Precompilata pensione di reversibilità, guida alla domanda aggiornata al 2023

Simone Micocci

02/02/2023

Pensione di reversibilità, guida alla domanda precompilata: dal messaggio dell’Inps al servizio presente nell’area personale, ecco cosa fare e come funziona.

Precompilata pensione di reversibilità, guida alla domanda aggiornata al 2023

Inviare la domanda di pensione di reversibilità è molto semplice poiché da qualche anno (dall’ottobre del 2021 per l’esattezza) è disponibile sul sito Inps il modello precompilato dove le informazioni necessarie ai fini della richiesta sono già caricate dall’Istituto.

Grazie a questo servizio si semplifica l’iter per la richiesta della pensione di reversibilità da parte del familiare superstite visto che la maggior parte delle informazioni vengono già raccolte, e inserite, dall’Istituto stesso.

La procedura per la domanda durerà così solamente pochi minuti, un aiuto importante specialmente per quelle persone che hanno poca dimestichezza con il computer.

Chi ha diritto alla pensione di reversibilità

Alla morte del pensionato il diritto al trattamento pensionistico non si estingue in quanto può essere goduto, in una certa percentuale, anche dai familiari superstiti, quali:

  • coniuge o l’unito civilmente;
  • coniuge separato;
  • coniuge divorziato, a patto che risulti titolare dell’assegno divorzile, che non sia passato a nuove nozze e che la data di inizio del rapporto assicurativo del defunto sia anteriore alla data della sentenza che pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio;
  • figli minorenni;
  • figli inabili al lavoro;
  • figli maggiorenni studenti a carico del genitore al momento del decesso che non prestano attività lavorativa, che frequentano scuole o corsi di formazione professionale equiparabili ai corsi scolastici, nei limiti del 21° anno di età. Per coloro che frequentano l’Università il limite di età slitta a 26 anni.

Inoltre, in assenza del coniuge e dei figli, o comunque laddove questi non abbiano diritto alla pensione di reversibilità, ad averne diritto possono essere i genitori del dante causa che al momento del decesso abbiano compiuto i 65 anni di età e non siano titolari di pensione (oltre a dover risultare a carico del pensionato deceduto).

In assenza anche dei genitori, a poterla richiedere sono i fratelli celibi e sorelle nubili che al momento del decesso siano inabili al lavoro, non percettori di pensione e a carico del dante causa.

Il messaggio Inps

È bene sottolineare che il servizio precompilato vale solamente per il coniuge del dante causa; tutti gli altri componenti dovranno quindi utilizzare la procedura normale per l’invio della domanda.

Nel dettaglio, pochi giorni dopo dalla morte del pensionato, e una volta ricevuta la certificazione telematica, l’Inps invierà un sms con cui dopo un breve messaggio di cordoglio informerà l’interessato della possibilità di accedere all’area personale MyInps dove richiedere la pensione di reversibilità in forma precompilata.

Generalmente il messaggio recita:

Gentile XXXX, le siamo vicini. Sul sito dell’Inps accedendo alla sua area personale potrà richiedere in forma precompilata la pensione di reversibilità.

Cosa fare dopo il messaggio

A questo punto basterà accedere alla propria area personale MyInps, autenticandosi con Spid, Cie o Cns. Una volta entrati, nell’area riferita alle notifiche dovrebbe esserci un avviso riferito alla precompilata: qui troverete un link su cui cliccare, così da essere reindirizzati all’apposito servizio.

Il servizio precompilato per la domanda di pensione di reversibilità

Per richiedere la pensione di reversibilità il coniuge deve indicare una serie d’informazioni: dai dati anagrafici a quelli economici, oltre a dare il consenso al trattamento laddove richiesto.

Ebbene, con il servizio precompilato la maggior parte di questi dati, ossia quelli reperibili negli archivi dell’istituto, sono già inseriti nel sistema: compito del richiedente la pensione di reversibilità sarà quello di controllare le informazioni già presenti e aggiungere quelle mancanti, come ad esempio la data del matrimonio.

Una volta verificato ogni singolo passaggio basterà cliccare su invia la domanda e attendere che l’Inps completi l’iter previsto per il riconoscimento, per il quale solitamente ci vogliono 50 giorni di tempo.

L’importanza d’indicare i redditi

Ricordiamo che ai fini della domanda di pensione di reversibilità è molto importante indicare i redditi. Come stabilito dalla legge Dini, infatti, si ha diritto al 100% della prestazione solo quando il reddito del richiedente è inferiore a tre volte il trattamento minimo, quindi, 21.985,86 euro nel 2023.

Tra le tre e le quattro volte (quindi fino a 29.314,48 euro), invece, scatta un taglio del 25%, mentre tra le quattro e le cinque (fino a 36.643,10 euro) la decurtazione è del 40%. Sopra le cinque volte, invece, spetta solamente la metà della quota di pensione di reversibilità a cui si ha diritto.

Per questo motivo, laddove i redditi non risultino indicati, ricordate d’inserirli così ce l’Inps possa effettuare il calcolo corretto dell’importo della reversibilità spettante.

Argomenti

# INPS

Iscriviti a Money.it