Covid e influenza insieme, è possibile?

Alessandro Nuzzo

01/12/2022

Gli esperti non escludono il possibile contagio contemporaneo da covid e virus influenzale. Ecco cosa si rischia se dovesse accadere.

Covid e influenza insieme, è possibile?

L’inverno è entrato nel vivo e con esso è arrivata anche l’influenza stagionale che nei precedenti 2 anni era stata messa al bando dai dispositivi di protezione individuale e dal distanziamento. Quest’anno con l’obbligo di mascherina che non esiste più, ecco che il virus stagionale dell’influenza sta tornando a colpire e a mettere a letto milioni di italiani. Gli esperti prevedono il picco tra dicembre e gennaio e invitano i pazienti più fragili a vaccinarsi. Accanto all’influenza però non c’è da dimenticare il virus del covid che d’inverno inizia a circolare con maggiore frequenza.

Siccome i dispositivi di protezione e il distanziamento non esistono più, è molto più probabile contrarre i due virus. Ma questo può avvenire anche in contemporanea? E se si, cosa si rischia? Ecco le risposte degli esperti.

Covid e influenza contemporaneamente, è possibile?

La risposta è si. Trattandosi di due virus virali che in questo periodo circolano con molta frequenza, gli esperti non escludono che una persona possa infettarsi nello stesso momento sia con il virus influenzale, sia con il covid-19. Questa co-infezione ha anche un nome ed è stata ribattezzata «Flurona» dall’unione di flu di influenza e rona di corona.

Non si tratta di una malattia nuova né di una nuova variante, ma della coesistenza di due infezioni in contemporanea nel nostro organismo. Il primo caso di flurona è stato riscontrato lo scorso anno in Israele su una giovane donna in gravidanza arrivata in ospedale con sintomi influenzali. Dalle analisi si riscontrò che la donna non aveva né il vaccino contro il covid né il vaccino contro l’influenza. Ma lo scorso anno erano tempi diversi, le varianti del covid erano più aggressive e il virus influenzale non circolava come oggi.

Oggi il coronavirus sta diventando sempre più una malattia endemica. La variante Omicron 5 ormai dominante potrebbe presto lasciare spazio ad altre sottovarianti, come ad esempio la Cerberus (BQ.1) e la Gryphon (XBB), al momento ancora poco diffuse. Se prima il covid scendeva sin nelle vie respiratorie basse causando anche la sparizione di gusto e olfatto, oggi sembra attestarsi nelle vie alte portando sintomi molto simili all’influenza come tosse, raffreddore e mal di gola.

Non è ancora chiaro se questo alleggerimento dei sintomi sia stato causato dalla forte immunizzazione della popolazione ormai per la maggior parte vaccinata, o se da un cambiamento di comportamento del virus stesso.

Cosa si rischia?

Ma tornando alla coesistenza di covid e influenza nello stesso momento, in teoria è fattibile, ma quanto alle conseguenze, al momento, secondo Massimo Andreoni, della Società italiana di malattie infettive, non esistono dati certi a riguardo. Potrebbe avvenire anche un effetto antagonistico, cioè che uno dei due virus arriva a prevalere sull’altro portandolo a manifestarsi in maniera più blanda.

Questa teoria spiegherebbe anche il perché negli ultimi due anni l’influenza ha avuto una bassissima circolazione. È vero che in quel periodo si indossavano le mascherine e si rispettava maggiormente il distanziamento, ma l’effetto antagonista potrebbe aver aiutato a ridurne la diffusione.

Maggiori stime potranno essere fatte tra qualche mese, ma secondo gli esperti è molto probabile che diverse persone possano infettarsi nello stesso momento con entrambi i virus. Per questo resta molto importante vaccinarsi. L’invito a farlo sia per il covid che per l’influenza è stato lanciato di nuovo da parte del ministro della Salute Orazio Schillaci che ha ribadito l’importanza dell’immunizzazione soprattutto per i pazienti fragili e anziani, in particolare chi non è ancora vaccinato o chi ha fatto l’ultima dose ormai da parecchio tempo perché si sa, con il tempo la difesa immunitaria data dai vaccini, decade.

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