Controlli Agenzia delle Entrate, boom di incassi per lo Stato. Dal 2020 sarà ancora peggio

Rosaria Imparato

6 Dicembre 2019 - 15:53

Secondo il Bollettino delle entrate tributarie pubblicato dal MEF, da gennaio a ottobre lo Stato ha incassato quasi 10 milioni di euro grazie ai controlli dell’Agenzia delle Entrate. Dal 2020 entreranno in vigore a pieno regime risparmiometro e (forse) evasometro anonimizzato, con controlli più serrati per i contribuenti.

Controlli Agenzia delle Entrate, boom di incassi per lo Stato. Dal 2020 sarà ancora peggio

Nei primi dieci mesi del 2019 lo Stato ha incassato quasi 10 milioni di euro dai controlli dell’Agenzia delle Entrate.

I dati del Bollettino delle entrate tributarie del periodo gennaio-ottobre 2019 disponibile sul sito del Ministero dell’Economia parlano chiaro: gli introiti dello Stato sono aumentati del 16,7% grazie alle attività di accertamento.

In particolare, 4.545 milioni di euro sono arrivati dalle imposte dirette e 4.093 milioni di euro da quelle indirette.

Se teniamo in considerazione il fatto che i controlli sui conti correnti non sono iniziati a pieno regime, visto che il risparmiometro (o evasometro) partirà dal prossimo anno, si prospetta un 2020 ricco di entrate (per lo Stato) e di accertamenti (per i contribuenti).

Dal 2020 potrebbe partire anche un’altra misura di contrasto all’evasione fiscale, l’evasometro anonimizzato, che sta facendo molto discutere per le implicazioni con il Garante della privacy.

Controlli Agenzia delle Entrate, boom di incassi per lo Stato

Come ogni mese è stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Economia il Bollettino delle entrate tributarie.

L’ultimo resoconto riguarda gli introiti dello Stato nel periodo da gennaio a ottobre 2019, e i dati che ne emergono sono molto interessanti: nei primi 10 mesi dell’anno, c’è stato un vero e proprio boom di incassi grazie ai controlli dell’Agenzia delle Entrate.

Parliamo di quasi 10 milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nello specifico, le casse dello Stato risultano più piene del 16,7%, e si deve tutto a una maggiore rete di controlli.

Grazie agli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate il gettito dello Stato è stato incrementato in totale di 8.637 milioni di euro:

  • 4.545 milioni di euro (+933 milioni di euro, pari a +25,8%) dalle imposte dirette, come IRPEF, l’IRAP e l’IMU;
  • 4.093 milioni di euro (+545 milioni di euro, pari a +15,4%) dalle imposte indirette.

Controlli Agenzia delle Entrate, dal 2020 sarà ancora peggio

I dati che emergono dal comunicato numero 218 del 5 dicembre 2019 del Ministero dell’Economia parlano chiaro: i controlli dell’Agenzia delle Entrate sono un valido alleato nel contrasto all’evasione fiscale.

C’è da considerare però che le armi a disposizione del Fisco ancora non sono entrate in funzione a pieno regime.

Molte misure partiranno dal 2020, come i controlli a tappeto per le fatture elettroniche.

Inoltre, per controllare i conti correnti dei contibuenti l’Amministrazione Finanziaria ha a disposizione due strumenti, risparmiometro e superanagrafe, che dal 2020 entranno pienamente in vigore.

Finora infatti il risparmiometro, che ricordiamo essere un algoritmo che verifica se i risparmi accumulati in un anno sono coerenti con i redditi dichiarati allo Stato, è stato applicato ai conti correnti delle persone fisiche in via sperimentale.

Tra le possibilità novità fiscali in arrivo con la Legge di Bilancio 2020 c’è anche l’evasometro anonimizzato.

Il nuovo evasometro dovrebbe essere in grado di garantire l’anonimato ai cittadini, tutelandone quindi i dati personali (anche se il Garante della privacy non è d’accordo), assegnando un numero identificativo a ogni contribuente, impresa o professionista.

Il numero identificativo verrebbe poi incrociato con i dati presenti nelle banche dati a disposizione dell’Agenzia delle Entrate e non solo (potrebbe essere coinvolta la Superanagrafe) per individuare i profili a rischio evasione.

Insomma, le casse dello Stato si stanno iniziando a riempire e l’Agenzia delle Entrate non ha ancora sfoderato tutte le sue armi.

Non resta che attendere il testo della manovra per sapere quanti e quali altri strumenti il Fisco avrà per controllare i contribuenti.

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