Emergenza COVID-19: “Governo ha sbagliato, cittadini potrebbero fargli causa” (M. Mori)

Anna Maria Ciardullo

13/05/2020

Durante l’emergenza COVID-19 il Governo ha sbagliato e cittadini potrebbero fargli causa, secondo Marco Mori, che ha analizzato le scelte dell’esecutivo in tema di coronavirus.

Emergenza COVID-19: “Governo ha sbagliato, cittadini potrebbero fargli causa” (M. Mori)

L’avvio della Fase 2 ha innescato anche una serie di lamentele da parte delle Regioni, che hanno ritenuto troppo rigidi i parametri imposti dal Governo per la riapertura scaglionata delle attività commerciali.

Emblematico è il caso della Calabria, dove la governatrice Jole Santelli ha emanato un’ordinanza di riapertura anticipata, subito contestata dal Tar. Eppure, la situazione dei contagi in tutta la regione è sotto controllo.

Nell’ultima puntata di Memento Mori, on air sul canale YouTube di Money.it, abbiamo chiesto a Marco Mori di esaminare questa particolare situazione, innescata in Italia dall’emergenza coronavirus.

“I cittadini potrebbero fare causa al Governo” secondo Marco Mori

Secondo Marco Mori, il Governo sarebbe obbligato a essere cauto dal punto di vista politico, poiché il rischio che i provvedimenti finora presi da quest’ultimo vengano messi in dubbio dai più è sempre più concreto.

Nella sua opinione, se si riaprisse subito tutto con le dovute cautele, e questo non avesse alcun effetto negativo sulla curva dei contagi, sarebbero in molti a ritenere sbagliate le azioni del Governo.

Il rischio di azioni di responsabilità anche in ambito civile diverrebbe dunque molto alto secondo l’avvocato, soprattutto da parte degli esercenti obbligati a chiudere, che potrebbero intentare una pioggia di cause contro lo Stato.

Gli errori dall’alto

Le suddette azioni legali imporrebbero un’accurata analisi della legittimità dei vari provvedimenti dell’esecutivo, sia dal punto di vista sanitario e scientifico, sia dal punto di vista giuridico.

Questo andrebbe contro gli interessi del Governo, che secondo Mori sarebbe in torto, avendo agito finora in riserva di legge, cedendo sovranità monetaria e a colpi di meri atti amministrativi, i famosi DPCM.

“La situazione è molto tesa, poiché il Governo ha sbagliato in più fasi. Ha commesso errori all’inizio, sottovalutando la gravità della situazione già dalle avvisaglie in Cina; ha sbagliato a mantenere una chiusura drastica anche quando si è capito che il virus si può tenere sotto controllo, sbaglia ora a non riaprire tutto solo per non contraddirsi da solo, mettendo a nudo tutte le incongruenze del caso”

ha spiegato Mori.

“Il coronavirus è sotto controllo”

Mori, nella sua analisi, fa anche notare che in Lombardia il tasso di mortalità così alto è legato soprattutto al fatto che oltre il 40% dei decessi sia da ricondurre alle RSA.

Proprio dove il Governo stesso ha deciso di mettere i malati di coronavirus, accanto a persone molto anziane e fragili, nella maggior parte dei casi già ammalate, provocando una strage.

Quindi, egli ritiene che la situazione al Nord non valga come giustificazione delle scelte fatte dall’alto. Nondimeno, Mori sostiene che i numeri generali siano comunque gonfiati dal fatto che non sia stata fatta alcuna distinzione tra morti per COVID e morti con COVID. Il suo parere è che il coronavirus richieda solo una particolare tutela dei soggetti più deboli, come una qualsiasi influenza.

“Se riportassimo i numeri nella realtà, come tra l’altro ha fatto lo stesso Istituto superiore della Sanità, si potrebbero evidenziare palesemente le scelte ridicole fatte dal governo, che ora sta procrastinando la ripresa solo per auto-assolversi degli errori commessi”

ha concluso Marco Mori.

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