9% ma in questo caso il vantaggio sta nella possibilità a scadenza di un’interessante compensazione di minus fiscali.
Bei, le scadenze lunghe in euro
Si sale decisamente come duration, puntando a movimenti significativi delle quotazioni in presenza di evoluzioni dei tassi Bce:
- Eib/Bei Ot33 3% (Isin XS0975634204): è il classico cavallo di battaglia per questo emittente sovranazionale, poiché fa da vero benchmark dei sentiment del mercato. Di qui uno spread sempre contenuto (sui 20 pb) e una volatilità abbastanza interessante. Lo si compra attualmente poco sopra i 101 in un trend ribassista dai massimi di fine dicembre oltre i 104 Eur. Il rendimento sul 2,85-2,90% risulta superiore a quello dei Bund tedeschi a 10 anni (sul 2,5%), sebbene il rating coincida.
- Eib/Bei Ot37 4% (Isin XS0219724878): sale la cedola ma sale anche il prezzo, che attualmente si attesta sui 110 Eur, contro minimi 2024 a 108,8 Eur e massimi a 113,8 Eur. La forchetta ha quindi prospettive di ampliarsi in presenza di tagli dei tassi Bce. Il rendimento in corso sul 3,05-3,1% si abbina a una duration di poco sopra 10, ovvero già rilevante.
- Eib/Bei Ge51 0,05% (Isin XS2290963466): in questo caso non è certamente il rendimento a scadenza (sul 3%) a essere motivo di eventuale interesse quanto la bassissima quotazione sui 45/46 Eur nell’ottica di una performance di medio-lungo termine. Inevitabilmente maggiore lo spread, che sale sui 100 pb.
Un’alternativa per chi ha troppi Btp in portafoglio
È inconfutabile che i rendimenti dei Bei sono inferiori a quello del nuovo Btp Valore, dell’ordine del 3,76% lordo a scadenza – incluso il premio fedeltà. Appare tuttavia altrettanto innegabile come in un’ottica di diversificazione verso un minore rischio e in presenza di una scelta variegata di scadenze i titoli della Banca europea per gli investimenti rappresentino un’alternativa che merita attenzione, tanto più in presenza di un debito italiano paurosamente elevato.
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