Facebook, WhatsApp e Instagram integrati? UE convoca con urgenza Zuckerberg

Mario D’Angelo

29/01/2019

L’UE nutre «significative preoccupazioni» in merito al piano di Mark Zuckerberg per l’integrazione dei servizi di messaggistica WhatsApp, Facebook e Instagram. E convoca «un briefing urgente»

Facebook, WhatsApp e Instagram integrati? UE convoca con urgenza Zuckerberg

Vuole vederci chiaro l’UE in merito al piano di Facebook per l’integrazione dei servizi di messaggistica Messenger, Instagram e WhatsApp. Il rischio è la violazione della GDPR. Per questa ragione la Data Protection Commission (DPC) ha convocato Facebook Ireland per un briefing “urgente” per ottenere spiegazioni sulla proposta.

Il titolo cede oggi il 2,31% a Wall Street.

Le preoccupazioni UE in merito all’integrazione della messaggistica online

La Commissione afferma che, per quanto capisca che il progetto sia in una fase di sviluppo ancora solo “concettuale”, ritiene necessario “scrutinare da molto vicino i piani di Facebook”. Si enfatizza inoltre il fatto che l’integrazione fra le piattaforme potrà avvenire solo qualora Facebook sarà in grado di muoversi all’interno della normativa GDPR.

“Le precedenti proposte per la condivisione di dati fra le compagnie di Facebook ha fatto sorgere preoccupazioni significative e la DPC irlandese vuole assicurarsi che Facebook stia tenendo presenti tali questioni prima di proseguire nello sviluppo”,

scrive la DPC in un comunicato.

Venerdì scorso il New York Times ha rivelato che il fondatore Mark Zuckerberg è direttamente coinvolto nel progetto per la fusione dei servizi. La notizia ha dato molto scalpore perché coinvolgerebbe, sempre secondo il Times, ben 2,6 miliardi di utenti.

Possibili violazioni della GDPR se integrazione va avanti

La DPC, che ha sede in Irlanda (proprio come Facebook), ritiene che tale operazione potrebbe violare le regole dell’Unione sulla privacy. Nel caso il progetto andasse avanti, si potrebbe applicare un blocco regionale. La General Data Protection Regulation (GDPR) è una legislazione che protegge i dati personali degli utenti impedendone la diffusione senza consenso.

Le riserve della Commissione sono fondate. Già nel dicembre scorso Facebook è stata multata per € 10 milioni dall’Antitrust tedesco per improprie modalità d’utilizzo dei dati degli utenti. E per le violazioni della GDPR non c’è da scherzare: si rischiano multe da 20 milioni di euro o per il 4% del volume d’affari globale.

Le app di Messenger, Instagram e WhatsApp, ricordiamo, rimarrebbero distinte, ma sarebbe reso possibile lo scambio di messaggi fra le diverse applicazioni.

Le violazioni di Facebook

Già prima dell’entrata in vigore della regolamentazione UE, a Marzo 2018, l’Information Commissioner’s Office aveva giudicato illegale un progetto di condivisione di dati fra Facebook e WhatsApp.

Ancora prima il colosso del social networking era stato multato per 110 milioni di euro per aver fornito «informazioni inaccurate» a proposito dell’acquisizione del servizio di messaggistica.

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