Locatelli su coprifuoco: “Ci sarà verifica a metà maggio”

Marco Ciotola

25/04/2021

“Verifica sul coprifuoco a metà maggio, è il tempo minimo”, spiega il presidente del Css Franco Locatelli

Locatelli su coprifuoco: “Ci sarà verifica a metà maggio”

A metà maggio sarà fatta una verifica sul coprifuoco. Parole pronunciate dal presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli.

Ospite della giornalista Lucia Annunziata all’interno del suo Mezzora in più, Locatelli ha infatti definito la scadenza di metà maggio per effettuare una nuova valutazione sull’opportunità o meno di mantenere il coprifuoco in Italia come “il tempo minimo”.

A partire da lunedì 26 aprile il Belpaese tornerà a colorarsi quasi interamente di giallo, con una maggiore libertà che però non esclude un divieto di circolazione e riunioni dopo le 22.

Provvedimento quest’ultimo che ha generato numerose discussioni e polemiche, in particolare sul fronte dei ristoratori e delle attività commerciali in generale visto il persistere di una restrizione oraria considerata troppo penalizzante.

Locatelli su coprifuoco: “Ci sarà verifica a metà maggio”

La decisione dell’esecutivo Draghi di mantenere il coprifuoco ha sollevato le proteste politiche di una larga parte della destra.

Giorgia Meloni ha infatti parlato di “misura folle” e ha definito il governo guidato dall’ex numero uno della BCE “peggiore di quello Conte”.

Mentre il leader della Lega Matteo Salvini ha persino lanciato un sito web per abolirlo, promettendo che con un milione di adesioni la misura potrà essere abolita:

“Un click per dire no al coprifuoco fino a luglio, che non ha nessun senso, nemmeno fino a maggio. È ancora troppo poco, gli italiani hanno dimostrato enorme pazienza [...] Le aperture di lunedì 26 aprile non bastano, non sono sufficienti, gli italiani chiedono di tornare al lavoro, con prudenza però tornare al lavoro”.

Ma, petizioni a parte, le possibilità che i limiti alla circolazione dopo le 22 terminino prima di luglio - più precisamente a metà maggio - ci sono e dipendono dall’andamento dei contagi, come ha ricordato il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli appena qualche ora fa.

“Se avremo dati positivi nessuno ha il gusto sadico di restringere i movimenti. La scelta che è stata fatta, la più condivisibile, è quella di mantenere il controllo su quelle che sono occasioni di socialità che possono determinare rischi”.

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