Il petrolio va giù in attesa dell’OPEC+

Violetta Silvestri

4 Marzo 2021 - 13:05

Prezzo del petrolio in calo: c’è attesa per la decisione odierna dell’OPEC+. Cosa aspettarsi sull’offerta del greggio nel mercato?

Il petrolio va giù in attesa dell’OPEC+

Il prezzo del petrolio scende mentre aspetta le ultime decisioni dell’OPEC+ sull’offerta di greggio nel mercato nei prossimi mesi.

I colloqui tra gli esportatori di greggio e i gli alleati si concentreranno sull’opportunità di allentare i tagli alla produzione, anche dopo un balzo record nelle scorte di degli Stati Uniti a seguito delle interruzioni della raffineria texana.

Cosa aspettarsi sul futuro del petrolio?

Petrolio in calo: cosa deciderà l’OPEC+?

Il greggio è rimbalzato quest’anno dopo che l’OPEC e i suoi alleati hanno tagliato la produzione per favorire un riequilibrio del mercato in seguito al crollo dello scorso anno.

L’aggressiva gestione dell’offerta ha contribuito a prosciugare le scorte, mentre la domanda mondiale si sta riprendendo con l’introduzione dei vaccini. Ciò ha stimolato le aspettative che l’OPEC + ora riaprirà i rubinetti.

Intanto, in attesa di una decisione finale, il greggio scambi in calo. Alle ore 12.46 i future Brent scendono dello 0,36% a 63,83 dollari al barile e la quotazione WTI è al ribasso dello 0,24% a 61,13.

Sono due i temi centrali del vertice OPEC+ del 4 marzo: il cartello procederà con un aumento della produzione collettiva di 500.000 barili al giorno ad aprile?

E poi, cosa farà l’Arabia Saudita che ha deciso di ridurre l’offerta di un extra di 1 milione di barili al giorno volontariamente?

Gli analisti di Citi si aspettano che il gruppo trovi un compromesso per un aumento della produzione di 500.000 barili al giorno e che il Regno saudita mantenga la sua quota di produzione a 8.256 milioni di barili al giorno.

In quale contesto si muove il petrolio

Sullo sfondo dell’incontro ci sono indicatori a sottolineare come il consumo di energia è in via di guarigione nelle economie chiave. Tuttavia, permangono sacche di debolezza.

Tra i dati positivi recenti, c’è il lento ma evidente ritorno alla normalità dei pendolari negli Stati Uniti, mentre la domanda di carburante dell’India potrebbe salire a un record. Allo stesso tempo, le strade europee rimangono “più silenziose del normale”.

Da evidenziare, tra i fattori di riferimento, che negli Stati Uniti, nonostante un’impennata record di oltre 21 milioni di barili di scorte di petrolio greggio la scorsa settimana, lo stock di benzina è diminuito di più in 30 anni dopo il gelo eccezionale del Texas.

Infine, forze houthi dello Yemen hanno dichiarato giovedì di aver lanciato un missile contro un impianto Saudi Aramco nella città di Jeddah, sul Mar Rosso, in Arabia Saudita. Non ci sono state conferme immediate da parte delle autorità saudite.

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