Fondo per le piccole e medie imprese creative: termini e modalità di presentazione delle domande

Antonella Ciaccia

06/06/2022

Contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati a tasso zero: il Mise mette a disposizione 40 milioni di euro per le imprese operanti nel settore creativo. Al via le domande dal 5 luglio 2022.

Fondo per le piccole e medie imprese creative: termini e modalità di presentazione delle domande

Al via le domande per incentivi alle imprese creative. Con decreto direttoriale 30 maggio 2022, il ministero dello Sviluppo economico disciplina i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazioni a valere sul «Fondo per le piccole e medie imprese creative». Le micro, piccole e medie imprese operanti nel settore, dal 5 luglio 2022 possono presentare domanda per accedere alle agevolazioni.

Con un tetto di spesa di 40 mln di euro, 20 mln l’anno per il 2021/22, le agevolazioni possono essere concesse fino all’80% delle spese ammissibili. Si tratta di un intervento che punta a valorizzare sul territorio nuova imprenditorialità in settori in cui il Made in Italy eccelle per idee e creatività.

Gli incentivi si concretizzano in contributi a fondo perduto, agevolazioni nell’accesso al credito e promozione di strumenti innovativi di finanziamento.

Sono finanziati anche interventi che prevedono la collaborazione delle Pmi creative con le imprese di altri settori produttivi, in particolare quelli tradizionali, nonché con le università e gli enti di ricerca per l’acquisizione di servizi specialistici.

Tra le aziende considerate «creative», quelle che operano nei settori tessile, pelletteria, legno, lavorazione e fabbricazione del ferro e molti altri. Finanziabili anche imprese editrici, portali web, trasmissioni radio e Tv, agenzie pubblicitarie, studi fotografici, di architettura, ingegneria e design.

Il tutto è previsto in attuazione del decreto del 19/2/2022, in cui gli interventi agevolabili sono individuati nei capi II (“Nascita, sviluppo e consolidamento delle Pmi creative”) e III (“Collaborazione tra imprese creative e soggetti operanti in altri settori”).

Vediamo in questa guida di cosa si tratta, le modalità e i termini per la presentazione delle domande di agevolazione e le spese finanziate.

Che cos’è il Fondo per piccole e medie imprese creative

Istituito dall’articolo 1, commi 109 e ss., della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”), il Fondo per piccole e medie imprese creative ha una dotazione di 40 milioni di euro per gli anni 2021 e 2022, al fine di promuovere la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese operanti nel settore creativo, attraverso la concessione di contributi, l’agevolazione nell’accesso al credito e la promozione di strumenti innovativi di finanziamento, nonché altre iniziative per lo sviluppo del settore.

Il Fondo è istituito nello stato di previsione del ministero dello Sviluppo economico, che si avvale, in qualità di Soggetto gestore, dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. (Invitalia).

Gli interventi agevolabili sono individuati nei capi II «Nascita, sviluppo e consolidamento delle Pmi creative» e capo III «Collaborazione tra imprese creative e soggetti operanti in altri settori» del suddetto decreto Mise del 30/5/2022, attuativo del decreto del 19/2/2022.

Decreto direttoriale 30 maggio 2022
Domande di agevolazioni per il «Fondo per le piccole e medie imprese creative»

I soggetti a cui si rivolge il fondo

Il Fondo ambisce a sostenere le imprese di micro, piccola e media dimensione, con sede legale e operativa ubicata in Italia, operanti nel settore creativo, in fase di costituzione oppure già costituite alla data di presentazione della domanda di agevolazione, attraverso la concessione di agevolazioni nell’ambito di una delle tre seguenti linee di azione:

  • programmi di investimento realizzati da singole imprese creative;
  • programmi di investimento realizzati da imprese creative con una prospettiva di collaborazione rispetto ad altre imprese creative o a imprese anche non operanti nel settore creativo;
  • investimenti nel capitale di rischio delle imprese creative, a beneficio esclusivo di quelle che costituiscono start up innovative e Pmi innovative.

Il Fondo si rivolge anche alle imprese di micro, piccola e media dimensione operanti in qualunque settore, fatte salve le esclusioni derivanti dalla normativa in materia di aiuti di Stato applicabile, che intendono acquisire un supporto specialistico nel settore creativo.

L’elenco delle attività ammissibili è riportato in Gazzetta Ufficiale, ai sensi dell’allegato I del decreto 19 novembre 2021

Per le imprese non residenti nel territorio italiano, in quanto prive di sede legale o sede secondaria, o amministrate da una o più persone giuridiche o enti diversi dalle persone fisiche, l’accesso alla piattaforma informatica può avvenire solo previo accreditamento degli stessi soggetti e previa verifica dei poteri di firma in capo al legale rappresentante dell’impresa.

A tale fine, è necessario inviare esclusivamente attraverso posta elettronica certificata (Pec), a partire dalle ore 10.00 del 13 giugno 2022, una specifica richiesta all’indirizzo di posta elettronica indicato con congruo anticipo nell’apposita sezione del sito internet del Soggetto gestore Invitalia.

Presentazione delle domande di agevolazione

Dalle ore 10:00 del 5 luglio 2022 al via le domande per il Fondo PMI creative. Apre lo sportello per l’invio delle istanze per la linea di intervento a sostegno dell’avvio, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese dei settori della cultura e dell’arte, della musica e dell’audiovisivo.

Per poter effettuare l’invio, è necessario collegarsi all’indirizzo che verrà attivato in concomitanza con l’apertura dello sportello. Bisognerà digitare il “codice di predisposizione della domanda” generato dalla piattaforma di compilazione, operativa dal 20 giugno scorso.

L’accesso è consentito dalle 10.00 alle 17.00 nei giorni feriali, fino a esaurimento fondi, pari a complessivamente a 28 milioni di euro. La procedura di invio si concluderà con l’assegnazione del numero di protocollo e l’attestazione di avvenuta presentazione della domanda.

L’iter di valutazione avverrà in 60 giorni se la domanda è stata presentata correttamente. I tempi di valutazione sono sospesi in caso di richiesta di chiarimenti o integrazioni necessari rispetto ai dati e documenti inviati (comunicazione dei motivi ostativi) fino al ricevimento della documentazione integrativa richiesta.

Attenzione: le domande saranno valutate in base all’ordine di presentazione, sulla base della data e dell’orario di invio telematico.

Nascita, sviluppo, consolidamento Pmi creative

Per gli interventi volti alla creazione, allo sviluppo e al consolidamento delle imprese creative (Capo II) del decreto Mise 30/5/2022 le agevolazioni assumono la forma di una combinazione tra contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato.

Sono finanziabili i programmi:

  • che prevedano spese ammissibili, comprese quelle afferenti al capitale circolante di importo non superiore a 500 mila euro;
  • che abbiano una durata non superiore a 24 mesi decorrenti dalla sottoscrizione del provvedimento di concessione delle agevolazioni;
  • che riguardino, per le imprese costituite da non più di 5 anni al momento della presentazione della domanda ovvero per le imprese costituite da più di 5 anni, l’ampliamento o la diversificazione della propria offerta di prodotti e servizi o l’introduzione di innovazioni ed efficientamento del processo produttivo.

In questi casi le agevolazioni sono concesse fino all’80% delle spese ammissibili:

  • sovvenzioni fino al 40%;
  • finanziamento agevolato, a tasso zero e della durata di 10 anni per un importo fino al 40%.

Collaborazione tra Pmi e altri settori

Per quanto riguarda il Capo III del decreto Mise 30/5/2022, sono agevolabili i servizi specialistici:

  • erogati da imprese creative di micro, piccola e media dimensione, ovvero da università o enti di ricerca;
  • oggetto di un contratto sottoscritto dopo la presentazione della domanda di agevolazione;
  • che hanno come oggetto i seguenti ambiti: azioni di sviluppo di marketing e sviluppo del brand; design e design industriale; incremento del valore identitario del company profile; innovazioni tecnologiche nelle aree della conservazione, fruizione e commercializzazione di prodotti di particolare valore artigianale, artistico e creativo.

Sono concessi contributi a fondo perduto fino a copertura del 80% delle spese per l’acquisizione dei servizi specialistici nel settore creativo (massimo 10mila euro).

Spese ammissibili alle agevolazioni

Per quanto attiene agli interventi previsti dal Capo II, costituiscono spese ammissibili alle predette agevolazioni le spese relative a:

  • immobilizzazioni materiali e immateriali, necessarie, coerenti e funzionali all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata;
  • opere murarie (nel limite del 10% del programma complessivamente considerato ammissibile);
  • esigenze di capitale circolante (nel limite del 50% delle spese complessivamente ritenute ammissibili).

Per quanto attiene agli interventi previsti dal Capo III, costituiscono spese ammissibili alle suddette agevolazioni quelle sostenute per l’acquisizione di servizi specialistici erogati da imprese creative di micro, piccola e media dimensione ovvero da università o enti di ricerca, oggetto di un contratto sottoscritto dopo la presentazione della domanda di agevolazione e devono essere inerenti ad azioni di:

  • sviluppo di marketing e sviluppo del brand;
  • design e design industriale;
  • incremento del valore identitario del company profile;
  • innovazioni tecnologiche nelle aree della conservazione, fruizione e commercializzazione di prodotti di particolare valore storico, artistico e culturale.

In aggiunta a tali agevolazioni, il Fondo sostiene attività di analisi, studio, promozione e valorizzazione del sistema imprenditoriale del settore creativo, incluse quelle funzionali alla presentazione delle domande di agevolazioni, alla valutazione dell’impatto degli interventi e all’approfondimento delle dinamiche del settore creativo (Capo V).

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