Cosa ha detto Draghi al Senato: «Siete pronti a ricostruire il patto di fiducia?» Niente applausi da Lega e M5S

Rosaria Imparato

20/07/2022

Il discorso di Draghi al Senato: sembra che non voglia procedere con le dimissioni, ma ha chiesto ampio sostegno ai partiti. L’unico modo è ricostruire il patto di fiducia.

Cosa ha detto Draghi al Senato: «Siete pronti a ricostruire il patto di fiducia?» Niente applausi da Lega e M5S

Mercoledì 20 luglio alla fine è arrivato: la giornata decisiva in cui si decidono le sorti di questo Governo. L’esito non è scontato, anche perché si inizia dal Senato, dove gli equilibri politici cambiano: Conte ha maggiore sostegno rispetto che alla Camera. Non è mai stata, però, una questione di numeri. Quelli c’erano già la settimana scorsa, quando Draghi ha presentato le dimissioni al Quirinale. Le dimissioni, ha detto Draghi nel suo discorso, sono state una scelta sofferta, ma dovuta: non è stato eletto, e serve un appoggio politico esteso.

Quindi, non è questione di numeri, ma di sostegno politico. Draghi non ha intenzione di governare senza un appoggio trasversale, col rischio di rimanere impantanato al prossimo ostacolo per altre ritorsioni. Di più: Draghi non vuole avere nemmeno il dubbio che questa situazione si verifichi di nuovo.

In questi cinque giorni trascorsi dalle dimissioni, rispedite al mittente da Mattarella, Draghi ha comunque portato avanti gli impegni con l’estero. È stato in Algeria per concludere le trattative sul gas lunedì 18 luglio, e c’è stata una telefonata con Zelensky, nel tentativo di preservare gli equilibri internazionali.

Nel frattempo, come una spada di Damocle, pendono sul collo degli italiani la gestione della pandemia, l’inflazione, il costo della vita che aumenta, gli stipendi che rimangono gli stessi, le riforme da fare per avere i fondi del Pnrr.

Il discorso di Mario Draghi al Senato: bisogna ricostruire il patto di fiducia

La seduta al Senato è iniziata alle 9.32. Dal suo discorso, sembra probabile che Draghi non abbia intenzione di confermare le sue dimissioni, ma il messaggio è chiaro: bisogna ricostruire il patto di fiducia che c’era all’inizio, quando Mattarella lo ha convocato per creare un governo di «alto profilo». Tutti i maggiori partiti tranne uno lo hanno appoggiato, e come sottolinea Draghi, è fondamentale per un presidente del Consiglio che non si è presentato agli elettori avere un sostegno il più ampio possibile.

Solo un sostegno di questo tipo ha potuto garantire, continua Draghi, interventi rapidi ed efficaci per il bene di tutti i cittadini.

Nel suo discorso Draghi ha ripercorso gli obiettivi finora raggiunti, da quelli del Pnrr alla campagna vaccinale, fino alla riconquistata credibilità all’estero. “L’Italia è forte quando sa essere unita”. Purtroppo, col passare dei mesi i partiti hanno mostrato un progressivo sfarinamento della maggioranza.

Cosa ha detto Draghi al Senato: l’appello ai partiti

Il voto di giovedì scorso, ha detto Draghi, ha significato la fine di un governo, non votare la fiducia ha un significato chiaro, evidente:

“Non è possibile evitarlo, perché significa non ascoltare il Parlamento, non è possibile contenerlo perché vuol dire che chiunque può ripeterlo, non è possibile minimizzarlo perché viene da mesi di strappi. L’unica strada se vogliamo ancora restare insieme è ricostruire insieme questo patto.”

Draghi ha criticato i partiti per le crisi provocate in questi mesi, in particolare Lega e Movimento 5 Stelle.

Draghi ha concluso il suo discorso rivolgendosi direttamente ai parlamentari con la fatidica domanda: “siete pronti a ricostruire questo patto? Siete pronti a continuare lo sforzo dei primi mesi? Sono qui in questa aula oggi è solo perché gli italiani lo hanno chiesto, la risposta a queste domande non la dovete dare a me, ma la dovete dare a tutti gli italiani.”

Bisogna capire, adesso, cosa faranno i partiti. Lega e M5S non hanno applaudito al discorso. L’Ansa riporta che Conte è riunito con alcuni dei vertici del Movimento, Nel frattempo, in un altro ufficio, è in corso una riunione del gruppo dei senatori del Movimento. Dopo essersi riunito circa un’ora con i vertici del partito, Conte si è appena spostato nell’ufficio dove lo attendevano i senatori.

Gli obiettivi raggiunti finora col Governo Draghi

Nel suo discorso Draghi ha lasciato ampio spazio agli obiettivi raggiunti durante i mesi del suo governo. Tutto ciò che è stato ottenuto, ha sottolineato, è stato possibile grazie all’ampio sostegno dei partiti, che hanno messo da parte le differenze.

“Grazie alle misure di contenimento sanitario, alla campagna di vaccinazione, ai provvedimenti di sostegno economico a famiglie e imprese, siamo riusciti a superare la fase più acuta della pandemia, a dare slancio alla ripresa economica. La spinta agli investimenti e la protezione dei redditi delle famiglie ci ha consentito di uscire più rapidamente di altri Paesi dalla recessione provocata dalla pandemia. Lo scorso anno l’economia è cresciuta del 6,6% e il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo è sceso di 4,5 punti percentuali. La stesura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato a larghissima maggioranza da questo Parlamento, ha avviato un percorso di riforme e investimenti che non ha precedenti nella storia recente. Le riforme della giustizia, della concorrenza, del fisco, degli appalti - oltre alla corposa agenda di semplificazioni – sono un passo in avanti essenziale per modernizzare l’Italia. A oggi, tutti gli obiettivi dei primi due semestri del PNRR sono stati raggiunti. Abbiamo già ricevuto dalla Commissione Europea 45,9 miliardi di euro, a cui si aggiungeranno nelle prossime settimane ulteriori 21 miliardi – per un totale di quasi 67 miliardi.”

Altro punto è quello sulla dipendenza energetica dalla Russia, definita «inaccettabile, conseguenza di decenni di scelte miopi e pericolose»:

“In pochi mesi, abbiamo ridotto le nostre importazioni di gas russo dal 40% a meno del 25% del totale e intendiamo azzerarle entro un anno e mezzo. È un risultato che sembrava impensabile, che dà tranquillità per il futuro all’industria e alle famiglie, rafforza la nostra sicurezza nazionale, la nostra credibilità nel mondo. Abbiamo accelerato, con semplificazioni profonde e massicci investimenti, sul fronte delle energie rinnovabili, per difendere l’ambiente, aumentare la nostra indipendenza energetica. E siamo intervenuti con determinazione per proteggere cittadini e imprese dalle conseguenze della crisi energetica, con particolare attenzione ai più deboli.”

Ci sono poi in corso le riforme della giustizia, della concorrenza, del fisco, degli appalti, oltre alla corposa agenda di semplificazioni. A oggi sono stati raggiunti gli obiettivi dei primi due semestri del Pnrr.

Lasciamo in allegato il discorso integrale di Draghi al Senato.

Comunicazioni al Parlamento del Presidente del Consiglio Mario Draghi Senato della Repubblica – 20 luglio 2022
Clicca qui per scaricare il file del discorso di Mario Draghi al Senato.

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