Giurista di impresa: cosa fa, percorso di studi e stipendio

Isabella Policarpio

20/05/2021

Chi è, cosa fa il giurista di impresa e quanto guadagna: spieghiamo il percorso di studi e formativo per intraprendere questa carriera.

Giurista di impresa: cosa fa, percorso di studi e stipendio

Cosa fa e chi è esattamente il giurista d’impresa è oscuro a molti, ma vale la pena approfondire i dettagli di questo interessante lavoro, molto ricercato sul mercato.

Potremmo definirla una figura “ibrida” in quando svolge mansioni tipiche dell’avvocato ma è un dipendente aziendale e non un libero professionista.

Per diventarlo è necessario possedere la laurea in Giurisprudenza, avere padronanza delle principali branche del diritto, problem solving e capacità di lavorare sotto stress.

Scopriamo i dettagli di questa professione, cosa fare per diventare giurista in azienda e qual è il suo ruolo.

Chi è e cosa fa il giurista di impresa in azienda

Difficile sintetizzare il ruolo del giurista d’impresa. Questa figura, con il passare degli anni, sta diventando sempre più importante tanto da essere - in alcuni casi- assimilata ai profili manageriali.

In base all’entità dell’ufficio legale aziendale e al tipo di impresa in cui opera, il giurista può occuparsi delle materie seguenti:

  • le controversie dei dipendenti;
  • gare e appalti;
  • diritto societario e finanziario;
  • lavoro, sicurezza e privacy;
  • tutela del marchio aziendale e proprietà intellettuale;
  • recupero crediti e sinistri.

Questa figura non è un libero professionista - a differenza dell’avvocato - ma un dipendente subordinato che lavora in team, e può essere assunto part-time, full-time con contratto a termine e indeterminato.

Come diventare giurista di impresa: percorso di studi e formativo

Requisito imprescindibile per poter lavorare come giurista d’impresa è aver conseguito la laurea in Giurisprudenza, al termine di un corso di studi di durata non inferiore a quattro anni (vecchio ordinamento) oppure a cinque anni (nuovo ordinamento).

La laurea da sola spesso non basta, occorre integrare le conoscenze con un Master o un corso di alta formazione specifico sul ruolo del giurista d’impresa, diritto societario, gare e appalti e altri settori di interesse per chi opera in ambito aziendale.

Senza dubbio è consigliabile (ma non obbligatorio) svolgere la pratica legale - meglio se in studi che si occupano di diritto tributario e societario - e aver superato l’esame di abilitazione.

La conoscenza dell’inglese può essere fondamentale per chi aspira all’assunzione in grandi aziende e multinazionali. Il giurista, infatti, spesso si interfaccia con colleghi stranieri, normative europee o internazionali.

Il giurista di impresa deve essere avvocato?

Sfatiamo questo mito, il giurista di impresa non deve necessariamente essere un avvocato, anche se aver svolto la pratica e superato l’esame di Stato costituisce un requisito preferenziale in sede di assunzione.

Precisiamo che il giurista di impresa è un dipendente assunto con contratto a tempo determinato o indeterminato, per questo non può essere iscritto all’albo degli avvocati. Ciò vuol dire che chi desidera svolgere questo mestiere deve cancellarsi dall’albo ed iscriversi all’Associazione italiana giuristi di impresa (dopo almeno due anni retribuiti con contratto subordinato in azienda).

Stipendio

Lo stipendio di un giurista di impresa varia molto in basa agli anni di esperienza. In generale, questa carriera offre delle ottime possibilità di guadagno, superiori rispetto alla retribuzione mensile media, in ragione delle tante competenze richieste e delle responsabilità ricoperte in ambito aziendale.

Durante i primi anni di esperienza lavorativa, un giurista d’impresa ha uno stipendio medio complessivo di circa 31.000 euro lordi all’anno, cifra che sale dopo i 5 anni di carriera.

Mediamente un giusta in azienda guadagna 2.350 euro netti al mese e raggiunti i 10/20 di esperienza può aspirare ad una retributione annua di 85.000 euro lordi. All’apice della carriera e in posizioni dirigenziali, un giurista d’impresa può arrivare a guadagnare 120.000 euro lordi all’anno.

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