Covid, l’Oms lancia l’allarme: “Servono nuovi vaccini aggiornati per evitare il ritorno della pandemia”

Stefano Rizzuti

23 Maggio 2023 - 11:56

L’Oms chiede di aggiornare i vaccini contro il Covid per evitare un ritorno della pandemia.

Covid, l’Oms lancia l’allarme: “Servono nuovi vaccini aggiornati per evitare il ritorno della pandemia”

I vaccini contro il Covid-19 vanno aggiornati. A dirlo è l’Organizzazione mondiale della sanità, che chiede di adattare i preparati utilizzati attualmente per evitare l’insorgere di una nuova pandemia legata al Sars-CoV-2. È vero, sottolinea l’Oms, che oggi i vaccini disponibili funzionano bene contro la malattia grave e la morte.

Ma, spiegano anche, sono meno efficaci contro la malattia, anche quella sintomatica. Proprio per questa ragione il gruppo consultivo dell’Oms chiede che i vaccini vengano aggiornati. E lo fa dopo la chiusura, da parte della stessa Organizzazione, dello stato di emergenza internazionale.

I contagi, ricorda l’Oms, non sono terminati e il rischio di una nuova pandemia di Covid non è da escludere. Come, peraltro, sottolineano anche alcuni esperti statunitensi consultati dalla Casa Bianca, secondo cui il rischio di un ritorno del virus nei prossimi due anni è concreto.

L’aggiornamento dei vaccini anti-Covid

L’Organizzazione mondiale della sanità ribadisce l’efficacia dei vaccini anti-Covid contro la malattia grave e la morte, quello che è da sempre l’obiettivo primario della vaccinazione. Allo stesso tempo gli esperti chiedono di continuare a utilizzare i vaccini. Ma a questo aggiungono un altro elemento, sottolineando che la “protezione contro la malattia sintomatica è limitata e meno duratura e sono necessarie nuove formulazioni dei vaccini per migliorare la protezione”.

Perché servono vaccini aggiornati e il ruolo delle varianti

Nonostante l’emergenza sanitaria internazionale sia terminata, anche secondo la stessa Oms, resta comunque un’elevata sieroprevalenza nella popolazione, in tutto il mondo, anche dopo i casi di vaccinazione e infezione. In sostanza si registrano molti contagi anche tra chi è vaccinato o ha già avuto il Covid. “I profili immunologici contro il Sars-CoV-2 sono altamente eterogenei”, spiegano gli esperti.

A influire è anche la circolazione di alcune varianti. Da maggio 2023 quelle predominanti riguardano i lignaggi discendenti da XBB.1, ovvero Kraken, Arturo e Bythos. Inoltre i lignaggi discendenti da XBB sono molto immunoelusivi, soprattutto nel caso di Kraken che risulta essere tra le varianti “con la maggiore entità di evasione immunitaria dagli anticorpi neutralizzanti” evidenziata finora.

I nuovi vaccini contro il Covid

Come potranno essere i nuovi vaccini contro il Covid? Un suggerimento arriva da uno studio della Central Clinical School (Monash University di Melbourne) pubblicato sulla rivista Immunity. Ciò che emerge è che la durata dei vaccini dipende dalla loro capacità di stimolare la produzione di uno specifico sottotipo di cellula immunitaria, identificando dei marcatori di superficie che indicano la longevità degli anticorpi.

A guidare il team di ricerca sono stati David Tarlinton e Marcus Robinson, i quali sottolineano come lo studio abbia scoperto che le cellule con determinati marcatori hanno una probabilità più elevata di resistere più a lungo. Quindi per ottenere dei vaccini che offrono una protezione più duratura “dobbiamo concentrarci su questi bersagli”. Inoltre la ricerca ha fatto emergere che il numero maggiore di queste cellule a lunga durata si trova soprattutto nei tessuti come il midollo osseo.

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