India, bevono liquore adulterato: in 140 muoiono avvelenati

Marco Ciotola

24/02/2019

140 morti e 300 intossicati nel nordest dell’India: tutti hanno bevuto liquore contenente alcol metilico. I dettagli

India, bevono liquore adulterato: in 140 muoiono avvelenati

Sono 140 morti e 300 gli intossicati in India a seguito dell’ingerimento di liquore adulterato. Si tratta del più grave episodio di avvelenamento legato all’alcol del Paese, non nuovo a simili circostanze.

Il terribile bilancio deriva da due distinti episodi verificatisi lo scorso giovedì, quando nel nordest dell’India diverse centinaia di persone hanno bevuto liquore contenente alcol metilico, sostanza chimica altamente tossica e in grado di attaccare il sistema nervoso centrale.

Tra le vittime prevalentemente contadini impiegati nelle piantagioni di tè a Golaghat e Jorhat, nello stato di Assam. Anche diversi minori sono morti, e il bilancio sembra destinato inevitabilmente a peggiorare nelle prossime ore.

Dopo l’ingerimento, le persone hanno perso i sensi, spesso in maniera irreversibile, rendendo immediata la necessità di un ricovero. Un’altissima percentuale di contadini che ha assunto la bevanda adulterata è deceduta nelle ore immediatamente successive.

A seguito della tragedia, un produttore locale di liquore e altre 13 persone legate al settore sono state arrestate. La rabbia dei parenti delle vittime si è presto riversata sugli arrestati, con diversi episodi di vandalizzazione delle residenze dei fermati.

Secondo le prime indagini la sostanza letale sarebbe il metanolo, comunemente ritrovata in diversi prodotti come l’antigelo. Per le famiglie delle vittime dovrebbe arrivare un risarcimento di almeno 200.000 rupie (2.815 dollari).

140 morti per alcol adulterato in India: com’è stato possibile?

Sulla specifica circostanza non ci sono al momento grosse certezze. Quello che è certo è che la sostanza tossica in grado di scatenare la tragedia è il metanolo, presente in percentuale ancora da definire all’interno del liquore.

La Polizia scientifica del Paese ha prelevato diversi campioni della bevanda per effettuare i test e chiarire l’accaduto, con tutte le eventuali responsabilità connesse.

Non è il primo episodio di avvelenamento simile in India, ma sembra certamente uno dei più gravi, visto il terribile bilancio, destinato inevitabilmente a peggiorare nelle prossime ore.

La povertà fa sì che l’alcol di produzione illegale non di rado sia soggetto ad adulterazioni con sostanze molto economiche, che ne possano elevare la gradazione.

Questo per via dell’impossibilità, da parte della fascia contadina, di acquistare l’inaccessibile liquore di stampo governativo, totalmente al di fuori dei magri guadagni di operai delle piantagioni di tè.

L’ultimo episodio di una simile portata si era verificato nel 2011 presso il villaggio di Sangrampur, Calcutta, quando 102 persone morirono avvelenate per via di un grosso carico di alcol acquistato di contrabbando e adulterato con un solvente dalla portata altamente tossica.

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