Boom di energia sostenibile in Europa, da dove viene l’elettricità pulita?

Violetta Silvestri

26 Marzo 2024 - 15:30

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L’Ue avanza nella generazione di energia pulita e segna un record nei primi 2 mesi del 2024: da dove arriva l’elettricità sostenibile e quali previsioni?

Boom di energia sostenibile in Europa, da dove viene l’elettricità pulita?

L’Ue riesce a registrare un record nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nei primi 2 mesi del 2024.

Una buona notizia per il vecchio continente alla ricerca di un più solido mix energetico soprattutto dopo la guerra in Ucraina innescata dall’aggressione russa nel 2022. La necessità di rendersi indipendente da Mosca ha spinto i Paesi membri e la stessa Unione ad accelerare nella produzione di elettricità sostenibile.

Nel dettaglio, il 60% dell’energia elettrica europea è stata alimentata da fonti pulite a gennaio e febbraio 2024, trainato da una forte crescita su base annua della produzione idroelettrica, solare ed eolica e da una ripresa nella produzione di energia nucleare.

La percentuale rappresenta un record ed è un buon segnale che un cambio di rotta è possibile. Un’analisi riportata da Reuters settimane fa segnalava proprio l’Italia come uno dei Paesi con prezzi elettrici più elevati a causa della scarsa diversificazione nella produzione energetica.

In Ue cresce l’energia pulita: da dove viene l’elettricità?

La produzione totale di elettricità pulita ha raggiunto il record di 516,5 terawattora nei mesi di gennaio e febbraio 2024, in aumento del 12% rispetto allo stesso periodo del 2023, come mostrano i dati del think tank energetico Ember.

Al contrario, la produzione di elettricità alimentata da combustibili fossili è stata di 351 TWh, la più bassa per quel periodo almeno dal 2015 e in calo di oltre l’8% rispetto agli stessi mesi del 2023. La produzione di carbone nei mesi di gennaio e febbraio è diminuita di quasi il 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre quella di impianti alimentati a gas naturale è diminuita del 4%.

Nel dettaglio delle fonti pulite, gli impianti nucleari sono rimasti la più grande fonte in Europa, producendo 172,5 terawattora (TWh) di elettricità. Il totale è stato del 4,1% in più rispetto agli stessi mesi del 2023, ma è il secondo più basso per i primi due mesi dell’anno dal 2015, dopo la chiusura delle centrali nucleari tedesche lo scorso anno e i persistenti problemi di produzione in Francia.

Le dighe idroelettriche sono state la seconda fonte di energia pulita in Europa, generando 153 TWh di elettricità, ovvero una quota record del 17,6% della produzione totale di elettricità, con un +23% rispetto allo stesso periodo del 2023, grazie alla forte produzione registrata finora quest’anno in Norvegia, Francia, Svizzera e Portogallo.

I parchi eolici hanno generato la cifra record di 137,5 TWh di elettricità durante i primi due mesi del 2024, in aumento del 14% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Il futuro europeo è solare ed eolico?

Finora, nel 2024, i quasi 162 TWh di elettricità generati dai parchi eolici e solari erano quasi il 15% in più rispetto a gennaio e febbraio del 2023, ed erano solo il 7% in meno rispetto alla produzione nucleare totale di quest’anno.

Secondo l’analisi di Reuters, quindi, se la produzione combinata di energia solare ed eolica si espandesse dello stesso livello all’inizio del 2025, e anche la produzione nucleare aumentasse della stessa quantità osservata quest’anno, allora la produzione totale di elettricità solare ed eolica potrebbe superare la generazione nucleare già l’anno prossimo.

Un simile sviluppo aiuterebbe a portare la produzione totale di elettricità pulita a nuovi massimi, potrebbe aiutare i servizi pubblici a tagliare ulteriormente la produzione alimentata da combustibili fossili e ad accelerare la transizione energetica regionale e gli sforzi di riduzione dell’inquinamento.

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