Mascherine, obbligo prorogato: andranno indossate fino alla primavera, ecco dove

Ilena D’Errico

21 Dicembre 2022 - 00:07

Il ministero della Salute ha prorogato l’obbligo di indossare le mascherine. Ecco dove dovranno essere usate e che cosa sta succedendo.

Mascherine, obbligo prorogato: andranno indossate fino alla primavera, ecco dove

L’obbligo di indossare le mascherine in ospedali e Rsa sarebbe dovuto terminare a breve, cioè il 31 dicembre, ma è stato nuovamente prorogato. In particolare, le mascherine andranno indossate fino alla primavera, così come spiegato dal ministro della Salute, Orazio Schillaci.

Prorogato l’obbligo mascherine: fino a quando e dove

Il ministro, annunciando l’ulteriore proroga dell’obbligo di indossare le mascherine, non ha fatto riferimento ad alcuna data precisa. Per il momento quindi non si può sapere fino a quando le mascherine dovranno essere indossate, Schillaci si è infatti limitato a dire che l’obbligo sarà prorogato almeno fino alla primavera. È sicuro perciò che fino al mese di marzo i cittadini dovranno mettere le mascherine, ma allo stesso tempo non si sa per quanto perché la proroga è ancora in fase di definizione.

Naturalmente trattandosi di una semplice proroga, il contenuto dell’obbligo originario non è stato mutato, ma semplicemente prolungato negli effetti. Di conseguenza l’uso delle mascherine non è stato esteso, ma continuerà a essere valido dove lo è già attualmente, ossia:

  • Ospedali.
  • Strutture sanitare.
  • Rsa.

La decisione è stata commentata dal ministro Schillaci, il quale si è detto infastidito dalle critiche ricevute per i rinnovi dell’obbligo. In effetti il nuovo governo aveva proclamato l’intenzione di non rinnovarlo, ma nel contempo la comunità scientifica e lo stesso presidente Sergio Mattarella ha invitato a utilizzare una maggiore prudenza. L’obbligo, peraltro, non è mai stato in previsione di cancellazione, ma si tratta appunto di un semplice allungamento, che si è rivelato necessario a causa della situazione sanitaria.

Il bollettino sui casi di contagio da Covid19 continua a presentare un costante calo, ma secondo gli esperti non è ancora stata raggiunta la soglia di sicurezza, pertanto per il momento è fondamentale tutelare i soggetti più a rischio, dunque i malati e gli anziani. Un dato preoccupante contenuto nel bollettino è comunque relativo ai decessi, i quali al contrario dei contagi continuano a presentare un crescente aumento, superando ormai la quota di 100 morti al giorno.

Mascherine ancora obbligatorie: cosa sta succedendo

L’Italia dovrà perciò adottare ancora alcune precauzioni per limitare le conseguenze peggiori. L’allarme dei medici continua a incentrarsi sulla fondamentale importanza delle vaccinazioni contro il Covid, bisogna anche considerare un secondo aspetto problematico a tal proposito: ad oggi il 72% dei soggetti fragili e degli over 60 non ha ancora completato il ciclo vaccinale.

Contrariamente a ciò che è avvenuto con l’introduzione delle prime dosi, infatti, la somministrazione della quarta dose sta incontrando non poche difficoltà. Chi ha scelto di ottenere la vaccinazione lo ha fatto non appena possibile, mentre gli altri sembrano ancora intenzionati a non riceverla.

Questo tasso viene letto con una grande preoccupazione dagli esperti, soprattutto in vista delle festività imminenti che porteranno inevitabilmente a una maggiore aggregazione delle persone. In quest’ottica viene quindi raccomandato di continuare a fare tutto il possibile per tutelare i soggetti più a rischio, limitando la possibilità che possano contagiarsi. Considerando, infatti, che la maggior parte di loro non ha ricevuto la quarta dose di vaccino, è più probabile che vadano in contro a conseguenze peggiori in seguito al contagio.

La situazione era stata comunque preannunciata dagli esperti già durante il mese di ottobre, con una particolare diffusione all’alta contagiosità delle varianti, mitigata però da una progressiva diminuzione dei posti occupati in terapia intensiva. Questo rappresenta sicuramente un fattore positivo, in quanto dimostra la minore pericolosità del virus. Allo stesso tempo, con la diminuzione di questo tasso, diminuisce anche il carico sulle strutture ospedaliere, permettendo loro di fornire un’assistenza migliore a chi necessario.

Nonostante il complessivo miglioramento della situazione sanitaria, le preoccupazioni in merito sono condivise comunque da tutto il mondo, più che altro riguardo all’esigenza di non abbandonare ancora la prudenza. Il portavoce del dipartimento di Stato degli Stati Uniti, Ned Price, ha dichiarato proprio la minaccia rappresentata dalle variabili, in considerazione anche della nuova ondata in Cina.

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