Pensioni, a luglio maxi importo: chi prende fino a 922 euro in più

Simone Micocci

08/06/2023

Pensioni, maxi assegno a luglio: merito dell’aumento delle minime e della quattordicesima mensilità.

Pensioni, a luglio maxi importo: chi prende fino a 922 euro in più

Sono due le ragioni per cui l’importo della pensione di luglio potrebbe essere “maxi”: da una parte il riconoscimento - finalmente - dell’aumento delle pensioni minime come disposto dalla legge di Bilancio 2023 e dell’altra il pagamento della quattordicesima mensilità.

Solamente i pensionati che percepiscono un assegno mensile inferiore a 563,74 euro godranno di entrambe le maggiorazioni, mentre chi sta sopra questa soglia avrà diritto alla sola quattordicesima, a patto di soddisfarne i requisiti ovviamente.

A tal proposito, facendo qualche rapido calcolo possiamo vedere quale sarà l’importo massimo che potrà essere riconosciuto a titolo di maggiorazione nella pensione di luglio: ecco quanto devono aspettarsi coloro che soddisfano i requisiti per beneficiare dell’uno o l’altro incremento, o persino di entrambi.

Aumento pensioni minime a luglio

La legge di Bilancio 2023 ha introdotto una rivalutazione straordinaria per le pensioni d’importo inferiore al minimo - quindi 563,74 euro stando al valore aggiornato al 2023 - anche laddove non beneficino della relativa integrazione (che, ricordiamo, non spetta ai contributivi puri).

Nel dettaglio, la rivalutazione è pari a:

  • 1,5% per tutti i pensionati, con la pensione minima che quindi può arrivare fino a un massimo di 572,74 euro, a fronte di un incremento di 8,46 euro mensili;
  • 6,4% per i soli pensionati che hanno compiuto i 75 anni di età, con la pensione minima che in tal caso passa a 599,82 euro grazie a un aumento di 36,08 euro mensili.

Questi importi decorrono da gennaio, tuttavia l’Inps - per alcuni problemi non ancora specificati - è riuscito ad adeguare le pensioni solamente con il cedolino di luglio. Per questo motivo, contestualmente al primo pagamento, dovrà riconoscere anche gli arretrati per le ultime sei mensilità.

Ciò farà sì che a seconda dell’importo percepito ci sarà una “maggiorazione” più o meno consistente, come si può vedere dalla seguente tabella:

Importo pensioneNuovo importo under 75 Nuovo importo over 75Arretrato da gennaio a giugno under 75Arretrato da gennaio a giugno per over 75
100 euro 101,50 euro 106,40 euro 9 euro 38,4 euro
200 euro 203 euro 212,80 euro 18 euro 76,8 euro
250 euro 253,75 euro 266 euro 22,50 euro 96 euro
300 euro 304,50 euro 319,20 euro 27 euro 115,2 euro
350 euro 355,25 euro 372,40 euro 31,50 euro 134,4 euro
400 euro 406 euro 425,60 euro 36 euro 153,6 euro
500 euro 507,50 euro 532 euro 45 euro 192 euro
563,74 euro 572,74 euro 599,82 euro 50,73 euro 216,47 euro

Di fatto, per chi percepisce l’importo esatto della pensione minima è in arrivo un incremento di 8,46 euro più un arretrato di 50,73 euro, mentre per chi ha più di 75 anni l’assegno sarà ancora più cospicuo: 36,08 euro in più al mese fino a dicembre 2023 (tredicesima compresa), più 216,47 euro di arretrati.

La quattordicesima

Ma luglio 2023 è anche la data in cui verrà pagata la quattordicesima, quella maggiorazione sociale che spetta ai pensionati che hanno compiuto i 64 anni di età e soddisfano i requisiti reddituali fissati dalla normativa vigente.

Nel dettaglio, per avere diritto alla quattordicesima a luglio bisogna avere un reddito (non si guarda solo alla pensione percepita quindi) pari o inferiore a 2 volte il valore del trattamento minimo. Hanno diritto alla quattordicesima, quindi, tutti coloro che hanno un reddito annuo inferiore a 14.657,24 euro, mentre l’importo sale per coloro che non superano la soglia di 10.992,93 euro, ossia 1,5 volte il valore del trattamento minimo.

Il valore è fisso e dipende anche dalla gestione di appartenenza nonché dal numero dei contributi versati. A tal proposito, ecco una tabella con tutte le cifre:

Lavoratori dipendentiLavoratori autonomiReddito personaleImporto quattordicesima
fino a 15 anni di contributi fino a 18 anni di contributi fino a 10.992,93 euro 437,00 euro
tra i 15 e i 25 anni di contributi tra i 18 e i 28 anni di contributi fino a 10.992,93 euro 546,00 euro
oltre i 25 anni di contributi oltre i 28 anni di contributi fino a 10.992,93 euro 655,00 euro
fino a 15 anni di contributi fino a 18 anni Superiore a 10.992,93 euro ma inferiore a 14.800 euro 336,00 euro
tra i 15 e i 25 anni di contributi tra i 18 e i 28 anni di contributi Superiore a 10.992,93 euro ma inferiore a 14.800 euro 420,00 euro
oltre i 25 anni di contributi oltre i 28 anni di contributi Superiore a 10.992,93 euro ma inferiore a 14.800 euro 504,00 euro

È bene sottolineare, però, che sia per la prima soglia che per la seconda esiste una clausola di salvaguardia. La maggiorazione conosciuta come quattordicesima, infatti, viene comunque riconosciuta a coloro che superano la soglia prevista ma fino a concorrenza del limite reddituale previsto incrementato della somma aggiuntiva spettante.

Pensiamo a un pensionato (dipendente privato, con 20 anni di contributi) e reddito di 15.000 euro: questo di fatto non dovrebbe avere diritto alla quattordicesima in quanto supera il limite di 14.800 euro, eppure non è così. Questa spetterà comunque ma per un importo inferiore rispetto a quanto indicato in tabella: per calcolarlo basta aggiungere l’importo della quattordicesima teoricamente spettante - 420,00 euro - alla soglia reddituale massima - 14.800 euro - arrivando così a un importo di 15.220 euro. Da questo va sottratto il reddito percepito dal pensionato - 15.000 euro - con il risultato che avrà diritto a una quattordicesima parziale d’importo pari a 220 euro.

Quanto spetta di pensione a luglio?

Ovviamente non è possibile dare una risposta che sia comune a tutti in quanto, come visto sopra, l’importo della pensione di luglio può dipendere da una serie di fattori.

Possiamo però fare qualche esempio: un pensionato di 76 anni, con più di 25 anni di contributi, che prende una pensione minima di 563,74 euro a luglio godrà di un incremento complessivo di 267,17 euro per l’incremento delle minime riconosciuto dall’ultima manovra, più 655,00 euro di quattordicesima, per un importo complessivo quindi pari a 922,17 euro. Questo, di fatto, è il massimo dell’incremento possibile.

Consideriamo, invece, un pensionato di 65 anni, con 18 anni di contributi, che prende 500 euro di pensione: per lui è in arrivo un aumento di 237 euro per l’aumento della minima, più 546 euro di quattordicesima, per un totale di 883 euro.

Ovviamente a beneficiare dell’incremento maggiore sono coloro che stando al di sotto della soglia minima potranno godere tanto dell’una quanto dell’altra maggiorazione (a patto di aver compiuto almeno i 64 anni di età), ma va detto che anche chi supera questa soglia ma ha comunque un reddito inferiore al doppio, potrà sorridere per l’arrivo della sola quattordicesima.

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