Lo stipendio di Roberto Mancini, ecco quanto guadagna in Qatar

Money.it Guide

12 Novembre 2025 - 15:32

Quanto guadagna Roberto Mancini? Qual è il suo ingaggio nella nuova avventura all’Al Sadd? E il patrimonio complessivo in carriera?

Lo stipendio di Roberto Mancini, ecco quanto guadagna in Qatar

Quanto guadagna Roberto Mancini? Una domanda che torna d’attualità ora che il Mancio, dopo l’addio alla nazionale saudita, è ripartito per una nuova sfida in Qatar. L’ex commissario tecnico dell’Italia campione d’Europa nel 2021 ha infatti accettato la proposta dell’Al Sadd, il club più titolato del Paese con 18 campionati vinti e due Champions asiatiche in bacheca.

Dopo settimane di trattative e indiscrezioni su un suo possibile ritorno in Serie A, Mancini ha scelto di rimettersi in gioco a Doha, dove è atteso in campo dopo la pausa per le nazionali; tecnico jesino guiderà l’Al Sadd almeno fino a fine stagione, con l’obiettivo di rilanciare una squadra che non conquista un trofeo da oltre dieci anni.

A quasi sessant’anni, Mancini ha deciso quindi di non fermarsi. Dopo un anno intenso alla guida dell’Arabia Saudita e un’esperienza non proprio esaltante conclusasi con la risoluzione consensuale nell’autunno 2024, ha colto l’occasione di tornare in Medio Oriente per affrontare una nuova avventura in un club che punta a rinascere. E, naturalmente, con un ingaggio importante.

Quanto guadagna Roberto Mancini in Qatar? Stipendio e contratto

La domanda che tutti si pongono è semplice: quanto guadagna Roberto Mancini all’Al Sadd? Secondo quanto riportato da diversi media qatarioti:

il tecnico ha firmato un contratto di sei mesi da circa 5 milioni di euro, con la possibilità di rinnovo biennale che potrebbe raddoppiare lo stipendio fino a 10 milioni annui. Una cifra che, se confermata, lo renderebbe uno degli allenatori più pagati dell’intera Asia.

Per Mancini, l’arrivo all’Al Sadd non è solo un modo per ritrovare il campo dopo sette anni lontano da un club — la sua ultima panchina era stata quella dello Zenit San Pietroburgo nel 2018 — ma anche una nuova sfida professionale. Il tecnico jesino, rimasto a lungo nel mirino di alcune squadre italiane come Atalanta, Fiorentina e soprattutto Juventus, ha scelto l’opzione qatariota dopo aver rifiutato anche la proposta del Nottingham Forest in Premier League.

L’Al Sadd, reduce da un periodo difficile in campionato e fuori dalle prime otto della Champions asiatica, punta proprio sull’esperienza internazionale del Mancio per tornare protagonista. Il debutto ufficiale del tecnico è atteso nella Champions AFC, in programma contro l’Al-Wahda negli Emirati Arabi.

Nonostante il contratto relativamente breve, le cifre restano imponenti: sommando bonus e premi, l’accordo potrebbe arrivare fino a 7 milioni complessivi per la sola stagione 2025-2026. Un ingaggio che conferma la capacità di Mancini di restare ai vertici del calcio internazionale, anche lontano dall’Europa.

La carriera di Roberto Mancini: dai gol in coppia con Vialli al trionfo da CT della Nazionale

Prima di diventare un allenatore di fama mondiale, Roberto Mancini è stato uno dei più talentuosi giocatori italiani della sua generazione. Nato a Jesi nel 1964, cresce nel vivaio del Bologna e debutta in Serie A a soli 16 anni. Ben presto si trasferisce alla Sampdoria di Paolo Mantovani, dove forma con Gianluca Vialli una delle coppie d’attacco più iconiche della storia del calcio italiano.

In quindici stagioni in blucerchiato conquista uno Scudetto nel 1991, una Coppa delle Coppe e quattro Coppe Italia. Dopo 566 presenze e 171 gol, nel 1997 approda alla Lazio, con cui aggiunge al palmarès un secondo Scudetto, una Coppa delle Coppe e due Coppe Italia.

Conclusa la carriera da giocatore in Inghilterra, al Leicester, comincia subito quella da allenatore: prima vice di Sven-Göran Eriksson, poi tecnico della Fiorentina, dove vince subito una Coppa Italia. Seguono due anni alla Lazio e quindi l’approdo all’Inter, dove tra il 2004 e il 2008 vince due Scudetti consecutivi più quello del 2006 a tavolino e due Coppe Italia.

Nel 2009 arriva al Manchester City: qui il Mancio compie un’impresa storica riportando i Citizens alla vittoria della Premier League dopo 44 anni. Poi una breve parentesi al Galatasaray, dove conquista la Coppa di Turchia, e quindi un’esperienza meno fortunata allo Zenit San Pietroburgo.

Nel 2018 viene scelto dalla FIGC come nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana, con il compito di rilanciare gli azzurri dopo la mancata qualificazione ai Mondiali 2018. La sua gestione culmina nel trionfo di Euro 2020, quando l’Italia sconfigge l’Inghilterra a Wembley. Ma dopo il successo arriva la delusione: l’eliminazione ai playoff per i Mondiali 2022 e infine le dimissioni nell’agosto 2023.

Pochi giorni dopo firma con la Federazione saudita per guidare la nazionale dell’Arabia Saudita, con un contratto faraonico da 25 milioni netti a stagione. L’esperienza, però, si conclude nell’autunno 2024 con una risoluzione consensuale, prima, appunto, della nuova avventura in Qatar.

Gli ingaggi di Roberto Mancini da allenatore

Nel corso della sua carriera da allenatore, Roberto Mancini ha sempre saputo imporsi anche dal punto di vista economico, firmando contratti da top manager del calcio mondiale.

Alla guida della Nazionale italiana, il Mancio aveva un contratto da 3 milioni netti a stagione dopo il rinnovo firmato nel 2021 fino al 2026. Una cifra importante ma comunque inferiore ai 4,5 milioni percepiti da Antonio Conte durante il suo mandato.

All’estero e nei top club italiani, Mancini ha spesso guadagnato cifre superiori: 5 milioni annui allo Zenit San Pietroburgo, 4 milioni al suo secondo periodo con l’Inter nel 2014, 3,5 milioni al Manchester City e 3,5 milioni al Galatasaray.

Il suo ingaggio record è però arrivato con la Nazionale saudita, dove ha percepito circa 25 milioni a stagione - un contratto tra i più ricchi mai firmati da un allenatore. Con il passaggio all’Al Sadd, l’ex CT azzurro ha accettato un progetto più breve ma comunque molto remunerativo: 5 milioni per sei mesi, con opzione biennale che potrebbe raddoppiare la cifra.

Se l’accordo dovesse proseguire fino al 2027, come previsto dall’opzione, Mancini potrebbe sfiorare i 30 milioni complessivi in due anni e mezzo. Un traguardo che conferma, ancora una volta, il suo posto d’onore tra gli allenatori più pagati e vincenti del calcio mondiale.

Iscriviti a Money.it