Mezza Italia in zona rossa (almeno) fino al 13 aprile

Antonio Cosenza

27/03/2021

Dieci Regioni italiane (più una provincia autonoma) restano in zona rossa almeno fino al 13 aprile: la brutta notizia dell’ultimo monitoraggio ISS.

Mezza Italia in zona rossa (almeno) fino al 13 aprile

Mezza Italia sarà in zona rossa anche dopo Pasqua: la conferma arriva dal monitoraggio settimanale dell’ISS, con il quale è stato certificato un miglioramento della situazione su scala nazionale (con l’indice Rt sceso a 1,08).

Per alcune Regioni, però, il monitoraggio non porta buone notizie, in quanto conferma la zona rossa anche dopo Pasqua, almeno fino al 13 aprile. Ciò dipende dalle nuove regole previste per il passaggio di una Regione da zona arancione a rossa (e viceversa): la norma, infatti, prevede che si debba stare almeno due settimane in rosso prima di poter passare ad arancione, scenario quindi che prevede meno restrizioni. A patto, però, che ci siano almeno due monitoraggi consecutivi dell’ISS in cui i dati sono compatibili con lo scenario meno pesante.

Ricapitolando: chi è in zona rossa può passare in arancione solo in caso di due monitoraggi consecutivi con numeri da arancione. Così è stato, ad esempio, per il Lazio che da martedì 30 marzo passerà in zona arancione. E così potrebbe essere per la Campania, la quale - se dovesse confermare il miglioramento accertato dall’ultimo monitoraggio anche la prossima settimana - passerà in zona arancione da martedì 6 aprile.

Queste, però, sono le uniche due Regioni che per il momento sono vicine al passaggio in zona arancione: per le altre, infatti, si prevedono almeno altre due settimane in zona rossa; vediamo perché.

Quali Regioni restano in zona rossa almeno fino al 13 aprile

Tra i criteri per il passaggio in automatico in zona rossa c’è quello per cui l’incidenza dei contagi (media settimanale) sia superiore ai 250 casi ogni 100 mila abitanti.

Una soglia che purtroppo superano ancora molte Regioni, quali:

  • Friuli (410);
  • Piemonte (354);
  • Emilia-Romagna (351);
  • Lombardia (293);
  • Puglia (292);
  • Valle d’Aosta (291);
  • Marche (284);
  • Provincia di Trento (279);
  • Veneto (254).

Per queste otto Regioni, alle quali si aggiunge la Provincia autonoma di Trento, quindi, persiste lo stato di allerta che giustifica la zona rossa. La più vicina ad un miglioramento sensibile appare il Veneto, per la quale comunque la zona rossa è ancora confermata.

Ciò significa che nella migliore delle ipotesi, quindi laddove il monitoraggio della prossima settimana e di quella successiva dovessero certificare un miglioramento, il passaggio in zona arancione ci sarà solamente da martedì 13 aprile.

Fino a quella data avremo sicuramente mezza Italia in zona rossa, in quanto alle 8 Regioni suddette si aggiungono anche le due Regioni che passano in rosso dalla prossima settimana, ossia Toscana e Calabria. Per queste vi è l’obbligo di stare in zona rossa almeno due settimane, per questo motivo anche per loro il ritorno in arancione, che comunque non è scontato in quanto dipenderà da un miglioramento della curva dei contagi, non ci sarà prima di martedì 13 aprile.

Ricordiamo poi che ad aprile non ci potranno essere Regioni in zona gialla, anche qualora i dati lo consentano. Il nuovo Decreto Covid approvato dal Governo Draghi nella giornata di venerdì 26 marzo, infatti, fissa una zona arancione nazionale per tutto il mese di aprile, con la possibilità solo di passare in rosso (e non al giallo).

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