Pensioni, attenzione al ricalcolo di agosto: chi è a rischio e come può cambiare l’assegno

Simone Micocci

21 Luglio 2023 - 10:33

Ad agosto l’Inps effettuerà il ricalcolo della pensione per chi gode di trattamenti collegati al reddito, sulla base delle comunicazioni pervenute con il modello Red 2021.

Pensioni, attenzione al ricalcolo di agosto: chi è a rischio e come può cambiare l’assegno

Come annunciato dall’Inps con il messaggio 2638/2023, ad agosto scatterà il ricalcolo della pensione tenendo conto dei redditi dei pensionati relativi all’anno 2020.

Si tratta, quindi, di un’operazione che riguarderà tutti coloro che percepiscono un trattamento di pensione collegato al reddito, come ad esempio per chi gode delle maggiorazioni sociali (vedi la quattordicesima) come pure per chi ha diritto all’integrazione al minimo della pensione.

In quanto si tratta di trattamenti collegati al reddito è obbligatorio per il pensionato inviare annualmente la dichiarazione dei redditi oppure aderire alla campagna Red (dichiarazione della situazione reddituale) con la quale l’Inps viene annualmente aggiornato rispetto alla condizione economica del titolare della prestazione, così da adeguare l’importo dei trattamenti erogati.

A proposito di Red, in questi giorni l’Inps ha terminato i controlli riferiti alla campagna 2021, quella che ha avuto come oggetto l’anno 2020, ed è quindi pronto a ricalcolare gli assegni laddove ne sia risultata una variazione che va a impattare - positivamente o negativamente a seconda dei casi - sull’importo della prestazione percepita.

Chi rischia il ricalcolo della pensione

Il conguaglio riguarda le pensioni della gestione privata dei cittadini residenti in Italia e interessa esclusivamente le prestazioni collegate al reddito percepite nell’anno 2020, periodo d’imposta preso in esame dall’Inps tenendo conto delle informazioni reddituali indicate con la campagna Red ordinaria 2021.

Tutti gli esiti possibili del conguaglio

Non tutti devono temere il conguaglio, anzi. Come fa sapere l’Inps potrebbe essere che l’operazione di controllo non abbia accertato alcuna variazione della situazione del pensionato, e che quindi i redditi comunicati non abbiano determinato né alcun conguaglio per il passato né tantomeno una variazione per la pensione futura.

In tal caso, per il pensionato il conguaglio di agosto sarà irrilevante in quanto non deve aspettarsi alcuna differenza nel prossimo cedolino di pensione. Semplicemente, grazie all’adesione alla campagna Red (che ricordiamo essere obbligatoria per coloro che beneficiano di un trattamento collegato al reddito) sono state aggiornate le informazioni all’anno 2020.

Mettiamo invece il caso che i redditi comunicati risultino inferiori rispetto a quelli di cui era in possesso l’Inps, generando così un credito per i periodi già goduti e un aumento per la pensione che verrà. In tal caso l’Inps ha già provveduto a effettuare una ricostituzione del trattamento riconoscendo nella pensione di agosto tutti gli arretrati aggiornati al prossimo 31 luglio. Per il momento, però, sono stati validati - e quindi già messi in pagamento - solamente i conguagli d’importo fino a 500 euro.

Maggiori problemi sorgono quando dai redditi comunicati con il modello Red ne risulta un miglioramento della condizione economica tale da comportare una riduzione - o ancora peggio, la perdita - delle prestazioni percepite. Il conguaglio a debito, che interesserà quindi tanto i periodi passati tanto quelli futuri, è stato già effettuato a partire da agosto (sempre aggiornato al 31 luglio), eccetto per i debiti (non rilevati) che interessano una somma pari o inferiore a 12 euro.

Tuttavia, per chi si trova a dover restituire un importo elevato, l’Inps ha già predisposto un piano di rateizzazione, spalmato su un massimo di 72 rate di cui la prima è in pagamento a ottobre 2023.

Ad agosto anche il conguaglio Irpef

Ricordiamo che a partire da agosto inizieranno anche i conguagli Irpef per il periodo d’imposta 2022, sulla base delle informazioni reddituali comunicate con il modello 730/2023.

Un’operazione totalmente distinta da quella di cui sopra anche perché, come sottolineato, tengono in considerazione due periodi d’imposta differenti (2020 rispetto al 2022).

Anche dal conguaglio Irpef ne possono risultare aumenti o trattenute della pensione, in base al livello d’imposta dovuta e a quella effettivamente versata, ossia trattenuta dall’Inps - in qualità di sostituto d’imposta - nei cedolini in pagamento lo scorso anno.

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