Allarme di Greenspan: nuovi sviluppi su U.S. deficit

Ludovica Ranaldi

13/02/2019

Torna a parlare l’economista statunitense Greenspan che avverte gli Stati Uniti su cosa sta andando incontro il deficit del paese.

Allarme di Greenspan: nuovi sviluppi su U.S. deficit

Il deficit statunitense sta crescendo esponenzialmente oltre un trilione di dollari e il versante politico sembra non parlarne. Ma Alan Greenspan, ex presidente del Federal Reserve Chairman, si è espresso a riguardo con un’affermazione allarmante.

Attualmente l’inflazione è sotto controllo, ma la situazione sta cambiando irreversibilmente considerando che nel primo anno fiscale della presidenza Trump il deficit è cresciuto di 779 miliardi di dollari.

U.S. deficit, l’avvertimento di Greenspan

Alan Greenspan, economista statunitense nonché ex presidente del Federal Reserve Chairman dal 1987 al 2006, ha fatto un’analisi del deficit statunitense e ragguaglia il paese su cosa sta andando incontro.

Attualmente la situazione negli Stati Uniti non è drammatica ed è sotto controllo, forse è anche per questo che i politici non sentono l’esigenza di affrontare la questione come ha fatto Greenspan, per il quale c’è una situazione sbilanciata. Non guarda ai deficit di bilancio, quanto alle conseguenze.

L’economista avverte che nel paese c’è una crescita lenta e un’alta inflazione, per questo sostiene che gli Stati Uniti stiano andando incontro alla stagflazione. Ancora non è nel pieno della fase, ma ci sono i primi avvertimenti e “solo quando i deficit di bilancio genereranno l’inflazione allora il sistema politico ne risponderà”, afferma Greenspan.

L’ultima volta che la nazione ha dovuto coprire il deficit è stato in concomitanza della recessione finita nel 2009. Il deficit federale supererà un trilione fiscale nel 2022 e nel primo anno di presidenza Trump il deficit è cresciuto di 779 miliardi di dollari. Il più alto dal 2012.

Il deterioramento fiscale ha condotto il Tesoro ad aumentare l’assistenza sanitaria a 1,34 trilioni di dollari nel 2018, il doppio rispetto al 2017.

L’opinione di Greenspan è che la spesa per diritti non finanziati eliminerà gli investimenti del settore privato e ridurrà la crescita:

I diritti incidono sui risparmi interni lordi e il risparmio interno unito ai risparmi presi in prestito dall’estero sono la fonte essenziale di finanziamento per gli investimenti di capitale. E l’investimento di capitale è la base per la crescita della produttività

Deficit U.S: previsioni future

Nella giornata di ieri, 12 febbraio 2019, il deficit pubblico statunitense ha superato i 22 trilioni di dollari; complessivamente è circa il 105% del Pil reale del paese.

Secondo il Congressional Budget Office (CBO), azienda indipendente focalizzata sugli studi inerente l’amministrazione di Trump, nel 2019 il deficit federale sarà di 900 miliardi di dollari. Mentre il debito pubblico arriverà al 93% del Pil nel 2029 e nel 2049 potrebbe toccare il 150% del Pil.

Il Pil reale dovrebbe crescere del 2,3% nel 2019 per poi stabilirsi al 1,7% fino al 2023. Mentre le entrate federali dovrebbero aumentare progressivamente al 18,3% fino al 2030, invece le spese raggiungere il 23% nel 2019.

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