Concorso scuola: ecco come potrebbero cambiare le prove

Teresa Maddonni

15 Giugno 2023 - 12:22

A definire come cambiano le prove del concorso scuola nell’ambito dell’attuazione del Pnrr sarebbe il decreto Pa bis atteso in Consiglio dei Ministri. Ecco come secondo il testo in bozza.

Concorso scuola: ecco come potrebbero cambiare le prove

Novità possibili in arrivo per il concorso scuola con il decreto Pa bis la cui discussione e approvazione figura tra gli ordini del giorno del Consiglio dei Ministri convocato per le 18:00 del 15 giugno 2023.

Il decreto Pa bis stabilisce come potrebbero cambiare la prova scritta e l’orale del concorso scuola nel periodo d’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Si tratta al momento di una bozza del testo, come anticipa Orizzontescuola.it, che potrebbe modificare le prove del concorso volto al reclutamento degli insegnanti nella scuola pubblica. Nel testo in bozza figurano anche misure per il rafforzamento della capacità amministrativa del ministero dell’Istruzione e del merito guidato dal ministro Valditara.

Queste modifiche arriverebbero proprio nei giorni in cui molti docenti o aspiranti tali si apprestano a inviare la domanda per la partecipazione alle prove di selezione del Tfa sostegno 2023 VIII ciclo. Vediamo allora come potrebbero cambiare le prove del concorso scuola con il decreto Pa bis in bozza.

Concorso scuola: come cambiano prova scritta e orale

A specificare come cambiano la prova scritta e l’orale del concorso scuola è l’articolo 17 (Disposizioni in materia di reclutamento del personale scolastico e acceleratorie dei concorsi Pnrr) del testo in bozza del decreto Pa bis che modifica il comma 10 dell’articolo 59 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito con modificazioni dalla legge 23 luglio 2021, n. 106.

Con la modifica del comma 10 si stabilisce che per i concorsi scuola banditi dall’entrata in vigore del decreto e per tutto il periodo di attuazione del Pnrr, saranno caratterizzati da una prova scritta con più quesiti a risposta multipla volta all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato:

  • in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico;
  • sull’informatica;
  • sulla lingua inglese.

La prova scritta sarà computer based come accaduto anche nei precedenti concorsi.

Sarà prevista anche una prova orale, come si legge nella bozza del decreto, “volta ad accertare in particolare le conoscenze e le competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché le competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento anche attraverso un test specifico”.

Concorso scuola, prova scritta: cosa accade dopo il Pnrr

La bozza del decreto Pa stabilisce anche cosa accade ai concorsi scuola dopo il periodo di attuazione del Pnrr e in particolare alla prova scritta sopra descritta come da modifiche previste dal testo in bozza.

Si legge nel testo anticipato da Orizzontescuola.it - che tuttavia essendo in bozza è passibile di modifiche - che al termine del periodo di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza sarebbe prevista per il concorso scuola una prova scritta con più quesiti a risposta aperta volta all’accertamento delle medesime competenze sopra illustrate quindi in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico, sull’informatica e sulla lingua inglese.

Il ministero dell’Istruzione in questo caso può prevedere, con apposito decreto, una prova preselettiva per fare una prima scrematura dei candidati che si iscriveranno al concorso scuola.

L’articolo 18 della bozza del decreto Pa bis andrebbe a stabilire anche la possibilità del ministero dell’Istruzione e del merito di assumere personale presso il dicastero di viale Trastevere.

Più nel dettaglio le nuove assunzioni rispondono “alla necessità di garantire l’organizzazione e il funzionamento del sistema terziario di istruzione tecnologica superiore e del sistema di istruzione e formazione professionale (IeF.P.), nonché alla necessità di rafforzare le funzioni di controllo e ispettive verso le istituzioni scolastiche e l’Amministrazione centrale e periferica del Ministero dell’istruzione e del merito”. Pertanto il decreto stabilirebbe di incrementare la dotazione organica del Mim di:

  • 2 posizioni dirigenziali di livello generale;
  • 8 posizioni dirigenziali amministrative di livello non generale.

Inoltre il Mim è autorizzato ad assumere con contratto a tempo indeterminato 40 unità di personale da inquadrare nell’Area dei funzionari del Ccnl Comparto Funzioni Centrali 2021 mediante concorso pubblico o anche attraverso lo scorrimento di graduatorie vigenti. Per conferme e dettagli occorre attendere il testo definitivo del decreto.

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