Energia elettrica, entro luglio il passaggio obbligato al mercato libero. Ma non per tutti: ecco cosa fare per chiedere di restare nel regime di maggior tutela.
Verrà completato a luglio il passaggio dal mercato tutelato a quello libero per l’energia elettrica. Dopo il gas, infatti, sarà la volta delle bollette della luce, rendendo così effettivo il passaggio esclusivo al regime concorrenziale che, come confermato da Arera stesso, nonostante le promesse prevede solitamente delle tariffe più alte rispetto a quelle offerte dalla maggior tutela.
C’è il rischio concreto, quindi, di dover far fronte a un aumento delle bollette con il passaggio obbligato al mercato libero dell’energia elettrica.
Così come per il gas, però, ci sono delle eccezioni. Alcune famiglie, infatti, possono restare nel mercato tutelato anche dopo la scadenza del 30 giugno. Si tratta dei cosiddetti clienti vulnerabili, i quali presentano un profilo di rischio che necessita di maggiori tutele.
Solitamente le famiglie che soddisfano i requisiti fissati dalla normativa sono già state identificate come vulnerabili e per questo motivo non devono preoccuparsi del passaggio al regime concorrenziale (fermo restando che sono comunque libere di farlo laddove lo ritengano più conveniente).
Tuttavia, ce ne sono altre che pur soddisfando i requisiti per essere considerati tali devono presentare domanda di riconoscimento inviando un’apposita autodichiarazione (che trovate in allegato). Ovviamente l’autodichiarazione va inviata solo da chi presenta le condizioni per accedere all’agevolazione: vietato dichiarare il falso, il rischio è di sanzioni elevate.
Chi può chiedere di restare nel mercato tutelato dell’energia elettrica
Mancano pochi mesi al passaggio obbligato dal mercato tutelato a quello libero, salvo per quelle famiglie considerate vulnerabili in quanto soddisfano almeno uno dei seguenti requisiti:
- sono in una condizione economica svantaggiata (ad esempio percettori di bonus);
- sono soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge n. 104/92;
- hanno un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
- hanno un’età superiore ai 75 anni;
- versano in gravi condizioni di salute tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica (oppure presso i quali sono presenti persone in tali condizioni);
- hanno un’utenza in un’isola minore non interconnessa.
Come anticipato il cliente servito in tutela energia elettrica che soddisfa le suddette condizioni dovrebbe già essere stato identificato come vulnerabile e per questo motivo non deve necessariamente passare al mercato libero.
Cosa succede ai vulnerabili che non passano nel mercato libero
Non effettuando alcuna scelta, per questi clienti vulnerabili il venditore continuerà anche dopo luglio a erogare la fornitura con il servizio di tutela della vulnerabilità, ossia alle stesse condizioni economiche che sono previste attualmente (ma ovviamente soggette a variazione trimestrale in base a quanto definito da Arera).
Tariffa che, ricordiamo, viene determinata sulla base della media degli ultimi tre mesi dei valori consuntivi del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano, con l’aggiunta delle tariffe definite da Arera per il trasporto, la commercializzazione e gli oneri generali di sistema, più ovviamente le imposte.
Cambiano però le condizioni che sono quelle contrattuali dell’offerta placet: l’unica non variazione è quella che riguarda le modalità di ricezione della bolletta, che sono le stesse di quelle attuali.
Come chiedere di restare nel regime di maggior tutela per l’energia elettrica
Per le famiglie che invece non sono state ancora riconosciute come vulnerabili, c’è invece la possibilità di fare espressamente richiesta al proprio venditore (o comunque a un altro) per continuare a essere servito nel servizio di tutela della vulnerabilità compilando l’apposito modello:
Si tratta di un’autocertificazione con la quale si dichiara di soddisfare i requisiti che danno diritto a restare nel mercato tutelato beneficiando delle suddette condizioni. Il modulo, compilato e firmato dall’intestatario della bolletta, dovrà essere inviato quindi al fornitore di energia, il quale fatte le dovute verifiche darà il via libera alla permanenza nel regime di maggior tutela.
Passaggio in ogni momento
Ricordiamo che il cliente vulnerabile in ogni momento può comunque scegliere un’offerta del mercato libero; così come allo stesso tempo può, laddove si trovi già nel mercato libero, chiedere di essere nuovamente fornito alle condizioni previste dal servizio di tutela della vulnerabilità.
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