Bonus sport 2018: cos’è e quali agevolazioni sono previste?

Guendalina Grossi

21 Marzo 2018 - 17:22

Bonus sport 2018: la Legge di Bilancio ha previsto importanti novità ed agevolazioni per il settore. Ecco quali sono.

Bonus sport 2018: cos’è e quali agevolazioni sono previste?

Bonus sport 2018: con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio sono state introdotte importanti novità nel settore sportivo in merito alle agevolazioni fiscali previste.

Tra queste troviamo l’introduzione di un credito d’imposta per l’ammodernamento di impianti calcistici e l’istituzione delle società sportive dilettantistiche con scopo di lucro.

Non solo: la manovra ha introdotto anche un credito d’imposta in caso di erogazioni liberali finalizzate alla ristrutturazione degli impianti pubblici.

Entrambi i crediti d’imposta introdotti dalla Legge di Bilancio 2018 prevedono delle percentuali diverse e dei limiti massimi di spesa differenti.

Vediamo insieme nel dettaglio quali sono le principali novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2018 relative al mondo dello sport.

Bonus sport 2018: l’agevolazione per l’ammodernamento degli impianti calcistici

Come abbiamo appena accennato la Legge di Bilancio 2018 ha introdotto importanti novità nel settore sportivo.

Una tra queste riguarda l’istituzione di un credito d’imposta per le imprese che avviano progetti di ammodernamento degli impianti calcistici.

Le società che vogliono avviare tali progetti per ricevere l’agevolazione devono però appartenere o alla Lega di serie B, o a quella Pro o alla Lega nazionale dilettanti.

Il credito d’imposta è pari al 12% dell’ammontare degli interventi di ristrutturazione degli impianti, fino ad un massimo di 25.000 euro. Il contributo viene concesso nel rispetto dei limiti previsti dal regolamento UE 14097/2013 del 18/12/2013 relativo agli aiuti de minimis.

Con un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, saranno individuate le modalità di attuazione dell’incentivo.

Società sportive dilettantistiche a scopo di lucro

Un’altra delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2018 è quella che riguarda l’istituzione delle società sportive dilettantistiche con scopo di lucro.

In pratica la manovra ha stabilito che le attività sportive dilettantistiche possano essere esercitate con scopo di lucro in una delle forme societarie di cui al titolo V del libro quinto del codice civile.

In questo caso lo Statuto dovrà contenere:

  • nella denominazione o ragione sociale, la dicitura “società sportiva dilettantistica lucrativa”;
  • nell’oggetto o scopo sociale, lo svolgimento e l’organizzazione di attività sportive dilettantistiche;
  • il divieto per gli amministratori di ricoprire la medesima carica in altre società o associazioni sportive dilettantistiche affiliate alla medesima federazione sportiva o disciplina associata ovvero riconosciute da un ente di promozione sportiva nell’ambito della stessa disciplina;
  • l’obbligo di prevedere nelle strutture sportive, in occasione dell’apertura al pubblico dietro pagamento di corrispettivi a qualsiasi titolo, la presenza di un «direttore tecnico» che sia in possesso del diploma ISEF o di laurea quadriennale in Scienze motorie o di laurea magistrale in Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie (LM47) o in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate (LM67) o in Scienze e tecniche dello sport (LM68), purché in possesso della laurea triennale in Scienze motorie.

La Legge di Bilancio 2018 ha previsto che le società sportive dilettantistiche lucrative riconosciute dal CONI possano godere di una riduzione alla metà dell’Ires.

Viene stabilito inoltre che i servizi di carattere sportivo, resi dalle società sportive dilettantistiche lucrative riconosciute dal CONI, nei confronti di chi pratica l’attività sportiva a titolo occasionale o continuativo in impianti gestiti da tali società, sono soggetti all’aliquota IVA del 10%.

Le collaborazioni rese a favore delle società sportive dilettantistiche lucrative costituiscono oggetto di contratti di collaborazione coordinata e continuativa.

A partire dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2018 quindi i collaboratori coordinati e continuativi dovranno essere iscritti al fondo pensioni lavoratori dello spettacolo istituito presso l’Inps.

Per i primi cinque anni dalla data di entrata in vigore della Legge di Bilancio 2018 , la contribuzione al predetto fondo pensioni è dovuta nei limiti del 50 per cento del compenso spettante al collaboratore.

L’incentivo per la ristrutturazione degli impianti pubblici

Oltre ad aver istituito il credito d’imposta per l’ammodernamento degli impianti pubblici, la Legge di Bilancio 2018 ha introdotto altre importanti novità.

Infatti la manovra ha stabilito l’istituzione di un credito d’imposta in caso di erogazioni liberali finalizzate alla ristrutturazione di impianti sportivi pubblici, anche se destinati ai soggetti concessionari.

L’incentivo viene concesso alle erogazioni liberali in denaro fino a 40.000 Euro effettuate nel corso del 2018. Il credito d’imposta è pari al 50% delle erogazioni effettuate nei limiti del 3 per mille dei ricavi annui, ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione in 3 quote annuali di pari importo.

La Legge di Bilancio 2018 stabilisce che i soggetti beneficiari delle erogazioni liberali dovranno:

  • comunicare all’Ufficio per lo Sport, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’ammontare delle somme ricevute e la loro destinazione;
  • comunicare all’Ufficio per lo sport lo stato di avanzamento lavori entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di erogazione e fino all’ultimazione dei lavori di ristrutturazione.

Si attende la pubblicazione degli appositi decreti attuativi per dare il via alle importanti agevolazioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2018 in favore dello sport.

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