Quanto valgono oggi i gettoni telefonici? Ecco quali sono i pezzi da collezione da non lasciarsi sfuggire e quanto valgono.
I gettoni telefonici conservano tutto il fascino rétro e ricordi malinconici di un passato ormai lontano, in cui le chiamate erano rare e preziose.
Così come oggi sono preziosi alcuni gettoni telefonici. Gli appassionati di numismatica e i collezionisti di monete, infatti, non potranno ignorare il fatto che il gettone telefonico è uno di quei rari casi di “moneta” non emessa dalla zecca di Stato, ma accettata come denaro. E come tutte le monete, soprattutto fuori produzione, hanno un loro valore, seppur più modesto.
Il telefono pubblico nacque nel 1881, ma gli fu preferito per decenni il telegrafo. Nel 1925 si iniziò a discutere di compagnie telefoniche e telefoni fissi, ma solo nel 1952 fu impiantata la prima cabina telefonica d’Italia, in piazza San Babila, a Milano.
I primi esemplari di gettoni telefonici furono coniati in Italia nel 1927 dalla Stipel, la concessionaria del servizio di telefonia in Piemonte e Lombardia fondata nel 1925 e all’epoca furono realizzati in alpacca (una lega di rame, nichel e zinco) o in bronzo e potevano essere utilizzati esclusivamente dai telefoni interni alla Fiera Campionaria di Milano. Bisognerà attendete il 1945 per i gettoni realizzati dalla Teti (Società Telefonica Tirrena), con le ormai familiari scanalature e utilizzabili in ogni telefono pubblico.
Ma quanto valgono oggi queste “monete”? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Quante tipologie di gettoni telefonici esistono?
Prima di parlare dei vari modelli, potrebbe essere interessante scoprire che all’inizio esistevano solo 3 tipologie di gettoni. E come spiega il network di numismatica LaMoneta.it, esse variavano solo a seconda della distanza della telefonata:
- gettone urbano per chiamate fino a 3 km di distanza. Riconoscibile per avere due scanalature su una faccia e una scanalatura centrale sull’altra.
- gettone urbano per chiamate tra i 3 e i 10 km che presenta una scanalatura laterale per ciascuna faccia.
- gettone interurbano per chiamate oltre i 10km di distanza dalla centrale principale, che presentava ben due scanalature, una centrale e l’altra laterale, su una delle due facce.
Quanto valgono i gettoni telefonici?
Ora veniamo alla storia e al valore di queste “monete” dal particolare potere evocativo. In totale si possono contare almeno 6 modelli di gettoni telefonici che si sono succeduti negli anni, e ognuno di questi oggi ha un valore diverso. Ecco quali sono.
1) Gettone Stipel 1927
Il primo gettone telefonico coniato in Italia. Lo Stipel del 1927 rappresenta uno dei piccoli cimeli della numismatica del nostro Paese e trovarlo è al quanto rato. Presenta una doppia scanalatura. Sul lato alto della moneta la scritta S.T.I.P.E.L. e la sigla dell’azienda produttrice. Al centro della moneta il disegno di una “cornetta” e in basso l’anno di conio: 1927 e la scritta “Anno V” dell’epoca fascista. L’altro lato del gettone presenta una sola scanalatura con il nome esteso della società produttrice. Se in perfette condizioni e soprattutto se presentano piccoli errori di conio (come l’assenza del punto dopo la L in “Stipel”) la moneta può valere fino a 100 euro, negli altri casi il valore all’asta si aggira tra i 30-40 euro.
2) Gettone Timo 1928
Secondo gettone coniato in Italia è quello prodotto nichelato dall’officina Timo di Bologna nel 1928. La moneta presenta una doppia scanalatura su un lato, mentre l’altro ne presenta solo una. Sul lato con doppio solco troviamo in alto l’anno “1928”, al centro il doppio rombo con la sigla Timo, mentre in basso “Anno VI°” dell’era fascista. Sul rovescio vi è il nome esteso dell’azienda produttrice. In questo caso si tratta di un gettone estremamente raro il cui prezzo può variare tra i 100-200 euro.
3) Gettone Telve 1932
Il gettone Telve è considerato rarissimo. Realizzato in ottone nel 1932, sul dritto presenta una scanalatura e a destra 4 righe con scritto “Società telefonica delle Venezie”, sul retro l’immagine di un disco combinatore e il suo valore può raggiungere i 250 euro all’asta.
4) Gettone Set 1934
Altro gettone interessante è il gettone delle officine Set di Napoli coniate nel 1934. La moneta presenta entrambi i lati identici. Al centro si può osservare la scritta “S.E.T” circondata dal nome della società per esteso: “società servizi telefonici”. Nella parte inferiore la moneta reca una stella a 5 punte, mentre la corona esterna è formata da 12 triangoli uguali. Di questo gettone esistono delle varianti con la corona formata da triangoli alternati da 8 o 11 raggi. Il valore oggi varia incredibilmente tra i 70 euro (se la moneta non presenta il punto finale alla parola SET) e i 180 euro se è presente il punto.
5) Gettone Teti 1935
Altra moneta interessante è il gettone telefonico coniato dalla Teti di Roma nel 1935 , considerato molto raro. Composta da una lega di metalli, in cui la percentuale di alluminio è variabile, modificandone il colore, il gettone presenta sul lato dritto, al centro, la scritta “Teti” su un reticolato a quadretti: sul rovescio invece si trova il disegno di un grande disco combinatore sempre su sfondo reticolato a quadretti. Il valore del gettone - se conservato perfettamente - può superare i 200 euro.
6) I gettoni dal 1959
Arriviamo ai gettoni del 1959, quelli che rimasero in uso fino al 31 dicembre 2001. Più comuni dei gettoni precedenti, questi sono realizzati in ottone e su un lato presenta al centro su due righe la scritta “gettone || telefonico”, mentre in basso un ovale con la data (aa/mm). Sul rovescio, invece, è presente l’immagine di un telefono. Lo stesso valore del gettone cambiò negli anni adeguandosi alla variazione del costo e della durata dello scatto telefonico, partendo da 30 lire nel ’59 e raggiungendo nell’84 ben 200 lire. Attualmente, nel mercato del collezionismo, uno di questi gettoni ha valore solo se conservato in maniera ottima e questi solitamente possono non superare l’euro di valore. Eppure ve ne sono alcuni sono alcuni che valgono di più e sono quelli con la sigla: 75/02, 77/06, 78/03, 79/01, 80/11 raggiungendo i 15 euro, mentre quelli con anno/sigla 65/04, 71/10, 73/04, 74/12, 77/04 possono raggiungere un valore di 50 euro.
leggi anche
Se hai questa moneta da 2 euro ne vinci 4.000
© RIPRODUZIONE RISERVATA