Dpcm movida forse anticipato a lunedì 12: Governo in allarme

Mario D’Angelo

10/10/2020

Il nuovo Dpcm potrebbe essere anticipato di alcuni giorni dopo l’aumento esponenziale dei contagi. Governo sempre più in allarme

Dpcm movida forse anticipato a lunedì 12: Governo in allarme

Il nuovo Dpcm che opererà una stretta sulla movida potrebbe entrare in vigore già lunedì prossimo, e non il 15 ottobre. La decisione, secondo quanto si apprende in seguito al vertice di Governo tenuto nella serata di sabato 10, fa seguito all’aumento di contagi registrati negli ultimi giorni, definito «esponenziale».

In aggiunta domani ci sarà una riunione urgente fra il Comitato tecnico scientifico e il ministro della Salute Roberto Speranza.

Nuovo Dpcm forse anticipato a lunedì

Governo sempre più allarmato dalla nuova ondata di coronavirus in Italia. Nell’arco di pochi giorni, i casi sono cresciuti da poco più di duemila agli oltre 5.700 di oggi.

E proprio mentre a Roma manifestano i negazionisti, l’esecutivo discute se anticipare il nuovo Dpcm, che doveva essere presentato verso la fine della settimana prossima, alla serata di lunedì 12.

Al vertice di Palazzo Chigi hanno partecipato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e i capi delegazione dei partiti della maggioranza.

Nel corso della riunione, durata tre ore, è emersa grande preoccupazione per l’andamento dell’epidemia, da cui potrebbe quindi derivare la decisione di anticipare al più presto l’intervento su locali, vita notturna e feste private.

Speranza incontra d’urgenza domani il Cts

Il Dpcm, che dovrà comunque essere varato entro il 15 ottobre, attuerà una nuova stretta sulla movida con divieto di assembramenti davanti ai locali pubblici e restrizioni per feste, nozze, funerali e battesimi. Non si esclude il coprifuoco a partire dalle ore 24.

Potrebbe essere inoltre vietato lo sport da contatto amatoriale, come il calcetto.

Prevista inoltre una raccomandazione alle imprese per incentivare lo smart working e la possibile riduzione della capienza dei mezzi pubblici consentita.

Per decidere cosa andrà chiuso sarà determinante il parere del Comitato tecnico scientifico, che si incontrerà d’urgenza domani con Speranza. “Il mio obiettivo - ha detto il ministro - è evitare l’adozione di misure di contenimento dell’epidemia più drastiche che ovviamente hanno un costo sociale ed economico, che vanno ad impattare sulla vita delle persone”.

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