Covid, la previsione dell’Ecdc: in aumento contagi e morti, quali soluzioni?

Giorgia Bonamoneta

18/07/2022

I contagi e i decessi sono in aumento dopo settimane di stallo in tutta Europa. Ecco cosa prevede l’Ecdc per la prossima stagione e quali sono le soluzioni.

Covid, la previsione dell’Ecdc: in aumento contagi e morti, quali soluzioni?

Sul sito dell’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, si può leggere un documento congiunto pubblicato insieme all’Agenzia europea per i medicinali (Ema). La previsione dell’Ecdc sulla salute pubblica e le strategie di vaccinazioni rivela che il numero di casi e il tasso di mortalità è destinato ad aumentare.

A fronte di queste considerazioni preliminari il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha avvertito e messo in guardia i Paesi europei sull’urgenza di rinforzare i sistemi di sorveglianza e monitoraggio della diffusione del virus e di tutte le sue varianti e sottovarianti più contagiose.

Nella nota dell’Agenzia europea si ricorda che l’obiettivo delle campagne di vaccinazione è quello di ridurre i ricoveri, le malattie gravi e i decessi dovuti al Covid-19, oltre a quello di proteggere i sistemi sanitari per garantire il libero accesso a tutte le persone che hanno altre malattie e patologie da guarire a quella dovuta all’infezione da coronavirus.

La Commissaria per la salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, a commentato l’aumento delle infezioni in tutta Europa e al maggior numero di ricoveri ospedalieri ricordando che “la vaccinazione rimane la nostra protezione perspicaci contro l’ospedalizzazione, le malattie gravi e la morte”. Nel commento di Kyriakides si legge anche una nota di urgenza rispetto a chi non ha assunto tutte le dosi raccomandate, soprattutto per le persone over 60 e coloro che sono considerate categorie fragili e vulnerabili.

Ecdc avverte: casi e decessi da Covid-19 in aumento

Il Centro europeo per la prevenzione il controllo delle malattie ha pubblicato un testo con le strategie e le considerazioni in merito all’evoluzione del Covid-19. In questo testo sull’ondata estiva e sul secondo richiamo per le categorie considerate fragili, l’Agenzia europea ha comunicato che non ci sono prove di una maggiore gravità della malattia causata dalle sottovarianti emerse in quest’estate rispetto alla variante Omicron antecedente, ma l’aumento della trasmissione tra i gruppi di età più avanzata sta iniziando a provocare un maggior numero di ricoveri e malattia grave.

I tassi di mortalità sono rimasti stabili nelle ultime 5 settimane in tutta Europa, ma i modelli epidemiologici indicano che sia i tassi di positività che quelli di mortalità sono destinati ad aumentare. Nel testo preliminare sulla salute pubblica per le strategie di vaccinazione COVID-19, previsto per la seconda metà del 2022, viene segnalato un aumento dall’inizio dell’ondata estiva dei casi e della mortalità in 23 dei 27 Paesi membri dell’Unione europea.

Inoltre al 3 luglio 2022, sulla base dei dati del sistema di sorveglianza europeo, le varianti Omicron BA.4 o BA.5 sono risultate le varianti dominanti, con una percentuale superiore al 50% in 18 paesi dell’Unione europea. Alla fine di luglio la previsione dell’Ecdc è che oltre il 95% dei casi di Covid-19 saranno dovuti all’infezione di queste due varianti di Omicron.

Preoccupante è soprattutto la crescente trasmissione del virus tra i gruppi di età più avanzata, dove le infezioni si traducono in un aumento dei tassi di ospedalizzazione per via di una presenza di malattia grave. Sono 12 i Paesi che hanno segnalato questa tendenza all’aumento di ricoveri rispetto alle settimane precedenti.

Aumento dei casi e del tasso di mortalità: quali soluzioni propone l’Ecdc

C’è una sola protezione contro l’ospedalizzazione, la presenza di malattia grave e la morte ed è la vaccinazione. Secondo Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, vi è la necessità di assumere urgentemente le dosi necessarie, compresi i richiami per le persone over 60 e le categorie fragili e vulnerabili.

L’unica soluzione, oltre alla vaccinazione, per diminuire la corsa alla positività e all’ospedalizzazione dei Paesi europei è il monitoraggio. Non soltanto il monitoraggio attraverso i tamponi, ma anche il monitoraggio attraverso il vaccino e la loro efficacia nel tempo. Solo in questo modo si possono segnalare i cali nella protezione e si può comprendere se serva o meno utilizzare una dose di richiamo aggiuntiva su base locale e per età.

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