La Florida e il blocco agli investimenti provenienti dalla Cina

Domenico Letizia

23/01/2023

La crescita del fenomeno degli investimenti cinesi in Florida, preoccupa enormemente il governatore repubblicano della Florida, Ron DeSantis.

La Florida e il blocco agli investimenti provenienti dalla Cina

Mentre continua a crescere l’attrattività dell’eccellenza italiana sul mercato della Florida, grazie anche al successo della settima edizione del Fitce, il Florida International Trade and Cultural Expo, l’importante evento internazionale a cui hanno partecipato aziende di tutto il mondo e autorevoli esperti del commercio internazionale, le autorità locali stanno rilanciando l’attenzione sul rapporto tra geopolitica, sicurezza internazionale e commercio estero. Il blocco occidentale e i rapporti con l’Europa vengono rafforzati e valorizzati, mentre viene lanciato un vero e proprio allarme a seguito degli ingenti investimenti cinesi nel settore immobiliare in Florida.

Nel corso dell’ultima settimana, il governatore della Florida ha indetto una conferenza stampa per annunciare le sue prossime mosse per fermare gli investimenti economici in Florida di compagnie cinesi.

Il fenomeno degli investimenti cinesi in Florida, preoccupa enormemente il governatore repubblicano che sta meditando un’azione di diplomazia economica per vietare ai gruppi di investitori cinesi di acquistare infrastrutture, campi e proprietà dello Stato.

«Tali investimenti sono causa di rischio economico e per la sicurezza internazionale. Non è nell’interesse della Florida avere il Partito Comunista Cinese proprietario di terreni agricoli vicino alle basi militari», ha ribadito il governatore della Florida e candidato alla presidenza Ron DeSantis.

Gli analisti economici e numerosi rappresentanti istituzionali, come lo stesso governatore della Florida, ricordano alla comunità internazionale che, come investitori occidentali, dobbiamo sempre tenere presente che la Cina non è una democrazia. Pertanto è necessario adottare un approccio diverso rispetto a quello dei mercati occidentali.

Tutti gli investitori occidentali stanno cercando segni di una possibile revisione della politica Zero Covid e sul ruolo dello stato sul corpo dei cittadini, perché le azioni economiche cinesi stanno ponendo limiti non solo all’economia locale, ma anche alle altre economie, limitando la produzione, tanto che in Europa non riceviamo sempre le merci di cui necessitiamo. Inoltre, la tensione tra Stati Uniti e Cina rappresenta un altro grande problema e bisogna fare estrema attenzione alle manovre economiche cinesi in Europa e negli Stati Uniti d’America, a causa del rischio concreto di perdere delle realtà infrastrutturali e logistiche utili alla crescita locale. Per questo tipo di problemi, gli investitori pensano che nessuno abbia idea di come si evolverà la situazione geopolitica globale, ma le azioni provenienti dalla Florida aiutano a comprendere che i rischi sono elevati e meritano di essere attenzionati.

Dal 2018 il premier Xi Jinping resterà in carica a tempo indefinito grazie a una modifica della costituzione.

Ogni tentativo di sviluppo della democrazia viene duramente represso, come testimoniano le proteste di Hong Kong, le problematiche causate a Taiwan o, peggio, il massacro di piazza Tienanmen. Gli investimenti cinesi all’estero devono essere tenuti sotto controllo e gli investitori occidentali in Cina devono comprendere i reali rischi che si riconcorre nel posizionarsi in un Paese dove lo Stato può insindacabilmente prendere decisioni contro il funzionamento del libero mercato, adoperando e compiendo scelte e manovre economiche che possono pregiudicare il buon esito degli investimenti.

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