Busta paga, dalle detrazioni all’assegno unico: cosa cambia dal 1° marzo 2022

Anna Maria D’Andrea

3 Gennaio 2022 - 16:02

Busta paga, addio alle detrazioni per i figli fino a 21 anni, sostituite dall’assegno unico. Cosa cambia dal 1° marzo 2022? Le prime indicazioni dell’Agenzia delle Entrate.

Busta paga, dalle detrazioni all’assegno unico: cosa cambia dal 1° marzo 2022

Busta paga ricca di novità nel 2022.

Alla ridefinizione delle aliquote IRPEF e al passaggio dal bonus Renzi alle detrazioni rafforzate, si affianca il debutto dell’assegno unico.

L’effetto completo della rivoluzione nelle buste paga dei lavoratori dipendenti si vedrà a partire dal 1° marzo 2022, data che segnerà il passaggio dal “vecchio” al “nuovo” regime di sostegno alla genitorialità.

Spariranno le detrazioni fiscali per i figli a carico fino a 21 anni, con la conseguenza di una busta paga più magra per il genitore. L’assegno unico sarà infatti erogato sull’IBAN del richiedente, o ripartito tra i genitori, o alternativamente sarà pagato in contanti presso gli uffici postali.

Un passaggio da gestire con cura, per evitare un calo temporaneo delle disponibilità economiche.

A fornire le prime indicazioni, utili sia ai datori di lavoro che ai lavoratori, è l’informativa pubblicata dall’Agenzia delle Entrate a chiusura d’anno, che illustra come cambia la busta paga dal 1° marzo 2022.

Busta paga, dalle detrazioni all’assegno unico: cosa cambia dal 1° marzo 2022

Le detrazioni per i figli a carico fino a 21 anni e, parimenti, gli assegni per il nucleo familiare, non verranno più erogati in busta paga a decorrere dal 1° marzo 2022, sia in caso di presentazione della domanda per l’assegno unico che nell’ipotesi contraria.

Queste le principali novità con le quali dovranno confrontarsi i lavoratori dipendenti con figli a carico che, dopo il passaggio alla nuova IRPEF e alle detrazioni sui redditi da lavoro ridisegnate alla luce dell’addio al bonus Renzi, vedranno scomparire alcune voci - e somme - erogate in busta paga.

A ricordarlo è l’Agenzia delle Entrate, con l’informativa ai datori di lavoro e ai lavoratori pubblicata il 31 dicembre 2021, in linea con i tempi per l’avvio delle richieste per l’assegno universale per i figli a carico.

Per quel che riguarda le detrazioni una precisazione è importante: non spariranno quelle riconosciute per i figli di età superiore a 21 anni, per i quali lo sgravio IRPEF continuerà ad essere erogato mensilmente in busta paga, secondo le regole vigenti.

In particolare, le detrazioni fiscali verranno riconosciute per i figli di età superiore a 21 anni, e fino a 24 anni, in caso di reddito annuo del figlio non superiore a 4.000 euro. Il limite di reddito per essere considerati a carico scende invece a 2.840,51 euro per i figli di età superiore ai 24 anni.

Busta paga dal 1° marzo 2022, la gestione operativa delle novità: domanda assegno unico in tempi rapidi

La comunicazione congiunta dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS evidenzia alcuni importanti aspetti gestionali del passaggio dal vecchio al nuovo regime.

Ai sostituti d’imposta è raccomandato di dare pronta ed efficace informativa del cambio di regime a tutti i dipendenti, dando quindi evidenza delle novità che interesseranno le buste paga a decorrere dal 1° marzo 2022.

Nello specifico, ai datori di lavoro è raccomandato di informare i lavoratori che:

  • per percepire l’assegno unico già dal mese di marzo - senza alcuna soluzione di continuità rispetto al precedente regime né, quindi, riduzione delle disponibilità economiche da quel mese - sarà necessario che gli aventi diritto si attivino per presentare le domande dal mese di gennaio;
  • per ottenere l’assegno unico per l’importo effettivamente spettante, calcolato in base alla situazione economica del nucleo familiare, sarà necessario presentare il nuovo modello ISEE dal 1° gennaio 2022.

Indicazioni che si incrociano con quelle specifiche relative all’assegno unico fornite dall’INPS che, sul proprio portale, sottolinea che per le domande presentate a gennaio e febbraio, il pagamento dell’assegno unico sarà effettuato dal 15 al 21 marzo.

In ogni caso, la prestazione economica non farà più parte delle voci che compongono la busta paga dei lavoratori dipendenti.

Agenzia delle Entrate e INPS - informativa assegno unico 2022 ai datori di lavoro
Scarica l’informativa pubblicata dall’Agenzia delle Entrate il 31 dicembre 2021

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