Le novità fiscali del decreto Sostegno, tra bonus, rottamazione e saldo e stralcio

Rosaria Imparato

04/03/2021

Il decreto Sostegno (ex Ristori 5) dovrebbe arrivare a breve. Tante le novità fiscali attese, tra i contributi a fondo perduto per le partite IVA e una nuova sospensione della Riscossione. Vediamo quali sono le ultime anticipazioni tra bonus e pace fiscale.

Le novità fiscali del decreto Sostegno, tra bonus, rottamazione e saldo e stralcio

Il Fisco avrà un ruolo da protagonista nel decreto Sostegno. Il provvedimento, che cambia il nome al Ristori 5 ma ne lascia l’impianto normativo, è atteso a breve.

Nel decreto Sostegno ci sarà spazio per cambiare l’approccio ai contributi a fondo perduto, col superamento del sistema dei codici ATECO e della suddivisione degli aiuti in base al colore delle zone, ma anche il rinvio del pagamento delle rate della pace fiscale.

In totale sono quasi 3 milioni (2,7 per la precisione) le partite IVA che attendono i ristori: vediamo quali sono, secondo le ultime anticipazioni, le nuove regole e i requisiti per avere accesso agli aiuti.

Le novità fiscali del decreto Sostegno: i contributi a fondo perduto

Le novità fiscali sono protagoniste all’interno del testo del decreto Sostegno, in particolar modo per le partite IVA.

Per quanto riguarda i contributi a fondo perduto (in totale, finora, sono stati erogati 10 miliardi dall’Agenzia delle Entrate) sono varie e importanti le novità allo studio. Come anticipato, il decreto Sostegno riprende l’impianto normativo del decreto Ristori 5. Per il fondo perduto le novità sono:

  • il superamento del criterio dei beneficiari in base al codice ATECO;
  • il calo di fatturato preso in considerazione non è più di un solo mese (aprile 2019/aprile 2020) ma annuale;
  • autocertificazione da presentare alle Entrate che documenti il calo di fatturato.

Il tetto degli aiuti è a 150.000 euro come somma massima per le partite IVA fino a 5 milioni di euro di ricavi. Si dovrebbe avere accesso al fondo perduto con una riduzione del fatturato del 33%.

Le fasce di indennizzo dovrebbero essere strutturate come segue:

  • del 30% per imprese e professionisti con un fatturato di 100.000 euro annuo;
  • del 25% da 101 a 400.000 euro l’anno;
  • del 20% da 401.000 a 1 milione;
  • del 15% da 1 a 5 milioni.

Per le start up l’indennizzo è ancora da valutare. L’erogazione dovrebbe arrivare entro il 30 aprile -la piattaforma Sogei, secondo le anticipazioni di ItaliaOggi, è in preparazione- ed entro 10 giorni dalla richiesta.

Decreto Sostegno in arrivo: le novità fiscali per la Riscossione

Ma le novità fiscali non sono finite qui: con il decreto Sostegno si lavora anche per un altro stop alla Riscossione.

In particolare, si lavora per:

  • il blocco dell’invio di nuove cartelle esattoriali fino al 30 aprile;
  • lo stop del pagamento delle rate della pace fiscale, scadute il 1° marzo scorso ma prorogate in extremis con il comunicato stampa MEF del 28 febbraio;
  • lo stralcio delle cartelle al di sotto di 5.000 euro e dal 2000 al 2015.

Il Ministero dell’Economia starebbe lavorando a un allineamento delle scadenze al 30 aprile, data in cui per ora è prevista la fine dello stato di emergenza. Un rinvio di due mesi in teoria esteso anche ai pignoramenti sui conti correnti.

I 50 milioni di atti e cartelle sospesi finora -l’ultimo provvedimento che se ne è occupato è stato il decreto n. 7/2021, confluito nel decreto Milleproroghe- non sono stati sospesi, e infatti dal 1° marzo è ripresa l’attività di notifica della AdeR.

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