Quanto si guadagna con i distributori automatici?

Giorgia Bonamoneta

06/09/2022

Ci sono sempre più distributori automatici, ma quanto si guadagna con questi? Ecco una breve guida su come aprirli e quanto si arriva a guadagnare.

Quanto si guadagna con i distributori automatici?

Su tutto il territorio si stanno moltiplicando le attività di distributori automatici. Sono un modo per fare soldi senza dover lavorare, possono garantire un reddito extra stando comodamente a casa o possono essere una fonte di investimento che permette di smettere di lavorare. Insomma, sono una novità sulla quale si può investire, ma quanto si guadagna?

La risposta non è affatto facile, molto (anzi tutto) dipende dal luogo e dai prodotti in vendita scelti. Bisogna avere un po’ di spirito di marketing e comprendere di cosa può aver bisogno la popolazione locale o di passaggio in quel determinato posto. Trovare un locale vicino a un ufficio dove manca un bar è un ottimo investimento, per esempio. Ma ci sono diverse intuizioni simili che possono fare la differenza nei guadagni.

In questo articolo cercheremo di capire in che modo si può guadagna con i distributori automatici, ma soprattutto quanto si guadagna al netto delle spese necessarie.

Distributori automatici: cosa serve per aprirne uno

Aprire un distributore automatico richiede un primo investimento. Per questo, tra gli elementi da considerare prima di aprire un’attività di questo genere c’è da considerare il proprio budget. Una volta compresa la cifra che si vuole stanziare per questo investimento, si può iniziare a cercare i macchinari necessari e il locale nel quale inserirli.

La prima importante ricerca è quella del locale. Grazie all’individuazione del giusto locale si può intercettare un determinato tipo di clientela e quindi facilitale i guadagni. Anche perché non c’è molta pubblicità che si può fare a dei distributori e bisogna puntare invece sull’utilità di questi. Il distributore giusto nel posto giusto insomma. Solo con le dimensioni del locale su carta si può andare a cercare la quantità e qualità dei distributori.

Infatti basta fare una breve ricerca online per scovare un numero piuttosto grande di tipologie di distributori, a partire da quelli nuovi, usati, vecchi, grandi o più piccoli, tradizionali o che vendono oggetti più stravaganti. Locale, distributori e infine oggetti, questo è l’ultimo punto per mettere a frutto l’investimento. Può infatti essere una buona idea vendere oggetti o prodotti alimentari, a seconda del luogo nel quale sorgerà l’attività.

Esiste anche un’ultima possibile: il franchising. Questo tipo di investimento permette di risparmiare su alcune spese, come sui distributori, ma ha un costo di gestione che solitamente equivale al 20% dei ricavi. Nella spesa iniziale è bene considerare anche la manutenzione. In caso di un franchising potrebbe essere inclusa nel contratto.

Quanto si guadagna con i distributori automatici?

La domanda più importante è quella sui guadagni. Su carta, stilato il progetto, nel momento di capire se investire o meno, non può mancare il dato sui guadagni. Qui si tratta di puri esempi, visto che dipende tutto da quanti prodotti si riescono a vendere e dalla percentuale che si ottiene dalla loro vendita, esclusa quindi la spesa per l’acquisto dei prodotti.

Facendo un esempio di tutte le spese possibili, si può dire che i guadagni dovrebbero aggirarsi intorno ai 40mila euro annui se si riesce a vendere un equivalente di 100-110 euro di prodotti al giorno. A questo punto bisogna togliere costo dell’affitto del locale (se non di proprietà), per un valore di circa 500 euro al mese e la percentuale del franchising (se si è stipulato un contratto). In totale si arriva a guadagnare circa 26mila euro, da cui togliere la spesa dell’elettricità e le tasse. È un affare? Dipende da voi.

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