Dax verso i 14000 prima di Natale?

David Pascucci

6 Dicembre 2022 - 14:53

L’azionario europeo conferma i test delle resistenze e a questo punto è possibile pensare a un ritracciamento.

Dax verso i 14000 prima di Natale?

I mercati azionari stanno confermando i test delle resistenze e, dopo aver bucato per l’ennesima volta i massimi di breve periodo all’interno di fasce di prezzo interessate dalle aree di resistenza di quest’anno, possiamo ipotizzare l’inizio di un movimento correttivo ribassista di breve dell’ordine di qualche punto percentuale.

Oggi ci concentreremo sul Dax, l’indice azionario tedesco che proprio nelle ultime ore sta confermando questa ipotesi grazie alla formazione di una forte resistenza su base giornaliera a ridosso di area 14500-14600, importantissima nel lungo e nel breve periodo. In questo contesto vediamo anche delle importanti reazioni per quanto riguarda il mercato valutario, che si appresta a confermare le aree di resistenza e iniziare un ritracciamento interessante per le prossime giornate. Al momento non vediamo l’inizio del movimento, bensì la sua formazione come un movimento ribassista promettente che potrebbe realizzarsi nel corso delle prossime ore.

Il mercato azionario europeo al test dei massimi

I mercati stanno ovviamente attendendo il prossimo evento market mover, ovvero l’aumento dei tassi da parte della Fed.

Tale evento è considerato scontato dal mercato già da parecchio, visto che dall’ultimo rialzo dei tassi di interesse, inquadrando la situazione rispetto all’inflazione, la maggior parte degli operatori intervistati dal Cme ha confermato l’ipotesi di un rialzo di mezzo punto percentuale, portando così i tassi di riferimento tra il 4,25-4,5%.

Al momento sono diverse settimane che vediamo dei rialzi vigorosi sull’azionario e sul valutario proprio contro il dollaro, pertanto siamo giunti a una fase dove vedere un ritracciamento fisiologico dell’ordine del 5-7% è un’eventualità quasi del tutto dovuta dal mercato stesso.

Nelle recenti settimane si sono verificati dei rialzi a doppia cifra su tutti i mercati e sono stati raggiunti dei massimi importantissimi, considerando le dinamiche di lungo periodo. Per quanto riguarda il Ftse Mib e il Dax siamo sui massimi tra marzo e giugno 2022, che hanno dato vita a un trend ribassista fortissimo che ha portato alla formazione dei minimi assoluti su base annuale.

Ipotizzare quindi un ribasso è assolutamente lecito e razionale, inoltre possiamo notare come su base tecnica la situazione è improntata al ribasso, contro ogni possibilità di vedere un rally di Natale, tanto sperato dalla maggior parte degli operatori. Questi ultimie ora confidano in ulteriori accelerazioni al rialzo, dopo aver già visto rendimenti a ridosso del 20% dai minimi annuali.

La situazione tecnica del Dax

In allegato vediamo un grafico del Dax a timeframe giornaliero dove ogni candela rappresenta una giornata di negoziazione.

Dax timeframe giornaliero Dax timeframe giornaliero L'area rossa come area di resistenza tra 14700-14350 e il movimento attuale pronto ad andare verso il livello giallo inferiore sotto i 14000

Come possiamo notare, ci troviamo a ridosso dell’area rossa, che rappresenta i massimi relativi a marzo e giugno di quest’anno, che formano una forte resistenza. In questa zona ci stiamo gravitando da ben 17 giornate di negoziazione, in pratica dal 14 novembre. Ormai è quasi passato un mese di negoziazione, considerando il timeframe giornaliero, eppure non c’è ancora un forte segnale al ribasso.

La situazione è in totale congestione con massimi a ridosso dei 14500-14600 venduti e i minimi in area 14350 quasi sempre comprati. La rottura di questi minimi e un’eventuale chiusura al di sotto di essi su base giornaliera, potrebbe dare il via a un movimento ribassista che potrebbe spingere il Dax a compiere un ritracciamento dell’ordine del 5-7% percento dai livelli massimi, pertanto potremmo ipotizzare un ribasso fino ai 14000 per andare anche oltre verso i 13900 punti entro fine anno.

Questo si configura comunque come un movimento di ritracciamento sul trend long di breve attuale, un trend che potrebbe proseguire per il primo trimestre del 2023 prima di vedere un ipotetico ulteriore allungo ribassista, fino alla formazione di nuovi minimi, il tutto in linea con una congiuntura macroeconomica assolutamente sfavorevole ai mercati di rischio.

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