Impianti eolici, c’è un problema (e anche bello grosso). Come smaltire le pale invecchiate?

Luna Luciano

13 Marzo 2024 - 19:08

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L’energia eolica è una fonte rinnovabile sempre più utilizzata, ma le tecniche di smaltimento delle pale eoliche rimangono ancora incerte. Ecco come riciclare le pale vecchie.

Impianti eolici, c’è un problema (e anche bello grosso). Come smaltire le pale invecchiate?

Aumenta nel mondo l’impiego dell’energia eolica e con essa anche le sue sfide per lo smaltimento degli impianti.

Come dimostrato dai più recenti dati di Global Wind Report 2022, solo nell’anno 2021 la capacità eolica globale installata è risultata pari a 837 GW, con un aumento del +12.4% rispetto all’anno precedente; stando agli esperti lo sfruttamento di questa energia rinnovabile dovrebbe aumentare esponenzialmente nei prossimi anni.

Eppure, l’innovazione pone la comunità scientifica di fronte a nuove prove con le quali confrontarsi, come il riciclaggio delle pale eoliche: maggiore è l’impiego di energia eolica, maggiore sarà il volume di elementi di aerogeneratori che dovranno essere smaltiti.

Infatti, secondo le stime di una ricerca dell’Università di Cambridge, entro il 2050 ci saranno ben 43 milioni di tonnellate di materiale proveniente dall’industria eolica da dover essere smaltite. E se la maggior parte dei materiali di un impianto eolico è perfettamente riciclabile, ciò che rimane è un vero rompicapo per i ricercatori. Ecco qual è il problema con lo smaltimento delle pale eoliche e quali possono essere le soluzioni. Di seguito tutto quello che serve sapere.

Impianti eolici, c’è un problema con lo smaltimento: ecco perché

Negli ultimi tempi è possibile osservare un ricambio delle turbine eoliche prodotte negli anni ’90-2000 con quelle di ultima generazione, che sono più alte e più potenti di quelle vecchie. Eppure, il problema è proprio lo smaltimento di queste ultime.

Se infatti circa il 90% dei componenti della turbina sono facilmente riciclabili poiché sono costituiti da metalli quali alluminio, rame e acciaio, altra storia sono le pale eoliche. Queste, infatti, sono realizzate in polimeri rinforzati con fibre (FRP), per maggior precisione da una fibra in vetro, ricoperta poi da una resistente resina epossidica, progettata per resistere ad anni di danni da parte degli agenti atmosferici.

Proprio gli elementi polimerici, che rendono le pale eoliche così durevoli, sono il problema da un punto di vista del riciclaggio, in quanto rendono difficile la scomposizione delle lame. Facendo sì che queste lame vengano per lo più smaltite in discarica, un’opzione che non potrà essere sostenibile nel lungo periodo.

Impianti eolici, come smaltire le pale invecchiate?

Le soluzioni tradizionali per smaltire le pale eoliche prevedevano l’utilizzo di alcuni pezzi, lame dismesse, nei forni per la produzione di cemento, anche se questo procedimento costituisce un processo ad alta intensità energetica.Ancora, le pale sono state riutilizzate o riassemblate.

Oggi, però, gli esperti sono alla ricerca di soluzioni innovative che prevedono il riutilizzo delle pale nei parchi giochi o nei capannoni per biciclette. Soluzioni queste che si sono rivelate efficaci a livello locale, ma che potrebbero non bastare in vista di un futuro volume di smaltimento di turbine eoliche pari a 43 milioni di tonnellate.

Si necessita di un sistema che funzioni su scala più ampia. Scienziati e start-up stanno lavorando a come poter separare le fibre dalla resina in un modo o nell’altro, in modo da garantire un riciclo completo dei materiali.

Tra i progetti più promettenti, vi è quello sviluppato dall’Università di Strathclyde, che prevede di scomporre le lame in piccoli pezzi e di immetterle in un flusso d’aria molto calda, in modo da separare la fibra di vetro dalla resina. La prima potrà essere raccolta, trattata e riutilizzata, come spiegato da Malcolm Forsyth, che guida il progetto PRoGrESS, che mira a commercializzare la tecnologia.

Altro progetto interessante è quello dell’azienda danese Vestas, il più grande produttore di turbine eoliche in Europa, che vede l’utilizzo di una soluzione chimica liquida per scomporre le pale in materiali che possono essere potenzialmente utilizzati per realizzare nuove pale. Anche Enel Green Power si sta impegnando su questo fronte, lanciando recentemente due challenge per raccogliere idee sulle possibili modalità di riciclo e riutilizzo delle pale eoliche, e di costruzione isolanti dalle pale dismesse. Challange a cui rispondere tramite la piattaforma di Open Innovability.

Se tali tecnologie dovessero aver successo, si potrebbe non solo risolvere il problema dei nuovi rifiuti in arrivo, ma si potrebbe anche affrontare il problema dei “rifiuti storici”, quelle lame abbandonate nelle discariche che potrebbero presto conoscere una seconda vita.

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