Girare nudi in casa non è sempre legale: ecco cosa si rischia in alcuni casi

Ilena D’Errico

11 Giugno 2023 - 21:54

Girare nudi in casa non è sempre legale, dipende soprattutto dalla facilità con cui è possibile essere visti dall’esterno. Ecco cosa prevede la legge e cosa si rischia in alcuni casi.

Girare nudi in casa non è sempre legale: ecco cosa si rischia in alcuni casi

Nella propria abitazione è possibile comportarsi in modo libero, ma come tutte le libertà garantite e tutelate dal nostro ordinamento, anche in questo caso è importante tener conto anche dei diritti altrui. La mia libertà finisce dove inizia quella degli altri, disse Martin Luther King, creando un monito sempre attuale. In effetti, questa frase ben riassume i cardini delle leggi italiane, soprattutto in tema di vicinato. Così, girare nudi in casa non è sempre legale, perché si potrebbero in questo modo ledere i diritti di altre persone, in particolar modo dei vicini. Vediamo cosa si rischia in alcuni casi.

Quando girare nudi in casa non è legale

Girando nudi in casa propria è possibile commettere un illecito, ovvero uno degli “atti contrari alla pubblica decenza”. La giurisprudenza identifica nella pubblica decenza quell’insieme di convenzioni e regole etiche che caratterizzano la società. È evidente che in Italia la nudità pubblica non è convenzionalmente accettata, considerando che potrebbe turbare la sensibilità degli altri.

Apparentemente, girare nudi in casa è molto diverso da farlo in strada o in un negozio, ma anche nei limiti della propria abitazione possono presentarsi gli estremi dell’illecito. Ovviamente, l’illecito si configura quando, pur trovandosi in casa, si è esposti alla vista altrui. Di conseguenza, girare nudi in casa è legale fintanto che ci si trovi all’interno, o comunque in posizioni non visibili da fuori.

Nella tutela della pubblica decenza, infatti, non si annoverano soltanto i luoghi prettamente pubblici, ma anche quelli aperti al pubblico o semplicemente visibili. Il criterio di massima per applicare questa distinzione è piuttosto semplice: si considera visibile al pubblico qualsiasi luogo privato che possa essere perfettamente scorto a occhio nudo.

Bisogna quindi fare attenzione alle distanze fra i luoghi di visuale, come balconi e finestre, e le strade o i caseggiati, ma anche alla presenza di eventuali ostacoli visivi. Per esempio, il balcone è chiaramente visibile al pubblico senza problemi di sorta (escludendo rarissime eccezioni). Riguardo alle finestre, invece, la distanza rispetto alle altre case e ai luoghi pubblici di passaggio è fondamentale per capire se la nudità possa effettivamente costituire un illecito.

Se il vicino ha bisogno di utilizzare un binocolo per vedervi nudi in casa, allora si può escludere con ragionevole condizione l’illecito di atti contro la pubblica decenza. Lo stesso vale per tutti gli ausili elettronici od ottici, che anzi configurano un’intrusione del vicino nell’abitazione altrui, concretizzando la violazione della privacy.

La presenza di ostacoli visivi, come delle semplici tende, è poi di solito sufficiente a ovviare il problema. Innanzitutto, in questo modo si limita la libera visuale altrui, e poi si palesa l’intenzione di mantenere quella veduta privata. Insomma, se qualcuno viene visto girare nudo per casa, il comportamento illegale potrebbe essere commesso da entrambi i soggetti coinvolti.

Se la persona nuda è visibile dal pubblico, allora sta violando i diritti altrui. Al contrario, quando sono le persone esterne a violare la privacy altrui, facendo in modo apposito di vederle in contesti privati, allora sono loro a essere nel torto.

Cosa si rischia quando si gira nudi in casa

Quando girare nudi per casa costituisce un illecito, si rischia una sanzione pecuniaria, anche piuttosto ingente. In particolare, si prevede una sanzione amministrativa minima di 5.000 euro, che può salire fino a un massimo di 10.000 euro. Il comportamento, comunque, non costituisce più un reato, è infatti stato depenalizzato nel 2016 e ad oggi rimane un illecito amministrativo.

Di conseguenza, non è possibile la denuncia, ma soltanto una segnalazione al Prefetto. Al contrario, il vicino che appositamente spia l’altro nei suoi contesti privati può essere denunciato, perché - fra gli altri – potrebbe configurarsi il reato di violazione della privacy.

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