Detrazioni fiscali lavoro autonomo 2024: come fare il calcolo per le partite Iva

Patrizia Del Pidio

17 Gennaio 2024 - 12:59

Anche ai lavoratori autonomi sono riconosciute detrazioni fiscale, vediamo come procedere nel calcolo 2024 per chi è titolare di partita Iva.

Detrazioni fiscali lavoro autonomo 2024: come fare il calcolo per le partite Iva

Detrazioni fiscali per il lavoro autonomo: come funzionano le detrazioni Irpef in caso di titolari di Partita Iva? Con l’accorpamento del primo e secondo scaglione di reddito nella nuova Irpef 2024, ci sono novità che riguardano anche delle novità nel calcolo di queste detrazioni per i lavoratori autonomi e i professionisti? Il passaggio da quattro a tre aliquote e scaglioni non ha portato nessuna novità in questo ambito. Per i lavoratori autonomi le detrazioni massime riconosciuta per redditi da lavoro autonomo restano fissate a 1.265 euro fino a 5.500 euro. Per chi ha redditi di importo superiore si applicano invece specifiche regole di calcolo.

Detrazioni IRPEF: soggetti interessati

Per lavoratori autonomi si intendono i professionisti con e senza cassa, i titolari di impresa individuale, i titolari di partita IVA e i soggetti che svolgono un lavoro autonomo, sia che esso abbia carattere continuativo sia che esso si svolga attraverso prestazioni occasionali.

Non vengono considerati come lavoratori autonomi i titolari di contratti di collaborazioni coordinate e continuative, a progetto e i prestatori di lavoro occasionale di tipo accessorio. Le detrazioni per redditi da lavoro autonomo sono disciplinate dall’art. 13 del Testo Unico sulle Imposte sui Redditi (TUIR) e, come già spiegato sopra, consentono al contribuente di ridurre l’Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) dovuta.

L’articolo 13 del TUIR prevede quindi quanto segue:

5. Se alla formazione del reddito complessivo concorrono uno o più redditi di cui agli articoli 50, comma 1, lettere e), f), g), h) e i), ad esclusione di quelli derivanti dagli assegni periodici indicati nell’articolo 10, comma 1, lettera c), fra gli oneri deducibili, 53, 66 e 67, comma 1, lettere i) e l), spetta una detrazione dall’imposta lorda, non cumulabile con quelle previste ai commi 1, 2, 3 e 4 del presente articolo, pari a:
a) 1.265 euro, se il reddito complessivo non supera 5.500 euro;
b) 500 euro, aumentata del prodotto fra 765 euro e l’importo corrispondente al rapporto fra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 22.500 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 5.500 euro ma non a 28.000 euro;
b-bis) 500 euro, se il reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non a 50.000 euro. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 50.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 22.000 euro.

Detrazioni fiscali lavoro autonomo 2024: le novità della riforma fiscale

Il punto di partenza per il calcolo delle detrazioni per il lavoro autonomo è la nuova Irpef, che dal 1° gennaio 2024 si basa su tre aliquote e altrettante aliquote. La nuova imposta sul reddito delle persone fisiche si basa sulla tabella che segue:

SCAGLIONI IRPEF 2024 REDDITOALIQUOTE IRPEF 2023
1° scaglione fino a 28mila euro 23%
2° scaglione da 28 a 50mila euro 35%
3° scaglione oltre i 50mila euro 43%

Con la riforma fiscale, aliquota del 25% è stata cancellata, e si è intervenuto sulle prime due accorpandole sotto una unica, al 23%.

Detrazioni fiscali lavoro autonomo 2024: come fare il calcolo per le partite Iva

Cosa cambia per le partite Iva? I lavoratori autonomi non cambia nulla e il calcolo resta lo stesso che era previsto lo scorso anno che comporta di seguire lo schema riproposto di seguito per effettuare il calcolo delle detrazioni spettanti:

REDDITI (EURO) IMPORTO DELLA DETRAZIONE (EURO)
fino a 5.500 1.265
oltre 5.500 fino a 28.000 500+(1.265-500)*
(28.000-reddito)/(28.000-5.500)
da 28.000 a 50.000 500*[50.000-reddito)/(50.000-28.000)
oltre 50.000 0

Inoltre, è prevista una ulteriore detrazione di 50 euro per i lavoratori autonomi che hanno redditi annui compresi tra 11.000 e 17.000 euro.

Tipologia delle detrazioni fiscali IRPEF è per autonomi

Come la stessa IRPEF che è un’imposta di carattere progressivo (aumenta all’aumentare del reddito) anche nel caso delle detrazioni fiscali IRPEF sui redditi da lavoro autonomo ci troviamo di fronte a una progressività (stavolta inversamente proporzionale) dal momento che la normativa prevede una detrazione pari a 1.265 euro per i redditi fino a 5.500 euro che, poi, si riduce, spettando in quantità inferiore fino a un reddito massimo di 50.000 euro. In ogni caso, l’importo delle detrazioni spettanti dipende sempre dal reddito effettivamente prodotto dal contribuente.

Per quanto riguarda i lavoratori autonomi occorre anche ricordare che, almeno nei regimi fiscali più diffusi (come la Partita Iva nel vecchio regime dei minimi o nel nuovo regime forfettario) l’imposta da pagare viene calcolata sul reddito effettivo prodotto e dato dalla differenza tra ricavi e costi, in base a quanto effettivamente dichiarato nel modello Unico PF. In sede di presentazione di questo stesso modello, occorrerà anche tener conto delle ritenute d’acconto che sono state versate sulle fatture emesse (in questo caso ci si riferisce sia ai contribuenti che svolgono collaborazioni occasionali sia ai titolari di Partita IVA in regime ordinario).

Detrazioni fiscali IRPEF autonomi 2024: i redditi per i quali è prevista la detrazione

Per comprendere meglio quali sono i redditi per i quali spettano le detrazioni previste per il lavoro autonomo occorre fare riferimento al comma 1 dell’art. 53 del TUIR nel quale vengono espressamente definiti i redditi da lavoro autonomo come

quelli che derivano dall’esercizio di arti e professioni. Per esercizio di arti e professioni si intende l’esercizio per professione abituale, ancorché non esclusiva, di attività di lavoro autonomo diverse da quelle considerate nel capo VI, compreso l’esercizio in forma associata di cui alla lettera c) del comma 3 dell’articolo 5

A tali redditi occorre anche aggiungere quelli indicati nel comma 2 dell’art. 53 del TUIR, tra i quali:

  • i redditi assimilati a quelli di lavoro autonomo;
  • le partecipazioni agli utili;
  • i redditi da prestazioni sportive oggetto di contratto di lavoro autonomo

Detrazioni fiscali IRPEF: importi ed esempio di calcolo

Per quanto riguarda gli specifici importi delle detrazioni occorre fare riferimento al comma 5 dell’art. 13 del TUIR in cui si afferma anche che le la detrazione dall’imposta lorda, non è cumulabile con quelle previste dagli altri commi dello stesso articolo. Per quanto riguarda gli importi della detrazione sui redditi da lavoro autonomo occorre tener presenti le seguenti soglie:

  • detrazione di 1.265 euro, se il reddito complessivo non supera 5.500 euro;
  • detrazione di 1.265 euro, se il reddito complessivo è superiore a 5.500 euro ma non a 50.000 euro. In questo caso la detrazione va calcolata secondo precisi calcoli ovvero:
  • per redditi fino a 28.000 euro 500 + 765 x
    28.000-reddito)/(22.500

    ;

  • per redditi superiori a 28.000 euro ma entro i 50.000 euro 500 x
    50.000-reddito)/(22.000

    ;

  • sopra i 50.000 euro nessuna detrazione.

A queste detrazioni va aggiunta, per il lavoratori con reddito tra 11.000 e 17.000, un detrazione aggiuntiva di 50 euro.

È opportuno ricordare, infine, che in sede di compilazione del Modello Unico PF, occorrerà tenere conto anche delle ritenute d’acconto del 20%, già versate sulle fatture emesse. Tali quote vanno a compensare l’IRPEF effettivamente dovuta e potrebbero anche, se superiori all’imposta da pagare, produrre un credito fiscale che darebbe luogo a un rimborso IRPEF.

Per quanto riguarda, infine, i lavoratori autonomi che producono un reddito superiore ai 50.000 euro, occorre ricordare che non spetta alcun tipo di detrazione.

Partite Iva, ci sono novità per il regime forfettario nel 2024?

Dopo i cambiamenti apportati dalla legge di Bilancio 2023 sul regime forfettario, invece,nulla cambia per il 2024 che prevede ancora i seguenti requisiti:

  • la soglia di ricavi e compensi rimane a 85mila euro annui;
  • nel momento in cui si supera il limite degli 85mila euro durante l’anno, si continua ad applicare la flat tax fino a un massimo di 100mila euro;
  • superata la soglia dei 100mila euro, quindi, la fuoriuscita dal regime forfettario è immediata.

Ricordiamo anche che sono cambiati gli adempimenti: l’obbligo per le partite Iva forfettarie di emettere fattura elettronica è scattato dal 1° gennaio 2024 per tutti, indipendentemente dai ricavi.

Lavoro autonomo e bonus Renzi: quali novità nel 2024?

La legge di bilancio 2024 non ha portato cambiamenti nel trattamento integrativo di 100 euro in busta paga che rimane in forma piena fino a 15mila euro. Dai 15 ai 28mila euro viene percepito a condizione che la somma delle detrazioni per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023 sia di ammontare superiore all’imposta lorda.

In tal caso, il bonus non può superare i 1.200 euro e viene corrisposto calcolando la differenza tra la somma delle detrazioni e l’imposta lorda.

Ricordiamo che il requisito indispensabile per avere diritto al bonus Irpef è quello di avere un reddito da lavoro dipendente o assimilati. Va da sé, quindi, che i titolari di partita Iva con redditi derivanti solo da lavoro autonomo non hanno comunque diritto ai 100 euro di bonus.

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