Covid, scoperta una nuova variante nei visoni: “Difficile rintracciarla, può dar vita a nuovi focolai”

Stefano Rizzuti

24 Aprile 2023 - 17:46

In Polonia è stata identificata negli allevamenti di visoni una nuova variante del Covid-19: a preoccupare è il fatto che è difficile da individuare e può dar vita a nuovi focolai.

Covid, scoperta una nuova variante nei visoni: “Difficile rintracciarla, può dar vita a nuovi focolai”

La pandemia di Covid è ormai considerata alle spalle. I contagi non si sono esauriti, ma ormai quasi nessun Paese li considera più come un’emergenza. Eppure l’identificazione di nuove varianti continua a preoccupare. L’ultimo caso arriva dalla Polonia, dove è stata riscontrata la presenza di una nuova variante in tre allevamenti di visoni.

L’identificazione è avvenuta in due diverse occasioni: la prima a novembre del 2022 e la seconda nel gennaio del 2023. La scoperta è stata raccontata in un articolo su Eurosurveillance (rivista dell’Ecdc europeo) e si sottolinea come quello identificato sia un “lignaggio criptico” del virus di Covid-19.

Secondo quanto riportato nello studio che ha osservato l’esistenza di questa nuova variante - effettuato dall’istituto nazionale di ricerche veterinarie di Pulawy - la sua circolazione prolungata e finora non rilevata in un serbatoio animale potrebbe renderla nuova rispetto a quelle conosciute finora. Se questo, da un lato, può preoccupare, dall’altro va sottolineato che finora non sono stati individuati casi nell’uomo del nuovo lignaggio.

La singolarità della variante individuata nei visoni

La variante che ha colpito l’uomo ritenuta più vicina a quella scoperta ora nei visoni è la B.1.1.307: le ultime sequenze di questa variante sono state segnalate in Europa tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, quando la pandemia aveva tutt’altro aspetto rispetto a oggi.

Il virus identificato nei visoni, però, presenta differenze rispetto alla B.1.1.307 in 40 nucleotidi: questo suggerisce agli esperti che ci si potrebbe trovare di fronte a un’evoluzione “virale indipendente” che potrebbe dar vita a una nuova “fonte per futuri focolai con nuovi ceppi”.

La nuova variante Covid trovata nei visoni in Polonia

La circolazione di questa variante nei visoni, così simile a quella che si registrava in Europa ormai due anni fa, lascia pensare che il virus abbia circolato a lungo tra gli animali, riadattandosi fino alla forma individuata oggi. Il virus è stato scoperto in tre allevamenti situati a pochi chilometri di distanza l’uno dall’altro. Nessun lavoratore degli allevamenti è risultato essere positivo.

Perché la variante è pericolosa

A preoccupare maggiormente è il fatto che ci si trova di fronte a un virus che non è facilmente riscontrabile. Infatti tutti gli animali risultati positivi non presentavano alcun sintomo e non lasciavano pensare in alcun modo di essere stati infettati dal virus. Il rischio, quindi, è che il virus continui a evolversi di nascosto, senza alcun segnale, facendo nascere nuovi focolai derivanti da nuovi ceppi.

Come arginare la nuova variante in Polonia

I ricercatori che hanno scritto l’articolo dopo aver studiato la nuova variante forniscono anche dei suggerimenti alle autorità sanitarie per circoscrivere la diffusione del Covid legato a questo lignaggio. A loro giudizio il sistema di sorveglianza nella regione dovrebbe essere rafforzato “testando più frequentemente visoni e uomini in questi allevamenti”. Non solo, perché si chiede di testare anche animali selvatici come i visoni stessi e come i gatti, le faine, le puzzole o le volpi.

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