Conte è sicuro: il Governo non cadrà

Violetta Silvestri

07/06/2020

Giuseppe Conte di nuovo costretto a rassicurare sulla tenuta del Governo. Dopo le ultime tensioni nella maggioranza, il presidente del Consiglio ha ribadito che l’esecutivo, e soprattutto la sua guida, dureranno ancora.

Conte è sicuro: il Governo non cadrà

Giuseppe Conte si trova, per l’ennesima volta, a dover negare tensioni e, soprattutto, il rischio di una crisi di Governo.

L’esecutivo giallo-rosso ce la farà anche questa volta e il presidente del Consiglio continuerà a guidare il Paese verso l’annunciata Fase 3. Quella del rilancio e della rinascita. Ad esserne sicuro è proprio il primo ministro.

Il tanto discusso Recovery Plan e la convocazione degli Stati generali dell’economia, annunciati in conferenza stampa il 3 giugno, hanno però scatenato malumori all’interno della maggioranza, evidenziando una pericolosa disapprovazione proprio nei confronti dell’atteggiamento di Conte.

Tutto rientrato, clima costruttivo e di coesione secondo il primo ministro. Davvero il Governo non cadrà? E soprattutto, la fiducia a Conte è realmente solida?

Il Governo durerà: parola di Conte

Tutti contro Conte: potrebbe essere questa la sintesi di quanto accaduto una settimana fa.

Infatti, non è stata soltanto l’opposizione ad alzare la voce - come ormai di consueto in questa fase di gestione della crisi epidemia - contro l’approccio personalistico del presidente del Consiglio.

Anche la maggioranza ha espresso disapprovazione nei confronti del metodo Conte: conferenza stampa in solitaria e annunci di grandi riforme, come il Recovery Plan e, sopratutto, la convocazione degli Stati generali.

La mossa non è proprio piaciuta soprattutto al Partito Democratico, che ha evidenziato malumori e la necessità di una maggiore condivisione del programma governativo - che non ci sarebbe stata - prima di annunci alla stampa.

Nuova crisi di Governo in corso? Il quesito si è diffuso rapidamente, per poi rientrare nell’ennesimo gioco di diplomazia e di equilibri in maggioranza.

A spazzare via ogni dubbio sulla durata dell’esecutivo sono arrivate le parole di Giuseppe Conte, che intervistato da Il Corriere della Sera ha ribadito:

“Non mi pare di essere accerchiato più di quanto lo fossi nella prima fase. In tutti questi mesi ho sentito dire in continuazione: Conte cade, Conte cade. Fa parte del gioco, ho imparato a non meravigliarmi. Ma come si vede e si vedrà, non è così

Si sente sicuro, quindi, il presidente del Consiglio, nonostante le critiche giunte proprio dall’area dem, alleata fondamentale per la tenuta dell’esecutivo.

La coalizione reggerà anche questa volta secondo il primo ministro, che ha le idee chiare al riguardo:

“La verità è che quando si arriva alla sostanza delle cose, asciugandole dalle polemiche, ci si rende conto che questa maggioranza è composta da partiti responsabili, che capiscono bene quali siano le priorità del Paese. Il clima è migliore di quello che sembra. E anche alcune perplessità del Pd sono rientrate”

Anche il presunto dissapore di Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia che si è sentito scavalcato dalle parole di Conte durante la conferenza stampa, sarebbe stato superato: “Gualtieri ha sempre condiviso tutto con me e insieme a me”.

Il presidente del Consiglio, quindi, è certo che il Governo andrà avanti con compattezza e seguendo proprio le linee guida che ha presentato alla stampa il 3 giugno.

Non c’è tempo da perdere, secondo Conte e in riferimento alla convocazione delle categorie sociali ed economiche ha chiarito: “L’urgenza non nasce da un mio capriccio ma dalla realtà che preme. Bisogna muoversi da subito. Sento dire che occorre farlo con calma. Ma quale calma? Ci prendiamo qualche giorno per coinvolgere appieno le forze di maggioranza, e lo facciamo”.

La maggioranza è avvisata: condivisione sì, ma senza indugio o intralci.

Tutte le prove di tenuta del Governo

Ci sarà a stretto giro, quindi, il confronto tanto reclamato nella maggioranza sulla definizione del Recovery Plan e sul tavolo di lavoro con parti sociali, imprenditori e categorie produttive.

Superare il fastidio del PD sull’unilateralità di Conte, etichettata come “uscite a freddo e poco felici” da esponenti dem, è fondamentale. Ma considerando il clima socio-economico teso (con Confindustria piuttosto critica sull’operato fin qui dimostrato dal Governo) il compito non sarà facile.

Italia Viva, poi, preme sullo sblocca cantieri e il Family Act e in agenda ci sono scottanti tematiche quali questione Autostrade, Ilva e strumenti europei.

Conte ha nuovamente espresso le sue titubanze sul MES e avanzato nuove richieste riguardanti il Recovery Fund. Al riguardo, il PD, con Zingaretti, ha nuovamente parlato di opportunità da non perdere con il fondo salva-Stati, osteggiato invece dal Movimento 5 Stelle.

Si attendono, quindi, settimane ancora incerte per il Governo. Conte è sicuro che durerà. Sarà davvero così?

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