Congedo straordinario di 24 mesi, nuova tutela in arrivo per chi lavoro: a chi spetta, quando e perché

Simone Micocci

11 Luglio 2022 - 12:59

In arrivo un nuovo congedo straordinario, della durata di 24 mesi, per i lavoratori con gravi patologie invalidanti. Novità anche per i permessi.

Congedo straordinario di 24 mesi, nuova tutela in arrivo per chi lavoro: a chi spetta, quando e perché

Sta per arrivare un nuovo congedo che consentirà ai pazienti oncologici - e non solo - di conservare il posto di lavoro anche al termine del periodo di comporto. Un congedo, della durata di due anni, che consentirà a chi ha scoperto di avere un tumore di curarsi con tutta calma, senza correre il rischio di essere licenziato.

Ricordiamo, infatti, che il licenziamento durante il periodo di malattia è vietato solamente quando si rimane dentro i termini del cosiddetto periodo di comporto, la cui durata solitamente viene indicata dal contratto collettivo di riferimento.

Il che può rappresentare un problema per i casi di lunga degenza, come appunto per i pazienti oncologici. Una soluzione sta arrivando grazie a un nuovo disegno di legge, per il quale l’iter legislativo procede spedito: la proposta, la C2098 è stata approvata dalla commissione lavoro della Camera dei deputati che ha dato mandato al relatore per riferirne favorevolmente in aula.

Un provvedimento, nato dalla combinazione di cinque proposte legislative, che oltre a introdurre un nuovo congedo aumenta anche il numero di giorni di permesso a disposizione di un paziente oncologico per sottoporsi a visite ed esami specialistici.

Vediamo, dunque, nel dettaglio, come funzionano questi due strumenti e cosa potrebbe cambiare se la proposta di legge in oggetto venisse approvata dal Parlamento.

Come funziona il nuovo congedo straordinario per soggetti con gravi patologie invalidanti

L’obiettivo del provvedimento è di tutelare maggiormente i soggetti con gravi patologie invalidanti. Tale strumento, dunque, non è riservato ai soli lavoratori con malattie oncologiche, ma anche per quelli affetti da altre patologie invalidanti o croniche, le quali saranno poi individuate da un relativo decreto del ministero della Salute.

Nel dettaglio, questo nuovo congedo avrà una durata di 24 mesi e se ne potrà usufruire, al termine del periodo di comporto, sia in maniera continuativa che frazionata.

Durante il periodo coperto dal congedo, al dipendente non spetta lo stipendio, visto che questo strumento rientra tra i cosiddetti congedi non retribuiti, ma ha almeno ha diritto alla conservazione del posto di lavoro. A patto che nei giorni di congedo ci si astenga da qualsiasi altra attività lavorativa, comprese quelle come lavoratori autonomi.

Inoltre, tali assenze non sono computabili ai fini dell’anzianità di servizio, né tantomeno ai fini previdenziali. Sarà comunque facoltà del lavoratore scegliere se riscattarli, pagando di tasca propria, così da farli valere per la pensione.

Congedo straordinario: che succede dopo 24 mesi?

Salvo trattamenti di maggior favore riconosciuti dai singoli contratti collettivi, al termine dei 24 mesi di congedo straordinario bisognerà fare rientro al lavoro; in caso contrario l’azienda potrà interrompere il rapporto senza rischiare una sanzione.

Tuttavia, le tutele per il lavoratore con malattia oncologica, o comunque cronica e invalidante, non finiscono qui: dopo i 24 mesi di congedo fruito al termine del periodo di comporto, infatti, questo avrà diritto, laddove possibile, ad accedere in via prioritaria al lavoro agile.

Cosa servirà per accedere al congedo straordinario

Non sarà complicato accedere al suddetto congedo straordinario. Al termine del periodo di comporto, che solitamente va dai 3 ai 6 mesi per il settore privato (o in alternativa a 18 mesi nell’arco di un triennio), basterà il rilascio da parte di un medico autorizzato della certificazione attestante la malattia.

Sarà comunque un apposito decreto del ministero del Lavoro, da approvare entro 90 giorni dall’approvazione del disegno di legge, a stabilirne le modalità operative.

Non solo congedo straordinario, le novità per i permessi

Nel disegno di legge aumenta anche il numero di permessi, stavolta retribuiti, spettanti nei casi in cui sussista la necessità di sottoporsi a visite, esami strumentali e visite mediche frequenti.

Oggi spettano un massimo di 18 ore di permessi retribuiti ogni anno: tale disegno di legge, invece, li aumenta fino a un massimo di 10 ore. Inoltre, tali permessi andranno riconosciuti non solo al lavoratore per se stesso, ma anche ai genitori se il malato oncologico grave è il figlio minore che necessita di accompagnamento.

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