Quadro RW: in arrivo le lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate

Rosaria Imparato

22 Luglio 2019 - 14:50

Quadro RW dichiarazione dei redditi: in arrivo le lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate in caso di omessa o infedele compilazione per l’anno 2016.

Quadro RW: in arrivo le lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate

Quadro RW: sono in arrivo le lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate nel caso di omessa o errata compilazione della dichiarazione dei redditi per le attività detenute all’estero nel 2016.

L’Agenzia delle Entrate, in seguito all’analisi dei dati ricevuti dalle Amministrazioni fiscali estere, secondo il Common Reporting Standard (CRS), ha individuato i contribuenti con possibili anomalie nelle dichiarazioni dell’anno 2016.

Come comunicato nel provvedimento pubblicato l’11 luglio 2019, con la seconda ondata di comunicazioni, il l’intento è quello di incoraggiare l’emersione spontanea degli eventuali redditi percepiti grazie ad attività detenute all’estero.

La comunicazione per la promozione della compliance arriverà quindi ai contribuenti con le anomalie dichiarative più rilevanti.

Quadro RW, cosa fare se si riceve la lettera di compliance dell’Agenzia delle Entrate

I contribuenti che riceveranno la lettera di compliance da parte dell’Agenzia delle Entrate possono regolarizzare la propria posizione presentando una dichiarazione dei redditi integrativa, secondo le modalità previste dall’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n.472.

Anche in caso di omessa o errata compilazione del quadro RW della dichiarazione dei redditi, i contribuenti dovranno versare le maggiori imposte dovute, insieme agli interessi, e alle sanzioni in misura ridotta.

In questo modo il contribuente potrà quindi regolarizzare l’errore o l’omissione rigurandanti i propri redditi non dichiarati e beneficiare della riduzione delle sanzioni con ravvedimento operoso.

Cosa contiene la lettera di compliance dell’Agenzia delle Entrate

La lettera di compliance inviata dall’Agenzia delle Entrate contiene diverse informazioni:

  • nome e cognome del contribuente e il suo codice fiscale;
  • numero identificativo della comunicazione e anno d’imposta;
  • codice atto;
  • descrizione dell’anomalia riscontrata.

Il contribuente che riceve la lettera di compliance può consultare i dati di fonte estera che lo riguardano accedendo al proprio Cassetto fiscale nella sezione “l’Agenzia scrive”.

La lettera contiene anche tutte le istruzioni, in un allegato, da seguire per regolarizzare la propria situazione, avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso.

Nel caso in cui il contribuente trovi informazioni inesatte pervenute dalle Amministrazioni estere o abbia già provveduto ad assolvere gli obblighi dichiarativi, può fornire chiarimenti e documentazione tramite il canale di assistenza CIVIS.

Per ottenere ulteriori informazioni, ci si può rivolgere agli Uffici della Direzione Provinciale più vicina.

Per quanto riguarda i dati di fonte estera, questi sono messi a disposizione dalla Guardia di Finanza.

Consultando i dati di fonte estera, si ha accesso a informazioni come:

  • lo Stato estero che ha trasmesso l’informazione;
  • l’istituto finanziario presso cui è detenuto il conto;
  • il numero identificativo del conto;
  • l’eventuale entità non finanziaria passiva titolare del conto, di cui il contribuente risulti controllante;
  • il saldo finale e la valuta del conto;
  • gli importi dei pagamenti accreditati sul conto, a titolo di dividendi, interessi, proventi lordi o altro.

In allegato il provvedimento dell’11 luglio 2019 dell’Agenzia delle Entrate.

Provvedimento Ade 11 luglio 2019
Provvedimento 11/7/2019 sulla compliance

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