Come risparmiare 10.000 euro sulle tasse (con partita Iva)

Giacomo Astaldi

25/11/2022

Si risparmiano quasi €10.000 di tasse con le novità sulla flat tax in Legge di Bilancio. Il vantaggio, però, è tutto per le partite IVA forfettarie con fatturato vicino al nuovo limite degli €85.000.

Come risparmiare 10.000 euro sulle tasse (con partita Iva)

Risparmiare fino a 10.000 euro sulle tasse, con la nuova Legge di Bilancio 2023, si può. La novità, possibile grazie alla flat tax ri-pensata dal governo Meloni, tuttavia, non è per tutti. Ad accedere a questa enorme agevolazione - che rappresenta un forte taglio sulle tasse - sono esclusivamente i titolari di partita Iva in regime forfettario con entrate fino a un massimo di 85.000 euro.

Partite Iva, con 85.000 euro di fatturato lo sconto sulle tasse è di 10.000 euro

La novità in Legge di Bilancio a tema tasse riguarda la flat tax, già presente e nota. Cosa cambia allora? Il 15% di tasse che le partite Iva devono pagare sul proprio fatturato non sarà più applicabile a chi ha entrate fino a un massimo di 65.000. Il limite viene infatti innalzato a 85.000. Tradotto: hai una partita Iva, fatturi in un anno fino a un massimo di 85.000 euro e le tasse che devi allo Stato - a proposito, sai già tutto su come si compila l’F24? - ammontano al 15% del tuo fatturato, al netto del coefficiente di redditività ovviamente.

Il risparmio sulle tasse per la partita Iva di professionisti artigiani commerciali può toccare i 10.000 euro, soprattutto nel caso di professionisti che godono di un coefficiente di redditività del 78%. Come spiegato da Maria Cecilia Guerra, ex sottosegretaria all’Economia e docente di Scienza delle Finanze all’Università di Modena e Reggio Emilia, al Corriere, con un fatturato di 85.000 euro l’imponibile - al netto dei contributi - passa da 66.300 euro a poco meno di 54.000, e l’imposta scende a poco più di 8.000 euro. Un risparmio di quasi 10.000 euro rispetto al sistema attuale, che prevederebbe il pagamento di oltre 18.000 di IRPEF.

Per fare un paragone - con tutte le opportune differenze del caso - un dipendente con una RAL di 85.000 euro si porta a casa un netto pulito di poco più di 48.000, pagano un’IRPEF lorda di oltre 26.000 l’anno.

Flat tax sul regime forfettario fino a 85.000 e clausola antielusione

Come già spiegato, nel 2023 i possessori di partita Iva in regime forfettario potranno godere della flat tax al 15% fino a un fatturato massimo di 85.000 euro e non più 65.000, pagando così meno tasse (nel caso in cui, ovviamente, ci si avvicini di molto alla soglia massima).
Questa la prima grande novità per le partita Iva, inserita nella Legge di Bilancio 2023, che tuttavia deve ancora trovare l’approvazione del Parlamento entro la fine dell’anno corrente.

La seconda grande novità gira attorno alla clausola antielusione, per cui - come si legge nella bozza di testo - «il regime forfettario cessa di avere applicazione dall’anno stesso in cui i ricavi o i compensi percepiti sono superiori a 100.000 euro».
Superato il limite, deve essere pagata l’imposta sul valore aggiunto sul fatturato che ha comportato il superamento di tale limite.

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