Pensioni, scatta la rinuncia alle detrazioni e l’aumento dell’Irpef. Perché e quando conviene

Simone Micocci

20 Ottobre 2022 - 14:23

Rinuncia alle detrazioni e applicazione di aliquote Irpef più elevate: è online la procedura Inps. Ecco a chi conviene inviare la comunicazione e per quali ragioni.

Pensioni, scatta la rinuncia alle detrazioni e l’aumento dell’Irpef. Perché e quando conviene

Pensioni, via libera alla procedura con cui i pensionati possono comunicare all’Inps l’applicazione dell’aliquota Irpef più elevata, come pure di voler rinunciare alle detrazioni d’imposta per reddito.

Una richiesta che, come vedremo di seguito, in alcuni casi conviene in quanto mette al riparo i pensionati da spiacevoli sorprese in sede di dichiarazione dei redditi, evitando loro di dover restituire grosse somme all’Inps.

A tal proposito, come comunicato dall’Inps con il messaggio n. 3783 del 2022, la data da prendere in considerazione è quella del 15 ottobre 2022: già dalla scorsa settimana, infatti, l’Inps ha messo online l’apposito sistema con cui è possibile inoltrare la propria richiesta. Con lo stesso messaggio, d’altronde, l’Istituto ricorda che la rinuncia alle detrazioni, come pure la richiesta di applicare un’aliquota Irpef differente, vada comunque presentata ogni anno.

Perché conviene chiedere all’Inps di applicare un’aliquota Irpef più elevata

L’Inps agisce come sostituto d’imposta nei confronti dei pensionati. Ciò significa che nel cedolino mensile trattiene quanto dovuto al Fisco, al netto delle relative detrazioni.

È l’Inps quindi a effettuare le trattenute Irpef dal cedolino, tenendo però conto solamente delle informazioni note. Nel calcolare l’Irpef dovuta, quindi, si terrà in considerazione solamente il reddito da pensione, ragion per cui l’Inps potrebbe effettuare una trattenuta inferiore rispetto a quella effettivamente dovuta.

È il caso, ad esempio, di chi percepisce una pensione ma nel frattempo svolge anche un’attività lavorativa, avendo così due certificazioni uniche a fine anno. Complessivamente il reddito percepito è più elevato rispetto a quello considerato dall’Inps, ragion per cui l’aliquota applicata potrebbe essere più bassa.

Per evitare che in sede di conguaglio fiscale possa esserci un debito elevato nei confronti dell’Inps, al pensionato conviene chiedere fin da subito l’applicazione di un’aliquota più elevata. È vero che ne risulterà un netto più basso, ma perlomeno ci si mette al riparo da spiacevoli sorprese con la dichiarazione dei redditi.

Perché conviene rinunciare alle detrazioni

Lo stesso vale per le detrazioni. Pensiamo ad esempio a chi prende meno di 8.500 euro di pensione, soglia della cosiddetta no tax area. Sotto questa soglia, infatti, si applica una detrazione delle imposte che azzera l’Irpef dovuta al Fisco, così che si può dire che l’importo lordo non viene tassato.

C’è il rischio, però, che la presenza di altri redditi diversi dalla pensione comporti il superamento della suddetta soglia; in tal caso, in sede di conguaglio fiscale bisognerà restituire l’imposta non trattenuta, ecco perché conviene rinunciare alla detrazione fin da subito.

Come chiedere un’aliquota Irpef più alta o rinunciare alle detrazioni

Come detto sopra, la comunicazione all’Inps riguardo all’applicazione di un’aliquota Irpef più alta o alla rinuncia delle detrazioni va rinnovata ogni anno.

Dal 15 ottobre le relative richieste riferite al periodo d’imposta 2023, quindi dal 1° gennaio al 31 dicembre prossimo, possono essere inoltrate all’Istituto compilando l’apposita dichiarazione online disponibile nell’area personale dell’Istituto.

Nel dettaglio, basta cercare tra i servizi (compilando la barra di ricerca) la voce “Detrazioni fiscali” e successivamente cliccare su “Domanda e gestione”. Qui si potrà avanzare la propria richiesta all’Inps, comunicando che vista la presenza di altri redditi diversi dalla pensione si richiede l’applicazione di aliquote e detrazioni differenti da quelle applicate.

In alternativa è possibile rivolgersi a un patronato per effettuare la richiesta.

In assenza di esplicita comunicazione non ci sono sanzioni ovviamente; semplicemente, come detto sopra, l’Istituto procederà ad applicare aliquote e detrazioni sulla base del reddito erogato.

Messaggio Inps n. 3783 del 19 ottobre
Clicca qui per scaricare il testo del messaggio Inps con tutte le indicazioni su come richiedere l’applicazione di un’aliquota Irpef più alta o la rinuncia alle detrazioni.

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